Attualmente l’autismo viene definito come una condizione organica causata da una concomitanza di fattori di rischio genetici e ambientali, presente fin dalla prima infanzia. Ad oggi, la diagnosi di autismo viene fatta sulla base di criteri comportamentali.
Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione) ha portato alcune importanti novità per quanto riguarda la classificazione diagnostica dell’autismo, e i criteri che lo definiscono: è stato introdotto il concetto di “spettro autistico”, una sorta di “ombrello” sotto il quale, oltre al Disturbo Autistico e alla Sindrome di Asperger, vengono inclusi anche Sindrome di Rett, Disturbo Disintegrativo dello sviluppo e Disturbo Pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato (NAS). Al momento attuale, considerata la variabilità dello spettro, si preferisce parlare di “autismi”, al plurale: vi sono persone con le caratteristiche cognitive dell’autismo che non manifestano mai difficoltà adattive, o le manifestano solo in momenti stressanti della loro vita e sono in grado di vivere una vita indipendente, mentre altre persone con autismo possono avere difficoltà adattive e necessità di supporto specialistico per tutta la vita.
Quante persone autistiche ci sono In Italia e nel mondo?
Le stime italiane riportano che ci sia almeno una persona all’interno dello spettro autistico ogni cento. L’autismo è più comune fra i maschi e, secondo le attuali conoscenze, è presente in tutti i paesi del mondo. L’autismo non è una condizione rara: ogni anno ci sono più bambini con diagnosi di autismo, rispetto a quelli con il diabete giovanile, l’AIDS o il cancro. Solo negli Stati Uniti ci sono oltre due milioni di persone nello spettro autistico e decine di milioni in tutto il mondo. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento della prevalenza. Non c’è una spiegazione certa per questo continuo aumento, anche se sono considerate ragioni valide sia il miglioramento della diagnosi sia le influenze ambientali, ancora oggetto di studio.
Nelle pagine successive di questa sezione:
- Sintomi dell’autismo
- Diagnosticare l’autismo
- Cause dell’autismo
- Trattamento dell’autismo: interventi terapeutici
- Trattamento dell’autismo: interventi farmacologici
- Sindrome di Asperger nel bambino e nell’adulto, punti di forza, terapia
- Sindrome di Asperger nell’adulto
- Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) per la Sindrome di Asperger
Bibliografia della sezione:
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorder 5. Washington, DC.
Atwood, T., (1998). Guida alla Sindrome di Asperger. Diagnosi e caratteristiche evolutive. Erickson.
Cohen D.J. & Volkmar F. (1997, it. 2004) Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo, Vol.2 – Strategie e tecniche di intervento. Vannini. Gussago
De Clercq H. (2005, it.2011) L’autismo da dentro: una guida pratica. Erickson.TrentoDoneddu G. & Fadda R. (2007) I disturbi pervasivi dello sviluppo. Armando. Roma
Gaus, V. L., (2007). La CBT applicata all’adulto con Sindrome di Asperger e autismi ad alto funzionamento. Franco Angeli.
Linea guida 21 dell’ISS Istituto Superiore di Sanità (2011) Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti
SINPIA. Società Italiana di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2011). Linee guida per l’autismo. Raccomandazioni tecniche-operative per i servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva.
Persico A.M., Napolioni V. (2013). Autism genetics. Behavioural Brain Research.
Vivanti G. (2010). La mente autistica: le risposte della ricerca scientifica al mistero dell’autismo. Omega.Torino
Wass, S. (2011). Distortions and disconnections: Disrupted brain connectivity in autism. Brain and Cognition 75 (2011) 18–28
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