Fobia scolastica: come riconoscere le 4 variabili del comportamento di rifiuto scolastico
Fobia scolastica: come riconoscere le 4 variabili del comportamento di rifiuto scolastico
La parola scuola suscita in ognuno di noi emozioni contrastanti e alla memoria evoca ricordi non sempre piacevoli: compagni poco simpatici, interrogazioni a sorpresa, insegnanti severi, note sul registro, e molto altro ancora.
Diverso è invece il rifiuto scolastico. Facendo riferimento al modello del professor Kearney, direttore del Child School Refusal and Aniety Disorders Clinic (UNVL) dell’università del Nevada (Stai Uniti) individuiamo le principali caratteristiche di questo fenomeno. Kearney afferma che questo comportamento si riferisce a quei bambini o ragazzi che non vogliono frequentare la scuola oppure che hanno difficoltà a rimanere in classe per un giorno intero. Gli studi epidemiologici ci riportano che la maggior parte dei bambini con rifiuto scolare ha un’età compresa tra i 10 e i 13 anni, ma il problema presenta comunque un picco all’età di 5-6 anni e tra i 13-14 anni, ovvero quando si cambia ordine di studi.
Il comportamento di rifiuto scolastico è talvolta confuso con l’assenteismo ingiustificato anche dagli stessi insegnanti. Tuttavia, è bene ricordare che i bambini o ragazzi che marinano la scuola non si rifiutano di frequentare la scuola, semplicemente ci sono altre cose che preferiscono fare o lo usano come una strategia per evitare una situazione difficile.
L’assenteista “cronico” ha uno scarso interesse per la scuola e ancora meno per ciò che la scuola e i compagni possano pensare. Questo è in netto contrasto con quello che prova e fa il bambino/ragazzo che ha una fobia scolastica.
Kearney conia il costrutto di comportamento di rifiuto scolare che descrive come “una inabilità del bambino a mantenere un funzionamento appropriato all’età rispetto alla frequenza scolastica o a una mancanza di coping adattivo agli stress collegati a tale contesto” (Keraney & Albano, ed italiana 2010, p. 20-21).
Questo tipo di comportamento è possibile trovarlo in bambini a partire dai 5 anni e può manifestarsi per tutti gli anni scolastici fino ai 17-18 anni. Ecco i comportamenti che caratterizzano il costrutto:
- Assenza dalla scuola per lunghi periodi di tempo
- Frequenza discontinua per cui si lascia la scuola durante il giorno o si saltano delle lezioni
- Ritardi (lentezza cronica)
- Messa in atto di comportamenti problematici nel corso della mattinata come capricci o rifiuto di muoversi così da indurre i genitori a non mandarli a scuola
- Eccessiva angoscia durante i giorni di scuola tanto da chiedere di non frequentarla più in futuro
I bambini con fobia scolastica possono manifestare il loro rifiuto in diversi modi. Alcuni si alzano dal letto, applicano tutta la routine di inizio giornata ma poi non sono in grado di lasciare casa o, se lo fanno, tornano indietro prima di raggiungere la scuola. Altri possono rifiutarsi di uscire dal letto oppure si immobilizzano in qualche angolo o, i più grandi, anche se arrivano davanti alla scuola, scappano per rientrare a casa. I bambini con il rifiuto della scuola accettano volentieri la punizione pur di non andarci e molti promettono che l’indomani saranno presenti, chiedendo però di restare a casa per quel giorno. Gli adolescenti, nei casi più gravi, possono arrivare a minacciare il suicidio.
Nello specifico lo studioso americano propone una distinzione in quattro tipi di comportamento da rifiuto della scuola:
- Rifiuto della scuola per evitare stimoli collegati al contesto scolastico che provocano loro emozioni negative: in genere questo comportamento si manifesta in bambini dai 5 agli 11 anni. Tra gli stimoli negativi collegati alla scuola possiamo annoverare l’allarme antincendio, il bus, la palestra, il cortile, i corridoi, la classe oppure caratteristiche specifiche di un insegnante e/o di un bidello (altezza, tono di voce, ecc.)
- Rifiuto della scuola per sfuggire da situazioni sociali avversive e/o valutative: in genere questo comportamento si manifesta nei ragazzi dai 12 ai 17 anni. Tra queste situazioni possiamo trovare le interrogazioni, i colloqui con il preside o le interazioni con i compagni
- Rifiuto della scuola allo scopo di ottenere attenzioni da altre figure significative: in genere questo comportamento si manifesta nei bambini dai 5 agli 11 anni. Molto spesso questo comportamento è legato all’ansia da separazione
- Rifiuto della scuola per perseguire ricompense concrete: in genere questo comportamento si manifesta nei ragazzi dai 12 ai 17 anni. Tra le ricompense troviamo praticare lo sport, dormire, fare shopping, incontrare gli amici, fare abuso di sostanze o il gioco d’azzardo
Conoscere quindi l’età del bambino può già dare una idea iniziale della direzione dei sintomi. La prognosi infatti è direttamente legata alla durata del rifiuto scolastico con conseguenze nel breve e nel lungo periodo. Nel breve termine si includono un forte stress per il bambino, un peggioramento del rendimento scolastico, l’alienazione sociale, l’aumento del rischio di problemi giuridici (nel caso di adolescenti), conflitti familiari. Mentre tra le conseguenze a lungo termine troviamo problemi di mancanza di occupazione lavorativa (nel caso in cui ci sia stato un abbandono scolastico) abuso di sostanze e comportamenti delinquenziali.
Roberta Rubbino
Vuoi saperne di più sul comportamento di rifiuto scolastico? Scrivi una mail all’indirizzo infanzia@istitutobeck.it
Fobia scolastica – Bibliografia e Sitografia
- Kearney, C.A. (2001). School refusal behavior. Washington, DC: American Psychological Association Press
- Kearney, C.A., Albano, A.M. (2010). Quando i bambini rifiutano la scuola. Una guida alla terapia cognitivo comportamentale. Franco Angeli: Milano
- https://adaa.org/living-with-anxiety/children/school-refusal