Alternanza di stati mentali nel disturbo paranoide di personalità

Alternanza di stati mentali nel disturbo paranoide di personalità

Alternanza di stati mentali nel disturbo paranoide di personalità

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L’alternarsi degli stati mentali nel disturbo paranoide di personalità

Gli esseri umani vivono delle esperienze soggettive, costituite da idee, emozioni e stati somatici che si susseguono tra loro. Nelle persone con disturbo di personalità tali esperienze tendono ad essere limitate e ad alternarsi in modo rigido.

Nella precedente news sulla Fenomenologia del disturbo paranoide di personalità ho delineato il funzionamento del Disturbo Paranoide di Personalità (DPP), in questa andrò ad approfondire gli stati mentali ricorrenti in tale disturbo.

In generale, non vi sono stati mentali di per sé patologici, ciò che definisce la patologia è l’estrema facilità di attivazione, la pervasività della serie di stati mentali, il loro esser carichi di dolore individuale, l’assenza di stati di benessere e adattamento.

Gli stati mentali dominanti nel disturbo paranoide sono lo stato sospettoso, quello di ira funesta e quello astenico (Dimaggio & Semerari, 2003).

Lo stato sospettoso è caratterizzato da una sensazione di minaccia, paura, ansia, attivazione neurovegetativa; si sviluppa un circolo vizioso per cui l’iper-arousal rinforza la sensazione di allarme e di minaccia che a sua volta aumenta l’iper-arousal. A differenza del soggetto ansioso, il paranoide non si sente rassicurato dalla confutazione della personale visione catastrofica del mondo ma, paradossalmente, si rassicura quando i propri timori vengono riconosciuti e confermati. Gli altri potrebbero ingannare, umiliare, danneggiare, essere minacciosi; il soggetto è focalizzato sulla mente altrui, alla quale attribuisce intenzioni malevole. La persona si sente pronta a reagire, difficile da ingannare, il corpo è tonico, pronto a difendersi.

Lo stato di ira funesta è contraddistinto dalla sensazione di minaccia, ingiustizia subita, vi è rabbia, iper-arousal, distacco; agli occhi del soggetto ormai il pericolo è sicuro, certo, il nemico è in azione.

Lo stato astenico è caratterizzato da bassa efficacia, esclusione, distacco, astenia, paura, minaccia, ansia; il soggetto vive in preda al terrore e alla paura, evita le relazioni, ritiene di non essere più in grado di affrontare un mondo così minaccioso; in tale stato è molto alto il rischio di condotte suicidarie (Dimaggio et al., 2013).

 

Riferimenti

Autore/i dell’articolo

Dott. Gabriele De Gabrielis
Psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, psicoterapeuta TMI (Terapia Metacognitiva Interpersonale). Ha conseguito il I livello della formazione in EMDR. Ha svolto la sua attività in diversi contesti: strutture semiresidenziali, centri clinici, U.O.C. Tutela Salute Donna ed Età Evolutiva – ASL Roma 2, U.O.C. Psichiatria – Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma. Da anni si dedica allo studio dei sistemi motivazionali nell’ottica cognitivo-evoluzionista contribuendo, attraverso diverse ricerche, allo sviluppo della Teoria Evoluzionistica della Motivazione (TEM). Attualmente collabora in qualità di psicologo e psicoterapeuta presso l’Istituto A.T. Beck di Roma.

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