Il disturbo ossessivo da relazione: M’ama o non m’ama?

Il disturbo ossessivo da relazione: M’ama o non m’ama?

Il disturbo ossessivo da relazione

Photo by Egor Kamelev on Pexels

Molto spesso all’interno di una relazione di coppia, possono sorgere dubbi, incertezze, paure, confronti rispetto alla nostre emozioni, sensazioni e pensieri verso il/la partner. Se questo avviene in modalità sporadica è funzionale.

Tuttavia, la persona che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo da relazione è costantemente immersa nel dubbio riguardo la possibilità che il/la partner sia quello/a giusto/a o che i sentimenti provati siano abbastanza intensi. Questo circolo vizioso ossessione-compulsione trova nella relazione terreno fertile, germogliando nel disturbo ossessivo-compulsivo da relazione (DOC-R).

In base alla sintomatologia riscontrata si possono delineare due sottotipi di DOC-R:

  • Focalizzati sulla relazione: la persona è ossessionata da dubbi e preoccupazioni sui sentimenti verso il partner, i sentimenti che il partner ha nei suoi confronti e rispetto alla “qualità” della relazione. Questi individui passano molto del loro tempo a pensare “È questa la relazione giusta per me?”, “Questo è vero amore?”, “Amo il mio partner?”, “Il mio partner mi ama davvero?”.
  • Focalizzati sul partner: l’individuo presenta ossessioni rispetto alle caratteristiche fisiche del partner (ad es., “Le sue orecchie sono troppo grandi.”), sulle qualità sociali (ad es., “Non è abbastanza socievole”) o aspetti della personalità, come eticità, intelligenza o stabilità emotiva (ad es. “Lei non è abbastanza intelligente”, “Lui è emotivamente instabile”).

In risposta a queste ossessioni, la persona può mettere in atto compulsioni mentali come ad esempio la/il partner può confrontare le proprie relazioni con quelle di altre persone o persino personaggi di film romantici e/o compulsioni comportamentali ad esempio fare sesso con il partner per verificare lo stato di eccitazione ed il coinvolgimento emotivo (G. Doron, DS Derby, O. Szepsenwol 2014).

Le persone con DOC-R hanno inoltre delle convinzioni estreme sull’amore ed evitano spesso situazioni sociali, uscite in coppia, film romantici per “tutelarsi” da ossessioni e/o compulsioni.

Trattamento

Il trattamento più indicato è la terapia cognitivo-comportamentale. Terapeuta e paziente lavorano insieme per costruire delle strategie adattive di gestione e riduzione delle ossessioni e compulsioni da relazione.

Attraverso la ristrutturazione cognitiva dei pensieri, delle credenze disfunzionali e l’esposizione con prevenzione della risposta (esposizione a situazioni considerate temute senza attivare le compulsioni) la persona arriverà ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e della relazione di coppia.

In alcuni casi, si può coinvolgere anche il partner al fine di individuare i cicli interpersonali disfunzionali che rinforzano e mantengono i sintomi del DOC-R.

 

Riferimenti

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Fiori Manuela
Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Lazio dal 25/11/2013 con il N. 20227. Vanta esperienza clinica in ambito adulto, occupandosi prevalentemente di disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbo ossessivo compulsivo e disturbi di personalità. Si avvale inoltre della Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI), aggiornando la sua formazione con autorevoli professionisti del settore.

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