Per adottare in Italia è necessario:
- Essere sposati
- Dimostrare una stabilità di coppia di almeno 3 anni, senza che vi sia stata nessuna separazione
- Aver compiuto la maggiore età
Le coppie con tali requisiti possono presentare la loro disponibilità presso in Tribunale per i Minorenni ad accogliere un minore che si trova in stato di abbandono e quindi dichiarato adottabile. Da quel momento dovranno effettuare un percorso di valutazione per accertare la loro idoneità a tale accoglienza, potendo poi scegliere se orientarsi sull’adozione nazionale o internazionale.
Durante il percorso di valutazione la coppia verrà anche informata e preparata rispetto all’accoglienza di un bambino che presenterà alti livelli di sofferenza e verranno valutate le caratteristiche della coppia per far fronte a tale accoglienza.
Secondo alcune ricerche (Rosnati et al., 2009; Choen et al., 1993) le coppie adottive presentano una maggiore qualità nella relazione coniugale, nella modalità comunicativa e nel livello di supporto ricevuto da parenti ed amici. Queste coppia dovranno confrontarsi la difficoltà di accogliere un bambino che ha subito un trauma dell’attaccamento, ovvero un trauma sperimentato all’interno della relazione genitoriale, che invece avrebbe dovuto proteggerlo e che quindi presenterà molte difficoltà emotive e comportamentali.
Il percorso per diventare genitori adottivi si articola in diversi step: il primo è prenotare presso i servizi territoriali della propria zona un incontro ai Gruppi di Orientamento all’adozione (GOA), questi gruppi vengono condotti da operatori specializzati nell’adozione che accolgono gli aspiranti genitori per introdurli al tema dell’accoglienza adottiva, solitamente vengono svolti due incontri, viene rilasciato un attestato di partecipazione e la modulistica che andrà consegnata in Tribunale per presentare la propria domanda.
Dopo la presentazione della propria disponibilità ad adottare al Tribunale per i Minorenni la coppia verrà contattata per l’inizio dell’istruttoria che prevede:
- Una certificazione di idoneità psico-fisica a cura dei servizi di medicina legale
- Accertamenti da parte della polizia presso in commissariato di zona
- L’indagine psico-sociale a cura dei servizi GILA, gruppi integrati di lavoro sull’adozione
L’indagine è la fase in cui la coppia sostiene colloqui con psicologi e assistenti sociali e una visita domiciliare, finalizzati ad accertare la presenza nei coniugi delle risorse per l’adozione.
Al termine di queste azioni i servizi redigono una dettagliata relazione psico-sociale e la restituiscono anche alla coppia per poi trasmetterla al Tribunale per i Minorenni, che nel caso di esito positivo dell’indagine verrà inserita nell’elenco delle risorse disponibili ad adottare, se il provvedimento dovesse stabilire una non idoneità la coppia ha 30 giorni di tempo per fare ricorso. La coppia che invece viene inserita nelle disponibilità può scegliere se effettuare un percorso di adozione nazionale o internazionale. In caso di adozione Internazionale la coppia potrà dare mandato ad un Ente Autorizzato dalla Commissione Adozione Internazionale (CAI), che curerà l’adozione all’estero.