Correlazione tra climi caldi ed aggressività

Correlazione tra climi caldi ed aggressività

Correlazione tra climi caldi ed aggressività

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Come l’aumento delle temperature incide sul nostro autocontrollo

Introduzione

Un gruppo di scienziati ha elaborato il modello CLimate, Aggression, and Self-control in Humans (CLASH), che metterebbe in evidenza come l’aggressività, la violenza, il discontrollo emotivo connesso alla rabbia, andrebbero incontro ad una crescita, mano a mano che i climi diventano più caldi.

Studi condotti negli ultimi dieci anni hanno permesso di osservare come il clima sia un elemento in grado di condizionare la condotta umana (Carleton & Hsiang, 2016). La relazione che intercorre tra clima ed aggressività, è nota in molti contesti: dalla violenza domestica in India e in Australia, alle aggressioni e gli omicidi negli Stati Uniti e in Tanzania, alla violenza etnica in Europa (Sekhri & Storeygard, 2013; Auliciems & DiBartolo, 1995; Ranson, 2014; Miguel, 2005; Andreson et al., 2013; Bergholt & Lujala, 2012). Il comportamento violento dunque sembrerebbe inasprirsi sempre di più a mano a mano che le temperature sono più elevate (Burke et al., 2015).

La ricerca

Gli scienziati Rinderu, Bushman e Van Lange (2017) hanno ideato il modello CLimate, Aggression, and Self-control in Humans (CLASH; ita. Clima, Aggressione, e Autocontrollo negli Umani) che studia la correlazione tra violenza e temperature calde. La maggior parte delle teorie psicologiche considera gli ambienti caldi, un elemento potenzialmente in grado di innescare l’aggressività (Anderson & Bushman, 2002).

Ad ogni clima corrisponde un certo tipo di cultura, dunque si può ipotizzare che un peculiare clima possa alimentare lo sviluppo di una specifica cultura. Il modello CLASH sottolinea come le popolazioni che vivono a latitudini più elevate, limitrofe alle calotte polari, si adattino a temperature più fredde e soprattutto a maggiori variazioni stagionali, sviluppando un tipo di mentalità maggiormente orientata al futuro, unita ad una buona capacità di autocontrollo.

Gli studi dimostrano come il caldo stabile e le condizioni economiche svantaggiose, siano correlati positivamente all’aggressività nelle popolazioni, inoltre, la ricerca condotta per elaborare il modello CLASH, evidenzia come la latitudine di uno stato si correli a tassi di omicidi più elevati in paesi che hanno una maggiore vicinanza all’equatore; tale relazione non risulterebbe valida per quanto riguarda l’emisfero australe (Fuentes et al., 2017). Ricerche mirate ad approfondire il fenomeno del bullismo e che hanno riguardato 40 paesi europei e nordamericani, avrebbero mostrato come le condotte di prevaricazione agite da parte degli adolescenti sui coetanei, aumenterebbero con l’aumentare della vicinanza all’equatore (Volk, 2017).

Si rendono indispensabili ulteriori approfondimenti per comprendere come mai CLASH risulterebbe fornire un modello esplicativo valido, solo per quanto riguarda alcune zone del mondo: esistono infatti alcune prove che attestano come il modello non sia supportato in Russia (Prudko & Rodina, 2017); la causa di tale incongruenza potrebbe essere connessa alla densità di popolazione, poiché la grande maggioranza della popolazione mondiale occupa l’emisfero settentrionale.

Conclusioni

La comprensione degli elementi che concorrono all’incremento delle condotte aggressive è un obiettivo importante che potrebbe contribuire alla riduzione dei tassi di violenza; per questo motivo CLASH meriterebbe ulteriori approfondimenti, i quali potrebbero risultare a vantaggio di un incremento del benessere della popolazione mondiale.

 

 

Riferimenti

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Laura Pascucci - Psicologa - Psicoterapeuta - Istituto Beck
Psicologa, psicoterapeuta, ha maturato esperienza clinica all’interno dei servizi afferenti alla struttura operativa Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM/E acquisendo competenza nel trattamento dei disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi di personalità, disturbo bipolare, schizofrenia, disturbo post-traumatico da stress. Collabora come libero professionista all’interno dell’istituto Beck e svolge attività di volontariato per l’associazione Onlus “Il Vaso di Pandora” dedicata alle vittime di eventi traumatici.

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