Trattamento dell’autismo: linea guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità

Trattamento dell’autismo: linea guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità

Attualmente il trattamento che risulta più efficace nell’ambito dell’autismo è l’intervento psicoeducativo.

Il trattamento precoce, quando unito a programmi scolastici specifici, al coinvolgimento dei genitori e ad un’adeguata assistenza medica, quando è necessaria, può ridurre notevolmente i sintomi dell’autismo e aumentare le possibilità del bambino di imparare nuove abilità.

Il trattamento dovrebbe rispettare una serie di principi:

  • Considerare l’intervento psicoeducativo comportamentale e cognitivo come intervento elettivo inserito in una strategia di rete
  • Condividere i risultati della valutazione diagnostica e funzionale con le altre figure di riferimento nella vita del bambino ed estendere l’intervento a tutti gli ambienti di vita del bambino
  • Considerare la necessità di servizi in tutto l’arco di vita e in ogni ambito di vita
  • Individualizzare la programmazione e dare attenzione alle necessità individuali
  • Coinvolgere le famiglie
  • Prevedere una specificità della formazione dei caregiver (persone che si prendono cura del bambino, che possono corrispondere o meno alle figure genitoriali)

Nel 2011 è stata pubblicata in Italia la linea guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità, sul trattamento per l’autismo. Tale linea guida, che ha analizzato solo le ricerche sperimentali basate sull’evidenza, ha formulato le seguenti raccomandazioni.

Programmi di intervento comportamentali

Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (ABA): questo tipo di approccio si focalizza sull’analisi dei comportamenti, allo scopo di comprenderne le cause (antecedenti) e prevenire le reazioni problematiche, fornendo al bambino alternative più funzionali. Gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità cognitive, il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico. Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico.

Dai pochi studi finora disponibili emerge comunque un trend di efficacia a favore anche di altri programmi intensivi altrettanto strutturati, che la ricerca dovrebbe approfondire con studi randomizzati controllati (RCT) finalizzati ad accertare, attraverso un confronto diretto con il modello ABA, quale tra i vari programmi sia il più efficace.

Gli interventi comportamentali specifici dovrebbero essere presi in considerazione in presenza di un ampio numero di comportamenti specifici di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, con la finalità sia di ridurre la frequenza e la gravità del comportamento specifico sia di incrementare lo sviluppo di capacità adattative.

Secondo il parere degli esperti i professionisti dovrebbero essere a conoscenza del fatto che alcuni comportamenti disfunzionali possono essere causati da una sottostante carenza di abilità, per cui rappresentano una strategia del soggetto per far fronte alle proprie difficoltà individuali e all’ambiente.

L’intervento che si si ispira al programma TEACCH (“Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children”) ha come scopo il miglioramento della qualità della vita del bambino, sia modificando attivamente l’ambiente in funzione delle sue esigenze, sia sviluppando al massimo le sue autonomie. Il programma ha mostrato di produrre miglioramenti sulle abilità motorie, le performance cognitive, il funzionamento sociale e la comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico, per cui è possibile ipotizzare un profilo di efficacia a favore di tale intervento, che merita di essere approfondito in ulteriori studi.

Secondo il parere degli esperti, è consigliabile adattare l’ambiente comunicativo, sociale e fisico di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Le possibilità comprendono:

  • Fornire suggerimenti visivi
  • Ridurre le richieste di interazioni sociali complesse
  • Seguire una routine, un programma prevedibile e utilizzare dei suggerimenti
  • Minimizzare le stimolazioni sensoriali disturbanti

Altre tipologie di intervento

I programmi di intervento mediati dai genitori (parent training) sono raccomandati nei bambini e negli adolescenti con disturbo dello spettro autistico, poiché possono migliorare la comunicazione sociale e i comportamenti-problema, aiutare le famiglie ad interagire con i loro figli, promuovere lo sviluppo e l’incremento della soddisfazione dei genitori, del loro empowerment e benessere emotivo.

L’utilizzo di interventi a supporto della comunicazione nei soggetti con disturbi dello spettro autistico, come quelli che utilizzano un supporto visivo alla comunicazione, è indicato sebbene le prove di efficacia di questi interventi siano ancora parziali. Il loro utilizzo dovrebbe essere circostanziato e accompagnato da una specifica valutazione di efficacia.

Gli interventi a supporto della comunicazione sociale vanno presi in considerazione per i bambini e gli adolescenti con disturbi dello spettro autistico; la scelta di quale sia l’intervento più appropriato da erogare deve essere formulata sulla base di una valutazione delle caratteristiche individuali del soggetto.

La melatonina può costituire un trattamento efficace nel caso di disturbi del sonno che persistono anche dopo interventi comportamentali. Secondo il parere degli esperti è consigliabile, prima di avviare un trattamento con melatonina, raccogliere un diario del sonno correttamente compilato. Durante il trattamento con melatonina si raccomanda di proseguire con le misure di igiene del sonno (mantenere costante l’orario di addormentamento e risveglio, evitare pisolini durante il giorno) e di tenere un diario del sonno. I professionisti devono assicurarsi che i genitori e i familiari siano informati del fatto che la melatonina non è considerata un farmaco, ma un integratore alimentare.

Non sono raccomandati dalla Linea Guida 21 invece:

  • Musicoterapia
  • Comunicazione facilitata
  • Diete di eliminazione di caseina e glutine
  • Integratori alimentari
  • Terapia con ossigeno iperbarico

Autore/i

Dott.ssa Roberta Bacchio

Dott.ssa Roberta Bacchio

Psicoterapeuta. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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Dott.ssa Morena Salvati

Dott.ssa Morena Salvati

Psicologa, psicoterapeuta in formazione. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico e dei disturbi del comportamento. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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