L’educazione all’igiene del sonno aiuta le persone a dormire meglio
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Cos’è l’educazione all’igiene del sonno
L’insonnia è un disturbo molto diffuso ed è associato alla presenza di disturbi medici e psichiatrici. L’assenza di sonno causa un marcato peggioramento del generale funzionamento diurno (p.e., sociale e lavorativo/scolastico) determinando un’intensa sofferenza quotidiana. Tra i diversi interventi che possono migliorare il sonno viene spesso raccomandata “l’educazione all’igiene del sonno” (sleep hygiene education, SHE).
Il termine “igiene del sonno” è stato utilizzato per la prima volta da Peter Hauri (1977) riferendosi a delle raccomandazioni che venivano fornite ai pazienti affetti da insonnia. Si tratta di indicazioni su routine quotidiane e accorgimenti relativi alla camera da letto che possono promuovere un sonno di migliore qualità e quantità. Queste regole suggeriscono di mantenere una regolarità rispetto agli orari dedicati al sonno, rendere più confortevole la stanza da letto, evitare i sonnellini diurni, ridurre l’uso di caffeina e alcol, ecc.
La TCC-I (Terapia Cognitivo-Comportamentale per l’Insonnia) rappresenta chiaramente l’intervento raccomandato per trattare l’insonnia, infatti non vi sono dati scientifici che dimostrino l’efficacia della sola SHE (Schutte-Rodin et al., 2008). Tuttavia, Chung e collaboratori (2018) hanno mostrato che la SHE produce dei miglioramenti sulle caratteristiche del sonno, seppur non paragonabili a quelli rilevati dopo un percorso di TCC-I o di MBT-I (Mindfulness Based Therapy for Insomnia).
A chi è rivolta?
La SHE ha chiaramente il vantaggio di non richiedere costi elevati e di poter essere presentata in diversi contesti (lavorativi, scolastici, ecc.), quindi può essere considerata un primo step del trattamento dei sintomi d’insonnia, ma rappresenta anche un intervento preventivo.
Tan e collaboratori (2012) hanno mostrato che un gruppo di adolescenti con problemi del sonno ha presentato dei miglioramenti nella qualità del sonno dopo 20 settimane in cui i ragazzi avevano seguito le indicazioni fornite dalla SHE.
Lo studio di Polat e Karasu (2022) ha indagato, in un gruppo di persone anziane, gli effetti del training di igiene del sonno sulla sonnolenza diurna e sulla fatica. I risultati hanno mostrato che in entrambe le misure soggettive sono stati riscontrati dei miglioramenti.
I dati presenti in letteratura, dunque, indicano che tutti (dai bambini agli anziani) possono seguire queste regole per dormire meglio.
Riferimenti bibliografici
- Chung K.F., Lee C.T., Yeung W.F., Chan M.S., Chung E.W.Y. & Lin W.L. (2018). Sleep hygiene education as a treatment of insomnia: a systematic review and meta-analysis. Family Practice, 35 (4): 365-375.
- Hauri P.J. (1977). Sleep hygiene. In: Hauri PJ (ed). Current Concepts: The Sleep Disorders. Kalamazoo, MI: The Upjohn Company. pp. 22-35.
- Polat F. & Karasu F. (2022). Effect of sleep hygiene training given to elderly individuals on daytime sleepiness and fatigue: A randomized controlled trial. https://doi.org/10.1111/ppc.13043
- Schutte-Rodin S., Broch L., Buysse D., Dorsey C. & Sateia M. (2008). Clinical guideline for the evaluation and management of chronic insomnia in adults. J Clin Sleep Med, 4: 487-504.
- Tan E., Healey D., Gray A.R. et al. (2012). Sleep hygiene intervention for youth aged 10 to 18 years with problematic sleep: a before-after pilot study. BMC Pediatr 12: 189.