Disturbi psicotici ed abuso di alcol
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Una ricerca recente ha approfondito la possibile causa alla base dell’associazione tra disturbi di tipo psicotico ed abuso di alcol, valutando l’efficacia dei farmaci e dei trattamenti utilizzati per affrontare il problema.
Il DSM-5 specifica come la schizofrenia ed il disturbo schizoaffettivo, presentino sintomi altamente invalidanti come allucinazioni, deliri, disorganizzazione del pensiero, alterazioni del comportamento e deterioramento cognitivo. Alle due patologie descritte si associa spesso il disturbo da uso di alcol (AUD), i soggetti affetti da disturbi psicotici, infatti, rispetto alla popolazione generale, presentano un rischio tre volte maggiore di abusare di alcolici.
Negli schizofrenici l’AUD spesso si unisce a disturbo depressivo, suicidio, non aderenza ai farmaci, disturbi somatici, condotte aggressive, messa in atto di reati ed alti tassi di ricovero ospedaliero.
Archibald, Brunette, Wallin, e Green, hanno condotto nel 2019 una ricerca mirata a comprendere l’eziologia della comorbilità tra disturbi psicotici e abuso di alcol. Precedenti studi avevano rilevato il nesso tra vulnerabilità genetica e stimoli ambientali nell’origine della patologia psicotica. Secondo Khantzian (1997) il disturbo da uso di sostanze in soggetti affetti da schizofrenia, rappresenterebbe un tentativo disperato di automedicazione, mirato anche a mitigare gli effetti collaterali causati dai trattamenti antipsicotici.
Una più recente teoria elaborata nel 2018, conosciuta come sindrome da deficit di ricompensa (Khokhar, Dwiel, Henricks, Doucette, e Green), sottolinea come la comorbilità tra schizofrenia e disturbo da uso di sostanze, possa essere connessa ad una disregolazione del sistema di ricompensa mesocorticolimbica nel cervello. Altre variabili prese in considerazione come possibile causa dell’associazione tra i due disturbi sono state: lo scarso sviluppo cognitivo, il funzionamento sociale deficitario, la provenienza da un contesto socio-economico povero.
La linea d’azione impiegata per far fronte al disturbo psicotico ed alle condotte di abuso, unisce l’uso della farmacologia ad interventi psicosociali. La terapia di gruppo di tipo cognitivo-comportamentale è risultata essere efficace nel trattamento dell’ AUD, assieme alla terapia di potenziamento motivazionale che prevede l’impiego di ricompense concordate, immediate e concrete, per rinforzare comportamenti positivi come l’astinenza dalle sostanze alcoliche.
Un altro protocollo di trattamento previsto, è quello che ricorre all’utilizzo di interventi più intensivi, come la comunità assertiva (ACT) che fornisce vari servizi completi (attività di sensibilizzazione della comunità, disponibilità 24 ore su 24 per le comunicazioni di emergenza, trattamenti di tipo farmacologico e comportamentale per il disturbo da abuso di sostanze) grazie ad un team multidisciplinare.
È risultato essere utile anche il programma chiamato doppio recupero anonimo, il quale prevede 12 incontri finalizzati ad educare e fornire supporto; i partecipanti hanno in media mostrato tassi più elevati di astinenza, una migliore aderenza all’uso dei farmaci ed un miglioramento del funzionamento globale, tuttavia il trattamento non è indicato per soggetti affetti da psicosi acute.
Gli studi in merito alla causa della comorbilità tra disturbi dello spettro schizofrenico e AUD, sono ad oggi ancora attivi.
Riferimenti
- Archibald, L., Brunette, M. F., Wallin, D. J., & Green, A. I. (2019). Alcohol Use Disorder and Schizophrenia or Schizoaffective Disorder. Alcohol Research: Current Reviews, 40(1).