C’eravamo tanto amati: Covid-19, affettività e sessualità

C’eravamo tanto amati: Covid-19, affettività e sessualità

Covid-19, affettività e sessualità

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C’eravamo tanto amati: come il Covid-19 ha cambiato l’affettività e la sessualità

Una festa degli innamorati anomala

Quest’anno le frasi d’amore nei cartigli dei celebri cioccolatini nostrani hanno un sapore più amaro, che in molti casi fa rima con solitudine, nostalgia e… divano! Tra la lontananza e l’impossibilità di raggiungersi e incontrarsi a causa delle restrizioni, con i ristoranti e i locali chiusi in numerose regioni e i cinema fermi da mesi, la pandemia ha ridisegnato le abitudini delle coppie, più o meno stabili, italiane; oltre ad aver reso più arduo ai single allacciare nuove relazioni con serenità e in sicurezza. Anche Campobasso in Love, manifestazione alla quinta edizione che si tiene nella città molisana il giorno di San Valentino e culminante in un flashmob in cui gli innamorati si scambiano un bacio lungo un minuto, si è trasferita sui social, con l’inevitabile sacrificio di una buona parte di romanticismo.

Effetti sul corpo e sulla psiche dell’“amore complicato”

Oltre che di buonumore, perché quando ci si bacia l’ipotalamo e l’ipofisi provocano un aumento della produzione di endorfine, ormoni responsabili degli stati di piacere e benessere. Privandoci del gesto affettuoso per eccellenza, calano i nostri livelli di serotonina e ossitocina, con un incremento dello stress e ripercussioni negative sul nostro sistema immunitario. Quindi sì, “il bacio può essere la via di trasmissione del Covid-19” e “sarebbe salutare, per il momento, evitare uno stretto contatto, incluso il sesso, con chiunque non si conosca bene” – come raccomandava la Società Italiana di Contraccezione (SIC) nel suo vademecum, nell’ormai lontana Fase 2 – ma anche la mancanza del proprio partner e di esperienze emozionali e affettive positive potrebbe rappresentare un fattore di rischio per diverse malattie, tra cui la depressione e lo stress post-traumatico.

I comportamenti sessuali degli italiani

Accantonato il tempo in cui uno dei più noti siti porno metteva a disposizione gratuitamente la propria versione premium agli italiani costretti alla quarantena – ed effettivamente c’è stata una crescita del consumo di portali a luci rosse, anche tra gli adolescenti– l’ansia e lo stravolgimento delle abitudini sta mettendo a dura prova anche l’intimità e il nostro desiderio sessuale. A dimostrarlo, il consumo di farmaci durante la pandemia: su gli ansiolitici, giù Viagra e contraccettivi. Gli stessi medici, infermieri e operatori sanitari, più di tutti in prima linea contro il virus, hanno visto la propria vita emotiva e sessuale depauperarsi: da una ricerca della Clinica Urologica del Policlinico San Martino di Genova avente come focus gli effetti del lockdown sulla salute psicologica e sessuale degli operatori sanitari e dei loro familiari– ai quali sono stati somministrati questionari come l’International Index of Erectile Function (IIEF), il Female Sexual Function Index (FSFI) e il Beck Depression Inventory (BDI) – è emerso un calo del desiderio sessuale in più dell’80% degli uomini e del 40% delle donne intervistate. Quanto alla soddisfazione sessuale, i più colpiti sono stati: le donne, gli operatori sanitari e i partecipanti con figli o partner in casa; tra i fattori responsabili della riduzione dell’attività sessuale, al primo posto c’ era la paura di infettare il proprio compagno o la propria compagna.

 

Riferimenti bibliografici

  • De Rose, A. F., Chierigo, F., Ambrosini, F., Mantica, G., Borghesi, M., Suardi, N. e Terrone, C. (2021) Sexuality during COVID lockdown: a cross-sectional Italian study among hospital workers and their relatives, International Journal of Impotence Research, vol. 33, pages 131–136.
  • Kirshenbaum, S. (2011) La scienza del bacio. Cosa dicono le nostre labbra, Raffaello Cortina Editore, Milano.

Autore/i dell’articolo

Roberta Borzì
Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR. Socio AIAMC (Associazione Italiana di analisi e modificazione del comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva.) e membro ISST (International Society of Schema Therapy).

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