Autismo e lavoro: anche l’Italia aderisce al progetto Auticon

Autismo e lavoro: anche l’Italia aderisce al progetto Auticon

Autismo e lavoro

Photo by Glenn Carstens-Peters on Unsplash

Autismo: quali prospettive lavorative?

Nel caso di persone con condizione dello spettro autistico l’accesso al mondo del lavoro sembra essere complesso e le possibilità limitate: essenzialmente, il problema principale sembra essere la mancanza di conoscenza circa i modi migliori per supportare i lavoratori nello spettro, e per favorirne l’integrazione nel contesto lavorativo. L’impiego nel mondo del lavoro, tuttavia, sembra avere un ruolo fondamentale nel determinare il benessere dell’individuo, in quanto porta con sé numerosi vantaggi, a cui anche le persone con ASD (Autism Spectrum Disorder) hanno diritto: consente di guadagnare in modo autonomo, favorendo l’indipendenza; porta ad un miglioramento della qualità di vita; infine, dal punto di vista economico, avere un lavoro consente di affidarsi in misura minore alle risorse governative o statali e di contribuire maggiormente attraverso il pagamento delle tasse (Hendricks, 2010).

Dagli studi più recenti, è risultato che gli elementi fondamentali per l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con autismo sono la conoscenza delle caratteristiche dello spettro, l’ambiente di lavoro e la compatibilità delle mansioni: questi aspetti, se valorizzati, favoriscono un approccio olistico che sembra essere la chiave per un inserimento lavorativo di successo (Dreaver et al., 2019). Si è visto, infatti, che impieghi compatibili e con un alto grado di preferenza da parte del lavoratore sono correlati a maggiore produttività, accuratezza e soddisfazione (Hall et al., 2014). 

Il progetto Auticon

Il gruppo Auticon nasce in Germania come azienda sociale che si prefissa l’obiettivo di assumere esclusivamente lavoratori facenti parte dello spettro autistico in qualità di consulenti informatici per le industrie e il settore dei servizi, e che al momento conta più di 200 dipendenti. Dopo la Germania, altri Paesi hanno aderito all’iniziativa (Regno Unito, Francia, Svizzera, Stati Uniti e Canada), e infine anche l’Italia ha deciso di fare la sua parte: attualmente sono aperte le selezioni per la sede di Milano, dove l’azienda risiede.

Lo scopo del progetto è quello di valorizzare, invece di ostracizzare, le caratteristiche delle persone con autismo, apprezzandone la diversità. Il motto dell’azienda, infatti, è “L’autismo non è un errore di sistema, è un diverso sistema operativo”, e racchiude in poche parole concetti fondamentali quali integrazione, rispetto della diversità, comprensione e conoscenza.

Ma quali sono i vantaggi di assumere persone con autismo in un’azienda di questo tipo? Per esempio, i compiti che richiedono procedure ripetitive vengono svolti in modo più rapido ed efficiente, e la comunicazione migliora anche tra colleghi non appartenenti allo spettro, in quanto viene resa più chiara e immediata.

Per candidarsi, si può inviare una mail all’indirizzo info@auticon.it, e il processo di selezione prevede un assessment cognitivo e un periodo iniziale di introduzione all’ambiente, in particolare rispetto alle relazioni con il personale e i colleghi. Il tutto viene gestito da job coach e psicologi specializzati nell’ambito dell’autismo.

Conclusioni

L’avvio di progetti come Auticon in diversi Paesi del mondo può far capire come si stia sviluppando una maggiore attenzione e consapevolezza nei confronti delle condizioni dello spettro autistico, che porta inevitabilmente a tentativi di realizzare una maggiore integrazione delle persone con autismo nella società. Integrazione, questa, che non deve basarsi, come succedeva in passato, sull’eliminazione delle caratteristiche peculiari che rendono la persona differente, ma sulla valorizzazione die suoi talenti e capacità, allo scopo di favorire anche l’impiego di abilità non comuni nelle persone neurotipiche, Il tutto, naturalmente, tutelando le persone nello spettro e dando loro strumenti di gestione delle relazioni e dell’ambiente lavorativo, in modo da minimizzare le incomprensioni e massimizzare il benessere e l’efficacia dell’iniziativa. 

Riferimenti

  • Dreaver, J., Thompson, C., Girdler, S., Adolfsson, M., Black, M.H., Falkmer, M. (2019). Success Factors Enabling Employment for Adults on the Autism Spectrum from Employers’ Perspective. Journal of Autism and Developmental Disorders, 1-11
  • Hall, J., Morgan, R.L., Salzberg, C.L. (2014). Job-Preference and Job-Matching Assessment Results and Their Association with Job Performance and Satisfaction among Young Adults with Developmental Disabilities. Education and Training in Autism and Developmental Disabilities, 49(2), 301–312
  • Hendricks, D. (2010). Employment and adults with autism spectrum disorders: Challenges and strategies for success. Journal of Vocational Rehabilitation, 32, 125–134
  • https://auticon.it/

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Roberta Bacchio - Psicologa, terapista specializzata nell’ambito dell’autismo, specializzanda in terapia cognitivo-comportamentale presso l’Istituto A.T. Beck.
Psicoterapeuta. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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