Disturbo dello spettro dell’autismo e disturbo borderline della personalità: esiste una sovrapposizione?

Disturbo dello spettro dell’autismo e disturbo borderline della personalità: esiste una sovrapposizione?

Disturbo dello spettro dell'autismo e disturbo borderline della personalità

Photo by Lucas Benjamin on Unspalsh

Numerosi studi hanno indagato, nel corso del tempo, l’esistenza di una sovrapposizione sintomatologica tra disturbi dello spettro dell’autismo e disturbo borderline della personalità. In particolare, ad essere messe in risalto sono state le caratteristiche cognitive riferite alla capacità di effettuare accurate analisi sociali rispetto alle emozioni e intenzioni degli altri, la cosiddetta “teoria della mente”. Inoltre, aspetti come agire invece di verbalizzare le emozioni, instaurare relazioni intense e amicizie superficiali, che tipicamente si verificano nel disturbo borderline della personalità, si presentano anche piuttosto comunemente nelle condizioni dell’autismo.

La sovrapposizione sintomatica di tra i disturbi dello spettro dell’autismo e i disturbi di personalità può condurre, in alcuni casi, ad un’incertezza diagnostica, o ad effettuare una diagnosi errata, soprattutto nella popolazione femminile, in cui il funzionamento della persona nello spettro dell’autismo può apparire ancora più sfumato. I risultati di una ricerca condotta da Hofyander e collaboratori (2015), hanno messo in luce come il 68 % del campione, composto da adulti con autismo ad alto funzionamento cognitivo, soddisfaceva anche i criteri per almeno un disturbo di personalità. Lo studio evidenzia una confusione diagnostica significativa, laddove al contrario sarebbe di importanza fondamentale individuare il funzionamento della persona effettuando una corretta diagnosi per poter implementare approcci di trattamento efficaci nelle diverse condizioni.

Teoria empatia-sistematizzazione

Baron-Cohen (2009) ha proposto una teoria dell’autismo basata sulla presenza di due sistemi opposti: empatia vs sitematizzazione (E-S).

  • L’empatia consiste nella capacità di sintonizzarsi naturalmente con pensieri e emozioni altrui.
  • La sistematizzazione consiste nella capacità di identificare le regole che governano un sistema, al fine di prevederne il comportamento.

Il profilo tipico delle persone con autismo prevede una scarsa capacità empatica, almeno per la componente affettiva, a fronte di una sistematizzazione nella media o superiore alla media.

Recenti ricerche che hanno cercato di valutare a presenza di questi due elementi in persone con disturbo borderline della personalità, hanno mostrato capacità empatiche inferiori alla media o nella media, a seconda della modalità utilizzata per valutare il costrutto o dello stato emotivo della persona (per esempio stato di stress sperimentato). Inoltre, nelle persone con disturbo borderline della personalità le credenze negative verso sé stessi possono, in alcuni casi, condurre ad uno stato di ipervigilanza rispetto alle espressioni facciali o al tono della voce degli altri, migliorando la capacità di leggere gli stati mentali altrui. 

Lo studio recente

Lo studio condotto da Dudas et al., (2017) si è occupato di indagare 3 aree del funzionamento psicologico, ovvero empatia, sistematizzazione e tratti dell’autismo, al fine di identificare alcune peculiarità sintomatologiche in soggetti con autismo, disturbo borderline della personalità o entrambi i disturbi in comorbidità.

Per quanto riguarda i punteggi relativi alla severità dei tratti dell’autismo, i risultati indicano la presenza di tratti più marcati nei partecipanti nel campione con autismo e disturbo borderline in comorbidità, rispetto al gruppo con sola diagnosi di autismo.

Inoltre, nel gruppo di partecipanti con diagnosi di disturbo borderline, quasi la metà dei soggetti di sesso femminile ha raggiunto il cut-off dello strumento AQ (Autism Quotient), che misura la presenza di tratti riferiti all’autismo.

Questo risultato appare in linea con l’ipotesi che alcune donne con disturbo borderline della personalità possano presentare un funzionamento nello spettro dell’autismo non diagnosticato.

Infine, le persone con autismo hanno mostrato bassi punteggi nella componente “empatia” e alti punteggi nella componente “sistematizzazione”, così come teorizzato da Baron Cohen (2008), rispetto ai soggetti senza diagnosi. Analizzando la collocazione dei punteggi delle due componenti nel campione di soggetti con diagnosi di disturbo borderline di personalità, e quello con diagnosi di disturbo boderline e autismo in comorbidità, emerge come si collochino maggiormente vicino alla componente relativa alla sistematizzazione.

È plausibile pensare che le persone con disturbo borderline di personalità utilizzino la sistematizzazione come strategia compensativa alla marcata instabilità emotiva.

Conclusioni

I risultati dello studio sopra citato rimarcano la necessità di effettuare un attento esame rispetto alla possibile presenza di tratti dell’autismo nelle persone con disturbo borderline della personalità. Alcuni pazienti potrebbero infatti venire erroneamente diagnosticati e una parte di questi potrebbe altresì presentare entrambe le condizioni.

La corretta individuazione della diagnosi potrebbe essere particolarmente utile nel caso della popolazione femminile con autismo, in cui il fenomeno di “mimetizzazione” o “mascheramento” (camouflage), che consiste nel conformarsi al gruppo di riferimento adottandone atteggiamenti e comportamenti tipici, può condurre ad una sottostima della diagnosi o alla formulazione di diagnosi errate.

L’identificazione di profili clinici corretti per le diverse condizioni permetterebbe inoltre di individuare i trattamenti maggiormente efficaci in modo rapido e tempestivo.

RIFERIMENTI

  • Baron-Cohen S. 2009. Autism: the empathizing-systemizing (E-S) theory. Ann N Y Acad Sci 1156:68–80
  • Dinsdale N, Crespi BJ (2013) The borderline empathy paradox: evidence and conceptual models for empathic enhancements in borderline personality disorder. J Pers Disord 27: 172–195. https://doi.org/ 10.1521/pedi.2013.27.2.172 PMID: 23514182
  • Dudas RB, Lovejoy C, Cassidy S, Allison C, Smith P, Baron-Cohen S (2017) The overlap between autistic spectrum conditions and borderline personality disorder. PLoS ONE 12(9)
  • Jeung H, Herpertz SC (2014) Impairments of interpersonal functioning: empathy and intimacy in borderline personality disorder. Psychopathology 47: 220–234.
  • Ryde ́n G, Ryden E., & Hetta J. (2008) Borderline personality disorder and autism spectrum disorder in females: A cross-sectional study. Clinical Neuropsychiatry 5: 22–30

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Morena Salvati
Psicologa, psicoterapeuta in formazione. Si occupa da diversi anni di disturbi dell’età evolutiva, e possiede esperienza in particolare nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi dello Spettro autistico e dei disturbi del comportamento. Attualmente esercita la libera professione in collaborazione con l’Istituto Beck for Kids di Roma.

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