Le difficoltà motorie predicono l’autismo?

Le difficoltà motorie predicono l’autismo?

difficoltà motorie

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Accanto ai sintomi socio-comunicativi, riconoscere le difficoltà motorie frequentemente associate all’autismo è di grande importanza, poiché potrebbero avere un impatto sulla qualità della vita e sono fondamentali per lo sviluppo sociale prospetticoLai et al., 2014 ).

Anomalie motorie

Nonostante la letteratura scientifica abbondi di storie di bambini con autismo descritti come piccoli scienziati, in grado di montare e smontare piccolissimi pezzi di congegni meccanici, di costruire torri con i blocchi, modelli con i lego, e arrampicarsi ovunque senza cadere, autori come Damasio e Maurer (1978) e Vilensky (1981) hanno iniziato per primi a mettere in luce l’esistenza di differenze motorie, almeno in un alcune tipologie di disturbo dello spettro autistico, tra soggetti tipici e soggetti con autismo nella fase pre-deambulatoria e deambulatoria: i bambini con autismo di età compresa tra i 3 e i 10 anni camminano in maniera più lenta, e con passi più brevi rispetto ai bambini neurotipici. Gli studi di Teitelbaum et al. (1988), Esposito et al., (2011), hanno analizzato video di bambini, che successivamente presentavano una condizione dello spettro autistico, rilevando disturbi nel movimento già all’età di 4-6 mesi. I bambini con autismo presentano un ritardo nell’acquisizione delle prime tappe di sviluppo motorio (posizione eretta, seduta, in piedi, camminare), una goffaggine nelle acquisizioni di motricità fine e nella coordinazione motoria (prendere, infilare, tenere un oggetto, incastrare). Inoltre, alcuni bambini presentano instabilità posturale, una camminata caratterizzata da passi molto corti o sulla punta dei piedi e una coordinazione del movimento degli arti scarsa. Sono bambini che mostrano spesso un ritardo nell’iniziare, cambiare o arrestare una sequenza motoria, volti inespressivi con piccoli movimenti spontanei, e sintomi caratteristici dei disturbi motori extrapiramidali.

Questi modelli atipici di sviluppo motorio possono precedere le difficoltà sociali e comunicative che caratterizzano i disturbi dello spettro autistico (Esposito and Venuti, 2008).

Ripercussioni sulla sfera della cognizione

Le anomalie motorie potrebbero comportare delle ripercussioni sul piano della cognizione, spiegando in questo modo la grande difficoltà, da parte delle persone con autismo, nel leggere e intrepretare i movimenti altrui in funzione di uno scopo.

Boria, Fabbri-Destro M, Cattaneo L, et al. (2009) hanno dimostrato che i bambini con disturbo dello spettro autistico presentano importanti difficoltà nel comprendere le intenzioni altrui quando devono fare affidamento solo su indizi motori. Alcuni esperimenti mettono in luce come i bambini con  autismo falliscano nell’anticipare le conseguenze motorie dell’obiettivo finale dell’azione, sia quando l’azione è eseguita, sia quando questa è osservata.

È stato quindi proposta l’idea che per i bambini con autismo, l’azione osservata o che deve essere eseguita non è rappresentata in funzione dell’intenzione motoria complessiva, o dello scopo dell’azione stessa.

La difficoltà mostrata nella comprensione del concatenamento degli atti motori che vengono trasformati in azioni globali, può ulteriormente spiegare, in un rapporto bidirezionale e di influenza reciproca, le difficoltà riportate nella pianificazione dell’azione (Hughes C. Brief, 1996).

Anomalie nella camminata e autismo: uno studio recente

Uno studio molto recente, (Crippa et al., 2018) condotto dall’IRCCS E. Medea di Bosisio Parini, in collaborazione con l’l’Università Bicocca e il Politecnico di Milano, si è occupato di indagare le differenze motorie tra bambini con e senza disturbi dello spettro autistico, servendosi, nel campione di bambini con un disturbo del neurosviluppo, di una tecnologia chiamata GRAIL (Gait Real-time Analysis Interactive Lab): una piattaforma che integra un sistema di analisi del movimento e del cammino su tapis roulant e un sistema di realtà virtuale immersiva.

Allo studio hanno preso parte 15 bambini con autismo (età media: 9 anni) e 16 bambini neurotipici (età media: 10 anni). Hanno partecipato allo studio bambini con un QI di 80 o superiore.

I risultati dello studio hanno indicato la presenza di lievi atipie del cammino nei bambini con disturbi dello spettro autistico: una minor forza applicata a livello della caviglia e una flessione atipica dell’anca e del bacino durante il passo. Nell’insieme, questi dati mettono in luce come nei bambini con autismo emerga uno schema atipico di andatura. Inoltre, emerge come la ridotta mobilità delle articolazioni sia direttamente correlata alla gravità della sintomatologia autistica.

Lo studio rappresenta una prospettiva interessante sia in termini di potenziale valenza diagnostica, sia in termini di progettazione di programmi riabilitativi.  Identificare eventuali marker associati alle anomalie motorie presenti nei disturbi dello spettro autistico potrebbe infatti rivelarsi estremamente utile per i futuri studi sull’eziologia del disturbo.

 

RIFERIMENTI

  • Biffi E.,Costantini C.,Ceccarelli S. B.,Cesareo A., Marzocchi G.M., Nobile M., Molteni M., Crippa A. (2018). Gain pattern and motor performance during discrete gait perturbation in children with autism spectrum disorders. Psychol. 9:2530
  • Boria S, Fabbri-Destro M, Cattaneo L, Sparaci L, Sinigaglia C, Santelli E, Cossu G, Rizzolatti G (2009) Intention understanding in autism. PLoS ONE 4:e5596
  • Damasio, A. R. & Maurer, R. G. (1978) Arch. Neurol. 35, 777–786
  • Esposito G,; Venuti P., Apicella F.& Muratori, F, (2011) “Analysis of unsupported gait in toddlers with autism”. Brain & Development 33, 367–373
  • Esposito G.& Venuti P. (2008) .”Analysis of toddlers’ gait after six months of independent walking to identify autism.” Perceptual and Motor Skills, 106:259-269
  • Scalzeri C., Esposito G., Venuti P. (2011) “Indicatori diagnostici dell’autismo nei primi due anni di vita: l’analisi del movimento”. Autismo e Disturbi Dello Sviluppo Vol. 9, n. 2
  • Teitlebaum, P., Teitlebaum, O., Nye, J., Fryman, J., & Maurer, R. (1998). Movement analysis in infancy may be useful for early diagnosis of autism. Proceedings of the National Academy of Sciences, U.S., 95, 13982–13987
  • Vilensky, J. A., Damasio, A. R. & Maurer, R. G. (1981) Arch. Neurol. 38, 646–649

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