Disturbi del comportamento dirompente ed elaborazione della ricompensa
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Introduzione
I Disturbi del Comportamento Dirompente (DCD), come il Disturbo della condotta e quello Oppositivo-Provocatorio, sono tra le principali cause di richiesta di intervento in età evolutiva, e sono caratterizzati da aggressività e dominanza sociale, spesso a scapito del benessere degli altri. Il trattamento di queste condizioni è molto complesso, e richiede una comprensione più approfondita dei processi motivazionali, al fine di rendere l’intervento più efficace. I bambini e i ragazzi con DCD manifestano di solito importanti difficoltà nel collegare il proprio comportamento alle conseguenze che ne derivano, oltre a rigidità cognitiva e incapacità di adattare il proprio comportamento. Ciò potrebbe derivare in parte dal fatto che questi bambini mostrano risposte comportamentali significative nel momento in cui ricevono una ricompensa, manifestando una preferenza per ricompense grandi e immediate, ma non dimostrano livelli di attivazione neuronale significativi nel processo di adattamento del comportamento volto ad ottenere il reward. Inoltre, si è visto che all’interno del gruppo dei DCD ci sono alcune condizioni in cui i bambini mostrano anche mancanza di rimorso, colpa ed empatia; in questi casi si dice che sono presenti tratti calloso-anemozionali (CA). Hawes e colleghi (2021) hanno realizzato uno studio sulle differenze nell’attivazione cerebrale correlata all’elaborazione della ricompensa tra bambini con DCD, con o senza tratti CA, e bambini che non presentavano il disturbo.
Lo studio
I dati analizzati derivavano dalla ricerca “Adolescent Brain and Cognitive Development” (ABCD), che aveva reclutato 11874 bambini tra i 9 e i 10 anni di età per essere seguiti fino all’età adulta, allo scopo di studiarne lo sviluppo cerebrale, sociale, emotivo e cognitivo, la salute mentale, l’uso di sostanze, l’identità di genere e la salute sessuale, includendo una varietà di fattori di salute fisica e ambientali (https://abcdstudy.org/). Sono stati somministrati questionari per la rilevazione delle condizioni in esame ai partecipanti e alle loro famiglie, e i soggetti sono stati sottoposti a risonanza magnetica per l’analisi dell’attivazione e dello sviluppo cerebrale.
Risultati e conclusioni
La ricerca ha mostrato delle differenze sostanziali nell’attivazione di diverse aree cerebrali in bambini con DCD e tratti CA, rispetto al gruppo di controllo. In particolare, si è visto che i DCD sono caratterizzati da una ridotta attività neurale durante l’anticipazione della ricompensa, con evidenze specifiche nel gruppo DCD senza CA. Al contrario, i bambini con DCD mostrano una maggiore attivazione cerebrale nel momento in cui ricevono la ricompensa, come si è visto in particolare nel gruppo DCD con CA. Questi risultati consentono di approfondire la comprensione dei DCD, considerando che la minore sensibilità all’anticipazione della ricompensa unitamente alla maggiore eccitazione al momento in cui questa arriva potrebbe contribuire a spiegare perché questi bambini persistono nel portare avanti comportamenti distruttivi, che percepiscono come gratificanti. La rilevanza di questi aspetti ha un impatto anche sulla comprensione di altri tratti tipici della condizione, come impulsività, aggressività reattiva, frustrazione e difficoltà nel processo di decision-making, e apre la strada a nuove prospettive di intervento.
Riferimenti
- Hawes, S.W., Waller, R., Byrd, A.L., Bjork, J.M., Dick, A.S., Sutherland, M.T., Riedel, M.C., Tobia, M.J., Thomson, N., Laird, A.R., Gonzalez, R. (2021). Reward Processing Among Children with Disruptive Behavior Disorders and Callous-Unemotional Traits in the ABCD Study. American Journal of Psychiatry, 178(4): 333-342.
- https://abcdstudy.org/
- https://www.istitutobeck.com/disturbo-oppositivo-provocatorio
- https://www.istitutobeck.com/disturbo-della-condotta-bulismo-agressivita