Insonnia e depressione: l’efficacia della TCC-I

Insonnia e depressione: l’efficacia della TCC-I

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Insonnia e depressione: l’efficacia della TCC-I
Insonnia e depressione: l’efficacia della TCC-I

Insonnia e depressione: l’efficacia della TCC-I

Circa il 90% delle persone depresse presenta disturbi del sonno e 2/3 di esse riferiscono sintomi d’insonnia (Franzen & Buysse, 2008). La depressione, infatti, è associata ad alterazioni del sonno tra cui la difficoltà di addormentamento e di mantenimento del sonno, che spesso emergono come sintomi della depressione stessa o come effetti collaterali del trattamento, contribuendo al mantenimento e all’aggravamento del disturbo. Inoltre, studi longitudinali hanno dimostrato che l’insonnia rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di una depressione o per la ricaduta depressiva.

I trattamenti di elezione per l’insonnia sono la terapia farmacologica e la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (TCC-I), e i dati presenti in letteratura hanno suggerito che entrambi possono determinare dei miglioramenti non solo nei sintomi specifici d’insonnia ma anche nei sintomi depressivi, poiché questi interventi ne rendono più stabile la remissione.

Allo scopo di chiarire maggiormente la relazione tra insonnia e depressione, Carney e collaboratori (2017) hanno condotto uno studio su 107 persone con disturbo depressivo maggiore e insonnia. Gli autori hanno confrontato l’efficacia di un trattamento per i sintomi depressivi, un trattamento per i sintomi d’insonnia, e un trattamento rivolto sia ai sintomi d’insonnia che ai sintomi depressivi. I partecipanti, nello specifico, sono stati suddivisi in tre gruppi e sono stati assegnati ai seguenti trattamenti:

  1. antidepressivo (AD) + sessioni di TCC-I;
  2. TCC-I + placebo;
  3. AD + sessioni di igiene del sonno (IS).

Le misure soggettive del sonno (valutate mediante la compilazione dei diari del sonno) hanno mostrato la presenza di un miglioramento in tutti i gruppi, in quanto è stato riscontrato un aumento dell’efficienza del sonno e una riduzione del tempo totale di veglia. Per quanto riguarda le misure oggettive del sonno (valutate mediante polisonnografia), i due gruppi che hanno partecipato al protocollo TCC-I sono migliorati nel tempo totale di veglia, mentre è stato riscontrato un peggioramento nel gruppo trattato con AD e IS. Alla fine del trattamento tutti i gruppi hanno mostrato miglioramenti negli indici relativi alla depressione (valutata mediante la Hamilton Rating Scale per la depressione).

I risultati dello studio confermano la necessità di trattare le alterazioni del sonno nelle persone con depressione mediante uno specifico protocollo per l’insonnia (TCC-I). Il dato relativo al miglioramento dei sintomi depressivi riscontrato in tutti i gruppi (nonostante un gruppo non sia stato trattato con un intervento specifico sulla depressione) suggerisce con forza la necessità di studi futuri che indaghino le eventuali proprietà antidepressive della TCC-I in pazienti affetti da depressione, chiarendo maggiormente la natura dello stretto legame tra insonnia e depressione.

Insonnia e depressione – Riferimenti bibliografici

  • Carney, C.E., Edinger, J.D., Kuchibhatla, M., Lachowski, A.M., Bogouslavsky, O., Krystal, A.D. & Shapiro, C.M. (2017). Cognitive Behavioral Insomnia Therapy for Those With Insomnia and Depression: A Randomized Controlled Clinical Trial. Sleep, 40(4). doi: 10.1093/sleep/zsx019.
  • Franzen, P.L. & Buysse, D.J. (2008). Sleep disturbances and depression: risk relationships for subsequent depression and therapeutic implications. Dialogues Clin Neurosci, 10: 473-481.

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