Attività fisica e salute mentale nelle persone over 50
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Il motivo per cui le persone con titoli di studio inferiori hanno livelli peggiori di salute mentale rispetto alle persone con istruzione più elevata può essere in parte spiegato dalle condizioni finanziarie degli stessi.
Ma si tratta solo di questo?
Uno studio recente (Cheval et al., 2023) ha esaminato la misura in cui l’attività fisica media l’effetto dell’istruzione sulle traiettorie evolutive di salute mentale nella tarda età adulta (persone over 50).
La ricerca
Sono stati analizzati i dati di 54.818 adulti di età pari o superiore a 50 anni (di cui il 55% donne) inclusi nell’indagine su salute, invecchiamento e pensionamento in Europa (SHARE- Survey of Health, Aging and Retirement in Europe) al fine di valutare il ruolo dell’attività fisica (valore baseline e cambiamento nel tempo) come fattore mediatore tra le variabili di istruzione e salute mentale. I livelli di istruzione e di attività fisica sono stati dati auto-riferiti dai partecipanti mentre il livello di salute mentale è stato ottenuto attraverso scale validate per la misurazione dei sintomi depressivi e del benessere.
L’ipotesi dei ricercatori era che sia il livello iniziale (baseline) che i cambiamenti nel corso del tempo nell’attività fisica spiegassero l’associazione tra un livello di istruzione inferiore e un aumento più rapido dei sintomi depressivi, nonché una diminuzione più marcata del benessere nel tempo, indipendentemente dai fattori socioeconomici (ad esempio, ricchezza familiare e occupazione).
I risultati sembrano aver confermato tale ipotesi. In particolare la bassa istruzione è associata a livelli iniziali più bassi e a un calo più marcato e rapido dell’attività fisica nel tempo, variabili a loro volta associati ad una diminuzione più rapida della salute mentale (aumento dei sintomi depressivi e maggiore riduzione del benessere). Tali risultati sono stati ottenuti tenendo conto dello status socioeconomico e di altri fattori (come l’occupazione dei genitori, le condizioni croniche, il gruppo di età, il sesso, la struttura familiare, i comportamenti legati alla salute e il paese di residenza). Dai dati sembra che l’attività fisica possa spiegare il 26,8% della varianza nei sintomi depressivi e il 24,4% nel benessere. In altre parole sia il livello iniziale di attività fisica che il suo cambiamento nel corso degli anni hanno spiegato gran parte dell’associazione tra le traiettorie dell’istruzione e della salute mentale, al di là dei fattori socioeconomici, negli adulti di età pari o superiore a 50 anni.
I risultati sono in linea con la letteratura esistente, che mostra che circa la metà dell’effetto negativo di una bassa istruzione sulla salute mentale è spiegato dai fattori socioeconomici. Lo studio va oltre la letteratura precedente che si è focalizzata sugli indicatori di scarsa salute mentale, poiché questa ricerca è la prima a indagare anche un indicatore di benessere mentale.
In conclusione i risultati ci suggeriscono che l’aumento dell’attività fisica in età avanzata potrebbe contribuire a ridurre le differenze di salute mentale derivanti da differenze di livello di istruzione. Diversi interventi potrebbero essere attuati dalle comunità locali per promuovere l’attività fisica, come progetti sportivi a basso costo, appropriati e fattibili (ad: walking) per coinvolgere adulti di mezza età e anziani nell’attività fisica.
Riferimenti
- Cheval et al., (2023), “Physical activity mediates the effect of education on mental health trajectories in older age” in Journal of Affective Disorders, 336 (2023) 64–73