Manuale di intervento sul trauma. Comprendere, valutare e curare il PTSD semplice e complesso
Da settembre è disponibile nelle librerie e online il “Manuale di intervento sul trauma. Comprendere, valutare e curare il PTSD semplice e complesso”, Erickson 2019, scritto dalla dott.ssa Antonella Montano e dalla dott.ssa Roberta Borzì, con prefazione a cura della dott.ssa Isabel Fernandez.
Perché un manuale sul trauma? “Nel linguaggio comune, si parla di trauma come di un’esperienza opprimente, soverchiante, in grado di alterare la vita dell’individuo, uno spartiacque che separa nettamente il ˂prima˃ dal ˂dopo˃”. In tale ottica, il volume si connota come un vero e proprio manuale d’uso, rivolto alle diverse figure professionali, psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, sessuologi clinici, medici, educatori, insegnanti, ma anche un testo di studio e aggiornamento per studenti universitari e post universitari.
L’opera si articola in una prima panoramica in cui vengono analizzate la definizione e la neurobiologia dello spettro dei disturbi da stress post-traumatico, spostandosi poi sulle conseguenze fisiche, relazionali e psicopatologiche, anche in termini di disturbi di personalità, del trauma. Viene approfondita anche la questione LGB nella letteratura psicologica e i rischi per la salute mentale legati alla traumatizzazione in questa popolazione.
Infine, vengono passati in rassegna i diversi approcci terapeutici evidence-based utilizzabili per curare il PTSD semplice e complesso.
La frequente complessità delle presentazioni cliniche dei sopravvissuti al trauma ha gradualmente messo in luce i limiti degli approcci terapeutici basati esclusivamente sul piano esplicito, cognitivo e narrativo. Infatti, i pazienti traumatizzati non soffrono solamente a causa di ricordi dolorosi e della consapevolezza di aver vissuto esperienze terrificanti, ma presentano una serie di sintomi complessi e debilitanti, molti inconsapevoli, che consistono principalmente in risposte emotive disregolate. Pertanto, un trattamento che miri a una presa in carico globale del paziente non può prescindere dall’intervenire direttamente sul piano corporeo.
Sebbene le terapie top-down siano efficaci e necessarie a raggiungere obiettivi terapeutici, nello specifico un mutamento dei processi cognitivi del paziente, in parte dovuto all’esperienza di ricordare e rivivere l’evento traumatico, che si traduce in un miglioramento sul piano dei sintomi affettivi, comportamentali e somatici, è altrettanto importante considerare quegli interventi che promuovono un’elaborazione di tipo bottom-up, in cui è l’elaborazione sensomotoria o corporea a influenzare il funzionamento dei livelli superiori.
Infine, un accenno agli interventi supplementari, basati sull’educazione al trauma e sulla capacità di stabilire legami, attraverso l’uso di risorse come la biblioterapia, i gruppi di auto/mutuo aiuto per i survivors e la Onlus Il Vaso di Pandora: La Speranza dopo il Trauma (www.ilvasodipandora.org).
Riferimenti
- Montano, A., Borzì, R. (2019). Manuale di intervento sul trauma. Comprendere, valutare e curare il PTSD semplice e complesso. Erickson