Grasso corporeo come fattore di rischio per le funzioni cognitive

Grasso corporeo come fattore di rischio per le funzioni cognitive

Grasso corporeo

Photo by Diana Polekhina on Unsplash

L’aumento del grasso corporeo è un fattore di rischio per le funzioni cognitive

Un nuovo studio ha scoperto che il grasso corporeo in eccesso è un fattore di rischio per la   funzioni cognitive. Anche quando i ricercatori hanno preso in considerazione i disturbi cardiovascolari (come il diabete o l’ipertensione) o il danno vascolare cerebrale, l’associazione tra  aumento del grasso corporeo e punteggi cognitivi inferiori è rimasta.

Introduzione

Se c’è un fattore che, negli ultimi anni, accomuna gli studi che vengono fatti sull’uomo è che l’aumento del peso è ormai diventato un indicatore certo del peggioramento di molteplici funzioni, oltre che fisiche, anche cognitive. L’aumento eccessivo di peso costituisce un rischio per malattie fisiche a carico di diversi organi e apparati (cardiovascolari, scheletrici, digerente, ecc), per l’esecuzione di interventi chirurgici, per funzionalità sociali, relazionali, lavorative e psicologiche: insomma, per tutta la sfera di vita. L’obesità, ad es, è un importante fattore di rischio anche per le malattie neurodegenerative. I ricercatori del dipartimento di scienze comportamentali e sanitarie dell’University College di Londra (UCL) hanno infatti dimostrato che un cospicuo eccesso di peso in età adulta aumenta le probabilità di sviluppare una demenza, con un effetto riscontrato fino a 15 anni più tardi (Journal of Epidemiology).

La ricerca

Nello studio volto ad indagare le funzione cognitive e la variabile aumento di peso, 9.166 partecipanti sono stati misurati mediante analisi di impedenza bioelettrica per valutare il loro grasso corporeo totale.

Inoltre, 6.733 dei partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica (MRI) per misurare il grasso addominale racchiuso attorno agli organi noti come grasso viscerale e la risonanza magnetica ha anche valutato la lesione cerebrale vascolare, aree del cervello interessate dalla riduzione del flusso sanguigno al cervello.

I partecipanti erano di età compresa tra 30 e 75 anni con un’ età media di circa 58 anni. Poco più del 56% erano donne; vivevano tutti in Canada o in Polonia. La maggior parte era di origine europea bianca, con circa il 16% di altre origini etniche. Sono stati esclusi gli individui con malattie cardiovascolari note.

Risultati

“I nostri risultati suggeriscono che le strategie per prevenire o ridurre l’eccesso di grasso corporeo possono preservare la funzione cognitiva“, ha affermato l’autrice principale Sonia Anand, professoressa di medicina della Michael G. DeGroote School of Medicine della McMaster University e specialista in medicina vascolare presso Hamilton Health Sciences (HHS). È anche una scienziata senior del Population Health Research Institute di McMaster e HHS.

Ha aggiunto che “l’effetto dell’aumento del grasso corporeo è persistito anche dopo aver aggiustato il suo effetto sull’aumento dei fattori di rischio cardiovascolare come il diabete e l’ipertensione, nonché il danno cerebrale vascolare, il che dovrebbe spingere i ricercatori a indagare su quali altri percorsi si possa collegare il grasso in eccesso a ridotta funzione cognitiva”.

 

 

Conclusioni

Il coautore Eric Smith (capo del Brain Core Lab per le due coorti di popolazione utilizzate per questa nuova analisi, la Canadian Alliance for Healthy Hearts and Mind e PURE Mind, un sottostudio del grande e internazionale Prospective Urban Rural Epidemiological), neurologo, scienziato e professore associato di neuroscienze cliniche presso l’Università di Calgary, ha affermato che “preservare la funzione cognitiva è uno dei modi migliori per prevenire la demenza in età avanzata”. Questo studio suggerisce che una corretta  alimentazione e un’attività fisica prevengano la demenza  ma un’altra strategia è il mantenimento di  un peso e di  una percentuale di grasso costante nel tempo.

 

Fonti bibliografiche

  • McMaster University. “Greater body fat a risk factor for reduced thinking and memory ability.” ScienceDaily. ScienceDaily, 1 February 2022. <www.sciencedaily.com/releases/2022/02/220201144019.htm>.
  • Sonia S. Anand, Matthias G. Friedrich, Douglas S. Lee, Phillip Awadalla, J. P. Després, Dipika Desai, Russell J. de Souza, Trevor Dummer, Grace Parraga, Eric Larose, Scott A. Lear, Koon K. Teo, Paul Poirier, Karleen M. Schulze, Dorota Szczesniak, Jean-Claude Tardif, Jennifer Vena, Katarzyna Zatonska, Salim Yusuf, Eric E. Smith. Evaluation of Adiposity and Cognitive Function in Adults. JAMA Network Open, 2022; 5 (2): e2146324 DOI: 10.1001/jamanetworkopen.2021.46324

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