I benefici della mindfulness per gli atleti

I benefici della mindfulness per gli atleti

benefici della mindfulness per gli atleti.

Photo by Aleks Marinkovic on Unsplash

La prestazione sportiva e il raggiungimento di risultati di successo si basano sia sulle qualità fisiche e sull’allenamento che sulle capacità psicologiche degli atleti. Infatti, la psicologia dello sport ha l’obiettivo di insegnare all’atleta le strategie per affrontare al meglio l’ansia della competizione, le emozioni negative, la paura del fallimento e i pensieri disfunzionali che possono influenzare negativamente la prestazione sportiva. Quest’ultima infatti richiede un equilibrio tra capacità fisiologiche, psicologiche ed interpersonali.

La letteratura scientifica ha dimostrato che la mindfulness può influenzare positivamente la prestazione sportiva degli atleti, facilitando il raggiungimento di risultati massimi. Infatti, sono state evidenziate associazioni positive tra la mindfulness e miglioramenti dell’attivazione fisiologica correlata allo sport (livelli di cortisolo salivare e risposta immunitaria), degli indicatori dello stato psicologico (riduzioni dell’ansia) e delle prestazioni sportive.

Altri studi hanno riportato associazioni tra la mindfulness e i miglioramenti nelle funzioni esecutive degli atleti. Le funzioni esecutive consentono di controllare i processi psicologici ed i comportamenti per raggiungere gli obiettivi prefissati ed è stato dimostrato che gli atleti ottengono risultati migliori nei compiti che le coinvolgono.

Nien e colleghi (2020) hanno condotto uno studio per indagare gli effetti sulla prestazione sportiva degli atleti e sulle loro funzioni esecutive di un intervento basato sulla mindfulness.

In particolare gli atleti hanno preso parte al programma Mindful Sport Performance Enhancement (MSPE- incremento del rendimento sportivo attraverso la mindfulness) che consisteva in 2 sessioni di 30 minuti di mindfulness a settimana per 5 settimane. Inoltre, i partecipanti sono stati invitati a praticare almeno 15 – 30 minuti al giorno di mindfulness.

I risultati dello studio hanno mostrato che gli atleti che hanno partecipato al gruppo mindfulness riportavano livelli di consapevolezza più elevati durante le prestazioni sportive di resistenza con tempi più lunghi per raggiungere uno stato di fatica o di stanchezza rispetto al gruppo di controllo che secondo i ricercatori potevano essere attribuiti ai miglioramenti della respirazione e della postura appresi grazie alla mindfulness.

I livelli di consapevolezza più elevati erano correlati con un maggiore controllo del movimento e con livelli inferiori di stress indicati dai livelli di cortisolo salivare più bassi. Si rilevava, inoltre, una maggiore consapevolezza del dolore e della fatica che venivano accettati dagli atleti senza giudicarsi. Per quanto riguarda le funzioni esecutive sono emersi miglioramenti significativi in particolare nei compiti di attenzione e vigilanza.

Per concludere, è possibile che l’allenamento mindfulness aiuti gli atleti a concentrarsi meglio, a focalizzare gli obiettivi da raggiungere, inibendo le distrazioni esterne e migliorando la capacità degli atleti di ignorarle.

Riferimenti

  • Bühlmayer, L., Birrer, D., Röthlin, P., Faude, O., & Donath, L. (2017). Effects of mindfulness practice on performance-relevant parameters and performance outcomes in sports: A meta-analytical review. Sports Medicine
  • Josefsson, T., Ivarsson, A., Lindwall, M. et al.(2017) Mindfulness Mechanisms in Sports: Mediating Effects of Rumination and Emotion Regulation on Sport-Specific Coping. Mindfulness
  • Jui-Ti Nien, Chih-Han Wu, Kao-Teng Yang, Yu-Min Cho, Chien-Heng Chu, Yu-Kai Chang, Nien, J. T., Wu, C. H., Yang, K. T., Cho, Y. M., Chu, C. H., Chang, Y. K., & Zhou, C. (2020). Mindfulness Training Enhances Endurance Performance and Executive Functions in Athletes: An Event-Related Potential Study. Neural Plasticity, 2020.

Autore/i dell’articolo

Rita Massaro
Psicologa, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Campania dal 27/01/2020 n° 8632. Svolge il ruolo di Research assistant occupandosi di raccolta dati nell’ambito di progetti di ricerca con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi della Campania. Collabora con l’Istituto Beck come tutor d’aula presso la sede di Caserta. Ha preso parte a progetti di prevenzione del disagio giovanile presso scuole primarie superiori e scuole secondarie del territorio. Ha svolto attività di tirocinio presso il servizio Materno Infantile dell’ASL di Caserta e un Centro di riabilitazione neuromotoria per minori.

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