La dipendenza sessuale

La dipendenza sessuale

La dipendenza sessuale

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Introduzione

Come tutta una serie di altri comportamenti, quali l’uso di sostanze, internet, il gioco d’azzardo, lo shopping, il lavoro, lo sport e il cibo, anche il comportamento sessuale può manifestare caratteristiche compulsive fino ad arrivare a una vera e propria una dipendenza. Nello specifico, la Dipendenza Sessuale (Sex Addiction, S.A.) rientra tra dipendenze comportamentali in quanto il soggetto “dipende” da uno specifico comportamento. In questo caso, l’oggetto della dipendenza è il comportamento sessuale, il quale, con il passare del tempo, tende a essere sempre più intrusivo arrivando a interferire con la vita sociale, professionale e relazionale della persona coinvolta (Luigies et al., 2019).

Sintomi

I sintomi da considerare per identificare un disturbo sessuale compulsivo, possono essere sia di tipo cognitivo-emotivo che comportamentale (Kraus et al., 2018).

Tra i sintomi di tipo cognitivo-emotivo troviamo:

  • presenza di pensieri ossessivi legati al sesso;
  • sentimenti di rabbia, noia, solitudine e senso di colpa legati al comportamento sessuale compulsivo;
  • depressione, bassa autostima e scarso senso di autoefficacia;
  • tentativi di razionalizzazione nei confronti del comportamento sessuale problematico;
  • vergogna e segretezza in merito al proprio comportamento sessuale.

Tra i sintomi comportamentali si annoverano invece:

  • masturbazione compulsiva;
  • promiscuità sessuale con ricerca spasmodica di partner sempre diversi;
  • uso smodato di pornografia e chat erotiche;
  • presenza di numerosi tentativi infruttuosi di interrompere/ridurre il comportamento sessuale problematico.

Affinché questi comportamenti diventino oggetto di dipendenza è necessario che presentino una serie di caratteristiche quali:

  • essere presenti in modo intrusivo e causare disagio o interferirecon la vita sociale, professionale, relazionale e/o legale del soggetto;
  • essere presenti da almeno 6 mesi;
  • non devono essere meglio spiegati dall’uso di sostanze, da malattie psichiatriche(ad esempio disturbi di personalità o episodi maniacali nel disturbo bipolare) o da altre condizioni mediche come il sonnambulismo sessuale (sleep sex).

 

Le cause

Sulla base del modello bio-psico-sociale, fattori di rischio di tipo biologico, psicologico e sociale rivestono un importante ruolo nello sviluppo di una dipendenza.

Tra i fattori di tipo biologico possiamo trovare:

  • modifiche strutturali di specifiche aree cerebrali coinvolte nei meccanismi di rinforzo e ricompensa;
  • alterazioni neurochimiche, in quanto la produzione di neurotrasmettitori quali dopamina, serotonina, endorfina ed epinefrina è alterata dalla messa in atto di un comportamento sessuale compulsivo;
  • elevati livelli di ormoni, quali testosterone ed estrogeni;
  • predisposizione genetica alle dipendenze, alla disregolazione emotiva o all’impulsività.

Tra i fattori di rischio psicologico possono essere annoverati:

Infine, tra i fattori di rischio a carattere sociale troviamo:

  • esperienze di rifiuto o respingimento da parte del proprio gruppo sociale di appartenenza;
  • particolari forme di modeling, ossia apprendimento di un dato comportamento attraverso l’osservazione di quest’ultimo;
  • mancanza di supporto da parte di una rete sociale con conseguente esperienza di isolamento.

 

Trattamento

I trattamenti rivolti alla dipendenza sessuale hanno molto in comune con quelli relativi alla dipendenza da sostanze. I risultati maggiormente positivi sono quelli derivanti da una combinazione di psicoterapia e farmacoterapia.

Attualmente gli approcci psicoterapeutici di elezione sono quelli di stampo cognitivo-comportamentale.

Il focus della terapia cognitivo-comportamentale è incentrato su tutte quelle situazioni, pensieri ed emozioni che spingono l’individuo a desiderare e a mettere in atto il comportamento sessuale di tipo compulsivo.

Per quanto riguarda l’approccio farmacologico sebbene non esistano specifici farmaci per la cura della dipendenza sessuale, alcuni di essi (inibitori del re-uptake della serotonina – SSRI; stabilizzatori dell’umore; naltrexone; antiandrogeni), se utilizzati in un approccio combinato con una psicoterapia, hanno dato buoni risultati nella diminuzione della messa in atto di comportamenti sessuali compulsivi.

 

Riferimenti

  • Slavin, A. Scoglio, G. Blycker, M. Potenza, S. Kraus; “Child Sexual Abuse and Compulsive Sexual Behaviour: A Systematic Literature Review”; 2021
  • Karila, A. Wery, A. Weinstein, O. Cottencin, A. Petit, M. Reynaud, J. Bilieux; “Sexual addiction or hypersexual disorder: different terms for the same problem? A review of the literature”; 2014
  • Luigies, V. Lorenzetti, S. de Haan, G. Youssef, C. Murawski, Z. Sjoders ,W. van den Brink; “Defining Compulsive Behavior”; 2019,
  • Potenza, M. Gola, V. Voon, A. Kor, S. Kraus; “Is Excessive Sexual Behaviour an Addictive Disorder?”; 2017
  • Kraus, R. Krueger, P. Briken ;“Compulsive sexual behaviour disorder in the ICD-11”; 2018

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