Giornata mondiale psoriasi: ecco dove trovare i consigli per affrontarla
Molti conoscono il termine psoriasi ma pochi sanno davvero cos’è e non deve stupirci, visto che anche la medicina fa fatica a disegnare i contorni precisi di questa condizione che interessa tra il 2 e il 4% della popolazione mondiale. Possiamo affermare che la psoriasi è una malattia infiammatoria il cui sintomo principale sono delle aree gonfie, arrossate, argentee e squamose su alcune zone della pelle, in particolare su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto. Queste manifestazioni sintomatiche sono dovute a un accelerato ricambio delle cellule della pelle. L’infiammazione, tuttavia, può interessare anche le articolazioni e prendere il nome di artrite psoriasica.
Questa malattia ha un andamento cronico e recidivante e le cause non sono ancora ben conosciute. La scienza parla di fattori individuali (genetici e autoimmunitari) e di fattori ambientali (alcuni farmaci, infezioni, traumatismi della pelle, cambiamenti climatici e stagionali). Particolare attenzione va data al consumo di alcool e tabacco e, soprattutto, alla presenza di stress.
Quello che è importante sapere e ricordare è che la psoriasi non è contagiosa.
Il 29 ottobre si tiene ogni anno la Giornata mondiale psoriasi e anche quest’anno è partita la campagna di sensibilizzazione. Questa malattia non è semplicemente un fastidio cutaneo che porta spesso prurito: il disagio estetico spinge molte persone a vestirsi in maniera diversa dal proprio look per coprire le chiazze, questa condizione può portare a comportarsi diversamente con gli altri, diradare i rapporti sociali e più del 30% delle persone che soffrono di psoriasi ha problemi di depressione. Inoltre, se il disagio interessa la zona genitale può influenzare negativamente la propria vita sessuale.
Infine può purtroppo avere anche esiti mortali, con l’alterazione delle funzioni vitali e un eccessivo stato di infiammazione.
In generale, la qualità della vita delle persone con psoriasi è più compromessa che in altre situazioni di patologie comunemente considerate più gravi, come infarto e cancro.
È, dunque, importante rivolgersi a un medico e tenere la psoriasi sotto controllo. Per far questo, le persone devono essere informate e sentire che possono parlare con il proprio medico di base per una corretta diagnosi e una terapia per una prognosi realistica. Quello con il medico deve essere un confronto frequente in quanto, come già detto, la psoriasi è una condizione che ritorna, con alti e bassi.
Proprio per sensibilizzare e fornire informazioni, la Fondazione Natalino Corazza mette a disposizione un sito con numerose pagine divulgative e un e-book che spiega la psoriasi, l’influenza dell’alimentazione e i consigli pratici per conviverci al meglio.
Riferimenti: