Comprendere gli altri ci aiuta a perdonare

Comprendere gli altri ci aiuta a perdonare

Comprendere gli altri

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Comprendere gli altri ci aiuta a perdonare: il ruolo della teoria della mente in infanzia e adolescenza

Introduzione

Il ruolo del perdono

Nel momento in cui agiamo il perdono, una serie di cambiamenti di tipo cognitivo, affettivo, motivazionale e comportamentale, ci permettono passare da una disposizione negativa, che sentiamo verso colui che ci ha recato un danno, ad una positiva verso quest’ultimo. Sebbene la ricerca sul perdono in età evolutiva sia ancora agli inizi, vi sono prove che i bambini e gli adolescenti tendono a rispondere in modo simile agli adulti nel momento in cui vengono testati su questa capacità. In termini di personalità, vi sono alcuni predittori socio-cognitivi e situazionali che ci guidano: ad esempio alcune prove riguardano il fatto che i bambini che ottengono un punteggio più alto in termini di gradevolezza hanno maggiori probabilità di perdonare (Maio et al., 2008), i bambini che si scusano hanno maggiori probabilità di essere perdonati dai loro coetanei (Darby & Schlenker, 1982) e i bambini, i cui genitori offrono modelli coerenti di perdono, hanno maggiori probabilità di esibire repertori di risposte di perdono verso l’altro (Ackerman et al., 2013). Insegnare e aumentare la capacità di perdonare gli altri conduce a delle conseguenze positive sul lungo termine: i bambini che mettono in atto risposte conciliative, infatti, godono di relazioni tra pari di qualità più alta, sono meglio adattati, affrontano meglio episodi di bullismo, e riportano un senso di maggiore benessere dopo aver concesso il perdono (van der Wal et al., 2014).

La TOM: teoria della mente

La ToM (teoria della mente) si riferisce alla capacità di riconoscere le intenzioni, le credenze e i desideri degli altri e si sviluppa tipicamente tra i 3 ei 5 anni di età, anche se alcune abilità di teoria delle mente più sottili, continuano a svilupparsi fino all’adolescenza.

La capacità di assumere la prospettiva dell’altro risulta un predittore importante nella capacità di perdonare negli adulti e il relativo costrutto dell’empatia è considerato un facilitatore fondamentale nel perdono (Exline et al., 2008; Fehr et al., 2010). 

Lo studio recente

Mulvey e i suoi collaboratori (2021) hanno testato 185 bambini, di età compresa tra 5 e 14 anni al fine di esplorare il ruolo della ToM nella capacità di perdonare. I ricercatori hanno condotto un’intervista approfondita con ogni bambino al fine di raccogliere informazioni di base e valutare le abilità di “teoria della mente” del bambino stesso.

Ad ogni partecipante allo studio è stato assegnato un gruppo, es il “team verde”, “squadra gialla” ecc. I ricercatori hanno quindi guidato ogni bambino attraverso una serie di scenari che coinvolgono altri bambini sia nel caso questi fossero “nel gruppo/appartenenti al gruppo”, sia nel caso fossero “fuori dal gruppo/esterni al gruppo”. In ogni scenario, gli intervistatori hanno chiesto ai partecipanti dello studio se fossero disposti a perdonare un gruppo che li aveva lasciati fuori da un gioco oppure da un’attività.

 

Risultati

I risultati mostrano come i bambini e gli adolescenti con abilità di ToM più sviluppate erano generalmente più propensi a perdonare gli altri. Inoltre, è emerso come i partecipanti fossero maggiormente disposti a perdonare i membri interni al gruppo, rispetto a quelli esterni, e tra quelli esterni, i bambini più disposti a rendere delle scuse in merito al proprio comportamento.

In sintesi:

  • I bambini hanno maggiori probabilità di perdonare l’altro se questo offre delle scuse per il proprio comportamento;
  • I bambini hanno maggiori probabilità di perdonare l’altro se appartiene al proprio gruppo, piuttosto che ad un gruppo esterno;
  • I bambini che hanno capacità di ToM (teoria della mente) più avanzate, hanno maggiori probabilità di comprendere l’altro e quindi perdonarlo.

 

Conclusioni

Lo studio recente suggerisce che insegnare ai bambini a comprendere la prospettiva e il punto di vista dell’altro potrebbe rendere loro più facile imparare a perdonare. Lo studio ha messo in luce che insegnare ai bambini ad offrire scuse sincere, anche attraverso il modellamento da parte dell’adulto, può aiutarli a ricevere il perdono dell’altro. Vi sono dunque due aspetti su cui genitori e insegnanti potrebbero concentrarsi in relazione al perdono:

  • La prima è aiutare i bambini a comprendere quanto sia importante offrire delle scuse sincere per il proprio comportamento;
  • La seconda è aiutare i bambini a comprendere la prospettiva altrui, le motivazioni al comportamento, le intenzioni e i desideri dell’altro, per aumentare la capacità di perdono e quindi benessere del bambino stesso.

Sarebbe dunque auspicabile che insegnanti e genitori aiutassero i bambini a coltivare costantemente ed affinare le abilità di teoria della mente dell’altro.

“Un buon punto di partenza è convincere i bambini a spiegare la logica alla base delle loro azioni e come questo potrebbe far sentire le altre persone. Aiutare i giovani a sviluppare queste abilità durante l’infanzia li aiuterà a navigare in un mondo vario e complesso” (Kelly Lynn Mulvey)

 

Riferimenti

  • Ackerman RA, Kashy DA, Donnellan MB, Neppl T, Lorenz FO, Conger RD. The interpersonal legacy of a positive family climate in adolescence. Psychol Sci. 2013 Mar 1;24(3):243-50. doi: 10.1177/0956797612447818. Epub 2013 Jan 10. PMID: 23307941; PMCID: PMC3602281
  • Darby BW, Schlenker BR. Children’s reactions to transgressions: effects of the actor’s apology, reputation and remorse. Br J Soc Psychol. 1989 Dec;28 ( Pt 4):353-64. doi: 10.1111/j.2044-8309.1989.tb00879.x. PMID: 2611611.
  • Exline JJ, Baumeister RF, Zell AL, Kraft AJ, Witvliet CV. Not so innocent: does seeing one’s own capacity for wrongdoing predict forgiveness? J Pers Soc Psychol. 2008 Mar;94(3):495-515. doi: 10.1037/0022-3514.94.3.495. PMID: 18284294.
  • Fehr R, Gelfand MJ, Nag M. The road to forgiveness: a meta-analytic synthesis of its situational and dispositional correlates. Psychol Bull. 2010 Sep;136(5):894-914. doi: 10.1037/a0019993. Erratum in: Psychol Bull. 2011 Mar;137(2):366, iii. PMID: 20804242.
  • Maio GR, Thomas G, Fincham FD, Carnelley KB. Unraveling the role of forgiveness in family relationships. J Pers Soc Psychol. 2008 Feb;94(2):307-19. doi: 10.1037/0022-3514.94.2.307. PMID: 18211179
  • Mulvey KL, Gönültaş S, Herry E, Strelan P. The role of theory of mind, group membership, and apology in intergroup forgiveness among children and adolescents. J Exp Psychol Gen. 2021 Oct 14. doi: 10.1037/xge0001094. Epub ahead of print. PMID: 34647787
  • van der Wal RC, Karremans JC, Cillessen AH. It Takes Two to Forgive: The Interactive Role of Relationship Value and Executive Control. Pers Soc Psychol Bull. 2014 Jun;40(6):803-815. doi: 10.1177/0146167214525807. Epub 2014 Mar 7. PMID: 24609944.

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Salvati Morena
Psicologa, psicoterapeuta in formazione. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico e dei disturbi del comportamento. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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