HIV e nuove frontiere farmacologiche

HIV e nuove frontiere farmacologiche

HIV e nuove frontiere farmacologiche

Photo by Miguel Á. Padrinàn on Pexels

Un nuovo studio dell’Università di Tel Aviv offre un trattamento nuovo e unico per l’AIDS che può essere sviluppato in un vaccino o in un trattamento una tantum per i pazienti con HIV.

Introduzione

L’AIDS è stata riconosciuta per la prima volta il 5 giugno 1981, quando il  Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta registrò 5 casi sospetti di polmonite da Pneumocystis carinii in cinque uomini a Los Angeles mentre la sua causa, l’HIV, è stata identificata nel 1983. Fin dalla scoperta, l’AIDS non ha avuto solo un impatto sanitario, ma enormi sono state le influenze e le conseguenze a livello sociale, religioso, economico e soprattutto psicologico con la nascita e la progressione di pregiudizi sulle persone che prima ancora di “ cittadini con un problema di salute” sono state etichettate come “ promiscui, sbandati, drogati  ecc”.

Fortunatamente grazie alla progressione della conoscenza, la prevenzione, il supporto psicologico, i sistemi giuridici di tutela e la ricerca farmacologica, la gestione della malattia è cambiata notevolmente.  In particolare “negli ultimi due decenni la vita di molti malati di AIDS è migliorata grazie alla somministrazione di trattamenti che hanno cambiato  il decorso della malattia da letale a cronico, spiega il Dr Adi Barzel (Tel-Aviv, 2022).

Lo studio

Un nuovo studio condotto dal Dr. Adi Barzel e dal dottorando Alessio Nehmad, entrambi della scuola di neurobiologia, biochimica e biofisica della facoltà di Scienze della Vita George S. Wise e del Dotan Center for Advanced Therapies in collaborazione con il Sourasky Medical Center (Ichilov)  ha esaminato l’architettura dei globuli bianchi di tipo B nei corpi dei pazienti in modo da secernere anticorpi anti-HIV in risposta al virus.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con altri ricercatori provenienti da Israele e dagli Stati Uniti.  “Fino ad ora, solo pochi scienziati, e noi tra loro, erano stati in grado di ingegnerizzare le cellule B al di fuori del corpo, e in questo studio siamo stati i primi a farlo nel corpo e a far generare queste cellule in anticorpi desiderati” continua Barzel.

L’ingegneria genetica viene eseguita con vettori virali derivati ​​da virus che sono stati progettati in modo da non causare danni ma solo per portare il gene codificato per l’anticorpo nei linfociti B. Tutti gli animali a cui era stato somministrato il trattamento hanno dato una risposta e tutti  avevano

quantità elevate dell’anticorpo desiderato nel sangue.

Conclusioni

Attualmente, spiegano i ricercatori, non esiste un trattamento genetico per l’AIDS, quindi le opportunità di ricerca sono vaste. Il Dr. Barzel conclude: “abbiamo sviluppato un trattamento innovativo che può sconfiggere il virus con un’iniezione una tantum, con il potenziale di apportare enormi miglioramenti alle condizioni dei pazienti. Quando i linfociti B ingegnerizzati incontrano il virus, questo li stimola e li incoraggia a dividersi: stiamo utilizzando la causa stessa della malattia per combatterla. Inoltre, se il virus cambia, anche i linfociti B cambieranno di conseguenza per combatterlo, quindi abbiamo creato il primo farmaco in assoluto che può evolvere nel corpo e sconfiggere i virus nella corsa agli armamenti“.

Sulla base di questo studio possiamo aspettarci che nei prossimi anni sarà sempre più probabile la creazione di un farmaco per l’AIDS ma anche per altre  malattie infettive.

 

Riferimenti

  • Alessio D. Nahmad, Cicera R. Lazzarotto, Natalie Zelikson, Talia Kustin, Mary Tenuta, Deli Huang, Inbal Reuveni, Daniel Nataf, Yuval Raviv, Miriam Horovitz-Fried, Iris Dotan, Yaron Carmi, Rina Rosin-Arbesfeld, David Nemazee, James E. Voss, Adi Stern, Shengdar Q. Tsai, Adi Barzel. In vivo engineered B cells secrete high titers of broadly neutralizing anti-HIV antibodies in mice. Nature Biotechnology, 2022; DOI: 1038/s41587-022-01328-9.
  • Tel-Aviv University. “A new technology offers treatment for HIV infection through a single injection: Are we on our way to a one-time treatment for AIDS?.” ScienceDaily. ScienceDaily, 14 June 2022. <www.sciencedaily.com/releases/2022/06/220613111951.htm>.

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