I disturbi del sonno nei bambini esposti all’alcol in gravidanza

I disturbi del sonno nei bambini esposti all’alcol in gravidanza

Disturbi del sonno nei bambini

Photo by Tim Bish on Unsplash

Negli ultimi anni una serie di evidenze scientifiche hanno dimostrato che nei bambini esposti all’alcol, in epoca prenatale, si possono osservare una gamma di sintomi causati da un danno a carico del Sistema Nervoso Centrale durante lo sviluppo cerebrale del feto, che si manifestano in un ampio spettro di alterazioni fisiche, comportamentali, emotive, nelle funzioni esecutive e nelle relazioni sociali. Nei casi più gravi si arriva alla diagnosi completa di Sindrome Feto-Alcolica (FASD).

La prevalenza di FASD a livello mondiale è stimata tra il 2,5 e il 4,3%, praticamente una percentuale maggiore dei disturbi dello spettro autistico. Secondo “The Lancet Global Health” (Popova, Lange, Probst, Gmel, & Rehm, 2017), in Italia, una percentuale tra il 10 e il 50% delle donne assume alcol in gravidanza e il 4,7% dei nascituri è affetto da FASD. I dati, chiaramente allarmanti, dimostrano che sono necessari interventi di educazione, sensibilizzazione e prevenzione delle donne in gravidanza, in quanto la Sindrome Feto-Alcolica è una patologia prevenibile al 100%, ma anche delle donne in generale, in quanto più sensibili ai danni provocati dall’alcol.

L’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda l’astensione totale del bere durante la gravidanza. Infatti, i danni provocati dall’alcol sullo sviluppo del feto sono assolutamente evitabili!

Seppur alcune credenze popolari sostengono che bere “un bicchiere di vino rosso al giorno fa bene” e che “la birra fa latte”, l’ultima edizione del Global status report on alcohol and health (WHO, 2018) e altre evidenze di ricerca, ricordano che, ad oggi, non esiste una dose minima di alcol o una frequenza moderata che non metta a rischio il feto, quindi l’unica alternativa è non bere.

I bambini con Sindrome Feto-Alcolica mostrano ritardi della crescita, anomalie facciali e alterazioni neurologiche quali: iperattività, disturbi dell’attenzione, problemi di apprendimento, alterazioni delle abilità cognitive complesse. Il deficit nei processi superiori e la capacità di autoregolazione dei propri stati interni sono aspetti centrali nella sintomatologia nei bambini con FASD.

Il sonno è una funzione neurologica complessa, quindi, non sorprende che le difficoltà del sonno siano un problema prevalente nei bambini con disabilità dello sviluppo neurologico, come la FASD.

In una recente review (Inkelis & Thomas, 2018), gli autori riportano che i genitori dei bambini con FASD riferiscono che i lori figli hanno maggiori difficoltà di addormentamento, frequenti risvegli durante la notte e precoci risvegli al mattino, maggiore frammentazione del sonno, diminuzione del sonno REM e riduzione del tempo totale di sonno. Questi bambini, inoltre, presentano una maggiore ansia legata al sonno, irritabilità e parasonnie come pavor notturno, sonnambulismo ed enuresi. Gli studi ipotizzano che questi sintomi, nei bambini con FASD, potrebbero anche essere il risultato di un’anomalia nella produzione e secrezione di melatonina, che influenza il corretto funzionamento dei circuiti che si occupano del ciclo sonno-veglia.

Il sonno alterato di questi bambini è associato a problemi comportamentali, tra cui iperattività, aggressività, disattenzione, impulsività, depressione e altri disturbi dell’umore, ma anche a una difficoltà nella regolazione delle emozioni, nelle relazioni interpersonali, nel rendimento scolastico e a scarse abilità cognitive e di linguaggio.

Quindi, nei bambini con FASD i problemi del sonno possono essere pervasivi e produrre un forte impatto sulla qualità della vita dei bambini e dei loro genitori.

Infatti, bisogna dare uno sguardo ai fattori ambientali in cui crescerà il bambino con FASD. I genitori di bambini con disturbi del sonno riferiscono maggiore stress ed irritabilità, minore capacità di gestione della situazione dovuta alla deprivazione di sonno, senza considerare poi i casi estremi come vivere con un genitore che abusa di alcol, subire trascuratezza, abuso fisico o emotivo, affidamento e adozione. I fattori di stress nell’ambiente domestico possono esporre il bambino ad eccitazione eccessiva, compromettendo ulteriormente lo sviluppo delle capacità di autoregolazione e la capacità di regolare il ciclo sonno-veglia.

Quindi, il sonno disturbato è causato dall’esposizione all’alcol durante la gravidanza, ma la deprivazione di sonno a sua volta causa ed esacerba i sintomi che sono tipici della Sindrome Feto-Alcolica, provocando un effetto a catena che compromette il benessere e la qualità di vita dell’intero nucleo familiare.

È importante, pertanto, che queste famiglie siano prima di tutto informate sulla peculiarità del disturbo del sonno del proprio bambino, puntando all’identificazione precoce del problema e al miglior intervento che possa aiutare il bambino a migliorare la sintomatologia.

 

Riferimenti

 

  • Inkelis, S. M., & Thomas, J. D. (2018). Sleep in Infants and Children with Prenatal Alcohol Exposure. Alcoholism: Clinical and Experimental Research, 42(8), 1390–1405. https://doi.org/10.1111/acer.13803
  • Popova, S., Lange, S., Probst, C., Gmel, G., & Rehm, J. (2017). Estimation of national, regional, and global prevalence of alcohol use during pregnancy and fetal alcohol syndrome: a systematic review and meta-analysis. The Lancet. Global Health, 5(3), e290–e299. https://doi.org/10.1016/S2214-109X(17)30021-9
  • WHO. (2018). Global status report on alcohol and health 2018. WHO.

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