Esiti a lungo termine dell’abuso sessuale infantile: siamo sicuri di conoscerli?
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Ormai da tempo la luce dei riflettori di tutto il mondo è puntata sul tema dell’abuso sessuale su minori: da una meta-analisi di 217 pubblicazioni è emersa una prevalenza globale del 12%. È quindi più che comprensibile che ci sia una certa urgenza di comprendere per poter intervenire e prevenire.
Se è vero che gli studi su questo tema in letteratura sono davvero numerosi, è vero anche che “non è tutto oro quello che luccica”, come si suol dire. Proprio a questo proposito, rispetto alle precedenti meta-analisi sull’abuso sessuale infantile, la review qui sintetizzata aveva lo scopo di migliorare la portata, la validità e la qualità dei risultati riguardo il tema. In che modo? Compiendo una revisione sistematica delle meta-analisi esistenti, valutandone attentamente la qualità e l’eterogeneità. L’obiettivo ultimo era fornire una sintesi completa degli effetti dell’abuso sessuale infantile sulla morbilità e sulla disabilità in età adulta, che potrebbe aiutare a identificare gli obiettivi per interventi sia clinici che politici.
Cosa è emerso?
Poca chiarezza. In sostanza, quel che emerge da questa meta-analisi ad ombrello è la necessità di una migliore comprensione dei possibili meccanismi alla base dell’associazione tra abuso sessuale infantile e conseguenze a lungo termine identificate.
I principali risultati sul modo in cui l’abuso infantile aumenti il rischio di psicopatologia e malattie fisiche sono riassumibili in:
- Meccanismi biologici (ad esempio di tipo infiammatorio come quelli che coinvolgono l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene)
- Meccanismi psicosociali, come comportamenti a rischio (ad esempio, l’abuso sessuale infantile è associato a comportamenti sessuali rischiosi, che potrebbero aumentare la probabilità di contrarre malattie)
- Fattori psichiatrici (ad esempio, l’effetto dell’abuso sessuale infantile sull’obesità potrebbe essere dovuto alla depressione o ad alcuni disturbi alimentari; ma è vero anche che gli effetti dell’abuso sessuale infantile sulla depressione e sui disturbi alimentari potrebbero essere scatenati dall’obesità)
Insomma, a volte leggendo questi risultati viene da pensare che sia praticamente vero e/o probabile tutto e il contrario di tutto. Di questi fattori appena elencati nessuno appare univoco, manca una loro conoscenza approfondita, non è chiaro se sia l’uno a causare l’altro ed in che modo, quale sia conseguenza e quale sia fattore predisponente o di rischio, per esempio. Per prevenire psicopatologie e altri esiti negativi legati all’abuso sessuale infantile, appare evidente che saranno necessarie ulteriori ricerche sui meccanismi di sviluppo.
Inoltre, le meta-analisi dalle quali sono state tratte importanti conclusioni riguardo i “famosi” esiti a lungo termine, si basano su studi che coinvolgono differenti tipi di abuso su minori. In quest’ottica, la raccolta di informazioni più dettagliate sulla natura dell’abuso potrebbe aiutare a distinguerne i differenti esiti (che sembrerebbero esserci, ma nemmeno questo è chiaro).
Emergono infine notevoli lacune riguardo l’attuale letteratura di revisione per disturbo bipolare e disturbo ossessivo-compulsivo come esiti dell’abuso sessuale infantile, mentre sembrano esserci prove di alta qualità per le associazioni con schizofrenia, disturbo post traumatico da stress e abuso di sostanze.
Riferimenti: