Indicazioni per i viaggiatori che presentano parasonnie del sonno NREM

Indicazioni per i viaggiatori che presentano parasonnie del sonno NREM

parasonnie del sonno NREM

Photo by Kahfiara Krisna on Unsplash

Le parasonnie

Le parasonnie sono fenomeni indesiderati che si presentano durante il sonno, sia nella fase di addormentamento che nel sonno NREM e REM.

Nel sonno NREM si possono manifestare disturbi come il sonnambulismo, i terrori notturni e i risvegli confusionali.

Cosa si può fare per gestire i sintomi legati alle parasonnie del sonno NREM durante un viaggio?

I viaggiatori con parasonnie del sonno NREM possono sperimentare elevata preoccupazione per il viaggio in quanto potrebbero verificarsi eventi indesiderati legati ai sintomi, per la maggiore esposizione ai fattori ambientali che tipicamente scatenano gli episodi e per l’elevato rischio di farsi male involontariamente a causa di ambienti non familiari e poco sicuri (Walsh et al., 2022).

Alcuni fattori di innesco per le parasonnie del sonno NREM sono: l’utilizzo eccessivo di farmaci ipnotici, alcol e droghe; la sospensione dell’utilizzo dei farmaci; la deprivazione di sonno; lo stress emotivo; una generale sovrastimolazione ambientale.

Un elemento fondamentale per la migliore gestione delle parasonnie del sonno NREM durante il viaggio è evitare e/o ridurre questi trigger, seguire le indicazioni di igiene del sonno e scegliere un ambiente sicuro per il proprio sonno.

L’igiene del sonno si riferisce ad abitudini e pratiche che tendono a favorire il sonno. I viaggiatori dovrebbero certamente cercare di mantenere orari regolari in cui predisporsi all’addormentamento e al risveglio, anche se questo aspetto può risultare particolarmente difficile quando si è in vacanza e soprattutto quando si attraversano diversi fusi orari (fenomeno che può provocare una temporanea alterazione del ritmo circadiano, determinando il jet lag).

Chiaramente valgono altre regole di igiene del sonno, tra cui:

  • qualsiasi attività fisica ad alta intensità dovrebbe essere effettuata al mattino;
  • pasti pesanti non dovrebbero essere consumati prima di andare a letto;
  • la camera da letto dovrebbe essere buia (l’uso di una mascherina da notte potrebbe essere d’aiuto);
  • la temperatura della stanza dovrebbe essere di circa 20 gradi;
  • il rumore ambientale dovrebbe essere minimo (anche se questo non è spesso possibile quando si alloggia in hotel).

L’ambiente in cui si dorme, inoltre, deve garantire sicurezza. Tutti i potenziali oggetti pericolosi, infatti, dovrebbero essere rimossi dalla camera da letto, inclusi comodini, lampade o altri oggetti che potrebbero causare lesioni. Le finestre dovrebbero essere bloccate e potrebbero essere applicati degli allarmi alle porte (soprattutto per i sonnambuli).

Conclusioni

Per aiutare le persone con parasonnie sarebbe opportuno, prima del viaggio, trattare le comorbidità e ridurre i fattori esacerbanti. Durante il viaggio è fondamentale che la persona cerchi di evitare o ridurre i trigger dei fenomeni indesiderati e che venga garantita la sicurezza nel nuovo ambiente in cui alloggerà.

 

Riferimenti

  • Walsh S.M., Forward C.L. & Flaherty G.T. (2022). Parasomnias during trans-meridian and long-distance travel: Critical literature review and clinical practice recommendations. J Sleep Res.: e13672.

Autore/i dell’articolo

Dott.ssa Cristina Marzano - Psicologa - Psicoterapeuta - Istituto Beck
Psicologa, Dottore di Ricerca (PhD) in Psicologia Cognitiva, Psicofisiologia e Personalità, e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. E’ docente interno dell’Istituto A.T. Beck per le sedi di Roma e Caserta. Conduce gruppi di Dialectical Behavior Therapy (DBT). Le principali aree di interesse sono l’insonnia, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi associati al Trauma. E’ iscritta all’Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione (AISTED).

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