La mindfulness per migliorare la qualità del sonno nei bambini
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I problemi del sonno nella prima infanzia sono associati a una serie di scarsi risultati di sviluppo nei domini neurocognitivo, socio-emotivo, di salute fisica e nel funzionamento familiare, sottolineando l’importanza di prevenire le difficoltà del sonno nelle prime fasi dello sviluppo. Inoltre, poiché i problemi del sonno della prima infanzia, come la difficoltà ad addormentarsi/rimanere addormentati e l’apnea ostruttiva del sonno, sono altamente diffusi l’American Academy of Pediatrics (AAP) ha proposto una serie di raccomandazioni allo scopo di promuovere la routine del sonno dei bambini (Mindell & Williamson, 2018).
Lo studio
In un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine e condotto dagli scienziati della Stanford University School of Medicine, ha dimostrato che la mindfulness migliora la qualità del sonno nei bambini.
I ricercatori hanno utilizzato tecniche di polisonnografia che misurano l’attività cerebrale per valutare come un programma mindfulness condotto all’interno del contesto scolastico influenzasse il sonno dei bambini. Durante la fase sperimentale è stato utilizzato il programma Pure Power che è stato sviluppato da un’organizzazione no-profit chiamata PureEdge. Nello specifico, il programma è composto da esercizi per portare l’attenzione sul presente, esercizi di respirazione lenta e profonda e alcuni esercizi di yoga. Gli esercizi sono stati praticati due volte alla settimana per due anni in tutte le scuole elementari e medie della comunità studiata. Durante lo svolgimento degli esercizi, i bambini hanno anche appreso cosa fosse lo stress e sono stati incoraggiati ad usare le tecniche apprese per aiutarli a riposare. Non sono state date indicazioni però rispetto al sonno o alla possibilità che questi esercizi potessero avere un impatto sul sonno perché i ricercatori volevano anche valutare i benefici indiretti della formazione.
Durante tutto il periodo sperimentale è stata misurata l’attività cerebrale durante il sonno utilizzando un cappuccio con degli elettrodi collocato sulla testa dei bambini e sono state rilevate respirazione, frequenza cardiaca e livelli di ossigeno nel sangue.
Risultati
All’inizio dello studio, i ricercatori hanno scoperto che i bambini del gruppo di controllo dormivano 54 minuti in più in media, e avevano 15 minuti di sonno REM in più a notte rispetto ai bambini del gruppo sperimentale. Ma i modelli di sonno dei due gruppi si sono evoluti in modo diverso. Durante il periodo di studio di due anni, tra i bambini nel gruppo di controllo, il sonno totale è diminuito di 63 minuti a notte mentre i minuti di sonno REM sono rimasti stabili, in linea con le riduzioni del sonno tipicamente osservate nella tarda infanzia e nella prima adolescenza. Al contrario, i bambini che hanno partecipato al curriculum hanno guadagnato 74 minuti di sonno totale e 24 minuti di sonno REM.
Tuttavia, i bambini che hanno dormito di più durante lo studio hanno riportato anche aumenti dello stress ma i ricercatori hanno ipotizzato che tale effetto fosse da attribuire alla maggiore comprensione e capacità di riconoscimento dello stress che il programma aveva consentito di acquisire ai bambini.
Bibliografia
- American Academy of Pediatrics. (2008). Bright futures: guidelines for health supervision of infants, children, and adolescents. Elk Grove Village, IL: National Center for Education in Maternal and Child Health and Georgetown University.
- Chick, C. F., Singh, A., Anker, L. A., Buck, C., Kawai, M., Gould, C., … & O’Hara, R. (2021). A school-based health and mindfulness curriculum improves children’s objectively measured sleep: a prospective observational cohort study. Journal of Clinical Sleep Medicine.
- Mindell, J. A., & Williamson, A. A. (2018). Benefits of a bedtime routine in young children: Sleep, development, and beyond. Sleep medicine reviews, 40, 93-108.
- https://med.stanford.edu/news.html