ADHD e relazioni di coppia: focus sul ruolo di entrambi i partner

ADHD e relazioni di coppia: focus sul ruolo di entrambi i partner

ADHD e relazioni di coppia

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Introduzione

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è una condizione che rientra nel termine ombrello neurodiversità (insieme, per esempio, all’autismo), è ed una di quelle più comunemente riscontrate in età evolutiva; nonostante la manifestazione della sintomatologia possa cambiare nel corso del tempo, la condizione permane in adolescenza e nell’età adulta. Le caratteristiche nucleari dell’ADHD sono la presenza di disattenzione e/o iperattività e impulsività, che possono interferire anche in modo significativo sul funzionamento personale, sociale e scolastico/lavorativo della persona (APA, 2013). Ma che impatto hanno i sintomi dell’ADHD nella relazione di coppia in età adulta?

Finora le ricerche si sono concentrate sull’individuo neurodiverso nella coppia, e non si sono tenute in considerazione le caratteristiche dell’altro partner, con il loro eventuale impatto sulle dinamiche del rapporto.

Knies e colleghi (2021) hanno realizzato uno studio che indirizzasse la questione su aspetti in particolare:

  1. Il numero di sintomi del partner con ADHD influenza la qualità della relazione?
  2. Gli stili di attaccamento delle persone con partner che presentano importanti sintomi ADHD influenzano la qualità del rapporto?
  3. Lo stile di attaccamento modera la relazione tra i sintomi del partner con ADHD e la qualità del rapporto?

Lo studio

Il campione ha incluso 159 partecipanti adulti, di età compresa tra i 18 e i 56 anni (l’età di 56 anni è stata considerata il cut-off allo scopo di evitare l’eventuale fattore confondente del declino cognitivo). Un ulteriore criterio per essere ammessi alla ricerca era che i soggetti fossero da almeno un anno in una relazione monogama con un partner che mostrasse chiara sintomatologia ADHD, o che avesse una diagnosi ufficiale, mentre non dovevano avere una diagnosi di ADHD loro stessi; sono state incluse sia coppie sposate sia non, eterosessuali e omosessuali.

I partecipanti hanno completato un questionario demografico su di sé e il proprio partner, e due scale per l’individuazione dei sintomi ADHD in sé stessi e nel proprio partner. Sono stati poi proposti un questionario per individuare stili di attaccamento ansioso e evitante, e altri per valutare il grado di conflitto, soddisfazione e neglect/minaccia percepiti nella relazione.

Risultati e conclusioni

La prima ipotesi dei ricercatori era che i sintomi del partner con ADHD avessero un impatto negativo sulla relazione, e ciò è stato confermato dai risultati: si è visto, infatti, che i sintomi ADHD del partner neurodiverso erano associati con maggiori livelli di conflitto e minore soddisfazione nel rapporto. Allo stesso modo, però, è emerso che anche lo stile di attaccamento dei partecipanti, in particolare quello di tipo ansioso, risultava associato con più elevati livelli di conflitto, e portava a dichiarare livelli inferiori di soddisfazione e compromesso nel rapporto. L’unico dato controcorrente rispetto a quanto ci si aspettava è stato quello relativo all’attaccamento evitante, che è risultato associato ad outcome più positivi, come minori livelli di conflitto e maggiore soddisfazione. Ciò si potrebbe spiegare con l’ipotesi che l’attaccamento evitante abbia un ruolo nel determinare una percezione più positiva della relazione da parte del soggetto stesso, mentre il partner potrebbe subirne l’impatto negativo, come documentato nella letteratura precedente (Li & Chan, 2012). Infine, rispetto all’ultima ipotesi della ricerca sul ruolo dello stile di attaccamento nel moderare l’associazione tra i sintomi ADHD del partner e la qualità del rapporto, sono state osservate interazioni significative tra stile di attaccamento e sintomi ADHD del partner in tre fattori indicativi della qualità del rapporto: sottomissione durante il conflitto, minaccia percepita e separazione durante il conflitto.

I risultati di questa ricerca aprono nuove strade nella comprensione del rapporto di coppia quando uno dei partner è neurodivergente: è importante, infatti, considerare l’impatto dei sintomi sulla dinamica relazionale, ma non si possono ignorare i contributi dati dallo stile di attaccamento, che interagisce con la sintomatologia dell’altro e produce effetti specifici.

Riferimenti

  • American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015.
  • Knies, K., Bodalski, E.A., Flory, K. (2021). Romantic relationships in adults with ADHD: The effect of partner attachment style on relationship quality. Journal of Social and Personal Relationships, 38(1) 42–64.
  • Li, T., & Chan, D. K. S. (2012). How anxious and avoidant attachment affect romantic relationship quality differently: A meta-analytic review. European Journal of Social Psychology, 42(4), 406–419.
  • ADHD – Disturbo da deficit di attenzione e iperattività – Istituto A.T. Beck (istitutobeck.com)

Autore/i dell’articolo

Bacchio Roberta
Psicoterapeuta. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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