Fantasie sessuali: tra stigma e libera espressione
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Le fantasie sessuali sono, per molti, parte della vita quotidiana: altamente personali e private, potenziale fonte di imbarazzo, vergogna, o addirittura riprovazione, vengono condivise con parsimonia e reticenza nelle interazioni personali dirette.
Le circostanze in cui le persone possono esprimere le fantasie legate alla sfera sessuale in modo appropriato sono ristrette e limitate; tuttavia, anche quando adeguato e possibilmente necessario, come nei limiti delle relazioni di coppia, molte persone sono riluttanti a condividere le loro realtà interiori con i partner. Al contrario, attraverso i media e negli spazi strettamente personali, le fantasie sessuali sono più libere: dai racconti erotici agli spettacoli televisivi, al cinema e al teatro, all’erotismo e alla pornografia.
La ricerca
Clinici e ricercatori che lavorano con problemi e disfunzioni sessuali riconoscono l’importanza di una sana apertura rispetto ad argomenti stigmatizzati, stigmatizzanti e scomodi. Le ricerche innovative, come il Kinsey Report, possono spostare l’ago della bilancia sui costumi sociali, anche scatenando polemiche. In questa tradizione, i ricercatori Canivet, Bolduc e Godbout (2021) hanno cercato, in un recente studio, una migliore comprensione della varietà e molteplicità delle fantasie sessuali attraverso una ricerca su un ampio campione di popolazione statunitense e canadese.
Tale ricerca ha utilizzato un approccio orientato alla persona per esaminare le reazioni di eccitazione e disagio che gli individui sperimentano in risposta a quattro scenari di fantasia differenti: temi di romanticismo, dinamiche di potere (sottomissione e dominazione), dolore (sadismo e masochismo) e violenza sessuale.
Somministrando un questionario di 45 min. ad un campione online di 566 partecipanti adulti (250 uomini e 291 donne) della popolazione generale del Canada e degli Stati Uniti, sono stati identificati quattro gruppi sulla base delle reazioni di eccitazione e disagio in risposta agli scenari proposti:
- Indifferente (eccitazione relativamente bassa e disagio per tutti gli scenari, 37%);
- Romantico (alta eccitazione solo per lo scenario romantico, elevato disagio verso altri scenari, 22%);
- Entusiasta (alta eccitazione e basso disagio in risposta a tutti gli scenari, 26%);
- Dissonante (eccitazione relativamente elevata e disagio verso tutti gli scenari, 15%).
Questi gruppi sono stati poi confrontati per esaminare le differenze nei termini delle seguenti caratteristiche psicosessuali: genere, esperienze di abuso sessuale infantile, compulsione sessuale e stile di attaccamento. Con un’età media di 26 anni, il 43% dei soggetti esaminati si è dichiarato eterosessuale, il 22% omosessuale, il 22% bisessuale e il resto si è collocato in categorie aggiuntive. Circa la metà erano in rapporti di coppia. Il 13% dei partecipanti ha riferito precedenti di abusi sessuali durante l’infanzia e l’82% mostrava un attaccamento insicuro ( ambivalente ed evitante).
I risultati illustrano quindi distinti modelli di reazione in risposta a molteplici fantasie e confermano la presenza di legami tra tali reazioni, caratteristiche psicosessuali ed esperienze di vita traumatica. Ciò suggerisce che il rapporto tra gli individui e le loro fantasie sessuali possa essere indicativo del loro rapporto generale con la sessualità nell’arco di vita.
Riferimenti
- Cloé Canivet , Roxanne Bolduc Natacha Godbout Exploring Variations in Individuals’ Relationships to Sexual Fantasies: A Latent Class Analysis. Arch Sex Behav. 2021
- Colón Vilar G, Concepción E, Galynker I, Tanis T, Ardalan F, Yaseen Z, Cohen LJ. (2016) Assessment of Sexual Fantasies in Psychiatric Inpatients With Mood and Psychotic Disorders and Comorbid Personality Disorder Traits. J Sex Med.
- Bogaert AF, Visser BA, Pozzebon JA. Gender Differences in Object of Desire Self-Consciousness Sexual Fantasies. Arch Sex Behav. 2015