Interventi cognitivo-comportamentali centrati sul trauma per il PTSD semplice

Interventi cognitivo-comportamentali centrati sul trauma per il PTSD semplice

PTSD-semplice
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Il PTSD semplice (Post-traumatic stress disorder) è un disturbo molto diffuso che sviluppa circa il 20% degli individui esposti a eventi potenzialmente traumatici (Müller, 2017).

Il PTSD è caratterizzato da:

  • intrusivo e indesiderato ripresentarsi del vissuto traumatico
  • hyperarousal
  • evitamento degli stimoli associati al trauma
  • alterazioni negative di pensieri ed emozioni associate all’evento traumatico.

Tra i principali trattamenti evidence-based per il PTSD spiccano gli interventi cognitivo-comportamentali centrati sul trauma (Simblett et al., 2017).

Il trattamento di TF-CBT (trauma focused-cognitive behavioral therapy) prevede interventi cognitivo-comportamentali basati prevalentemente sull’esposizione a diversi aspetti legati all’esperienza traumatica per favorire l’abituazione (quindi la riduzione dell’ansia in presenza di stimoli associati al trauma) e il processamento dell’informazione relativa alla memoria traumatica (Bisson et al., 2013).

Il trattamento prevede l’utilizzo di tecniche di esposizione che possono essere presentate mediante due tipi di interventi: l’esposizione in vivo e/o l’esposizione immaginativa.

Con l’esposizione in vivo la persona si confronta ripetutamente a situazioni che evita per non sperimentare sofferenza e paura associate al trauma (p.e., rivisitare il luogo dove è accaduto l’evento traumatico).

Un obiettivo di questo intervento è far comprendere alla persona che l’evitamento, essendo un comportamento protettivo, consente certamente di ridurre l’ansia a breve termine, ma a lungo andare mantiene e alimenta la paura.

Durante le esposizioni immaginative la persona si confronta con il ricordo dell’evento traumatico, focalizzandosi su reazioni fisiche, emozioni e pensieri. La narrazione dell’evento fa certamente emergere paura, terrore, rabbia, dolore, ma aumenta la differenziazione tra il presente (ricordare) e il passato (vivere l’evento traumatico) e consente l’elaborazione delle memorie traumatiche (Foa et al., 2007). Vengono utilizzate, inoltre, tecniche di gestione dello stress per aiutare a ridurre l’ansia (p.e., tecniche di rilassamento).

Gli interventi di esposizione aiutano le persone con PTSD semplice a vedere il mondo come un luogo meno minaccioso, poiché sviluppano la capacità di differenziare l’evento traumatico da altri eventi simili ma non pericolosi.

I sopravvissuti sviluppano gradualmente un maggior senso di sicurezza, dal momento che iniziano a considerare l’evento traumatico come qualcosa che si è verificato in uno specifico spazio e tempo, non più come qualcosa che si sta verificando nel qui e ora.

Imparare a tollerare le emozioni intense associate al ricordo e la consapevolezza di saper gestire la memoria traumatica, infine, riducono il senso d’impotenza e la percezione di non avere risorse per fronteggiare l’intrusione indesiderata e improvvisa del vissuto traumatico (p.e., i flashback).

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PTSD Riferimenti

  • Bisson, J.I., Roberts, N.P., Andrew, M., Cooper, R. & Lewis, C. (2013). Psychological therapies for chronic post-traumatic stress disorder (PTSD) in adults. Cochrane Database Syst Rev, 12.
    DOI: 10.1002/14651858.CD003388.pub4.
  • Foa, E.B., Hembree, E.A. & Rothbaum, B.O. (2007). Prolunged Exposure Therapy for PTSD. Oxford University Press.
  • Müller, J. (2017). Trauma-focused cognitive-behavioral therapy for posttraumatic stress disorder. Psychosomatic Medicine and General Practice, 2(2), e020227-e020227.
  • Simblett, S., Birch, J., Matcham, F., Yaguez, L. & Morris, R. (2017). A Systematic Review and Meta-Analysis of e-Mental Health Interventions to Treat Symptoms of Posttraumatic Stress. JMIR Ment Health, 4(2): e14.

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