Mindfulness per musicisti: come la pratica mindfulness migliora le performance musicali e il benessere dei musicisti
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Molte ricerche hanno evidenziato il forte impatto positivo della musica sulla vita e sul benessere degli individui. Ad esempio è stato dimostrato che la musica facilita la creatività, promuove il benessere, aiuta a ridurre l’ansia e ad alleviare gli effetti negativi di alcuni disturbi (Disturbo ossessivo-compulsivo e depressione). La letteratura riporta, inoltre, il ruolo della musica nel favorire le relazioni interpersonali oltre che nel rilascio della tensione (Antonini Philippe et. al., 2019)
Tuttavia, la ricerca ha anche approfondito la musica dal punto di vista dei musicisti e ha dimostrato che fare musica può essere un ostacolo al loro benessere in quanto esso è collegato alle numerose sfide che sono chiamati ad affrontare nel corso della loro pratica. Il dolore fisico è una delle conseguenze del fare musica ad alto livello (riportato nell’86% dei casi, Leaver et al., 2011), fino ad arrivare ad alterare profondamente le prestazioni musicali (Croom, 2012). Sono stati rilevati anche ansia e angoscia che influenzano il benessere dei musicisti durante le performance (Antonini Philippe e Güsewell, 2016).
La ricerca suggerisce che l’apprendimento di tecniche basate sulla mindfulness potrebbe essere un grande beneficio nell’ambito musicale. E’ stato dimostrato infatti che la mindfulness è associata ad una più intensa acutezza sensoriale, a miglioramenti nell’apprendimento di nuove competenze e nella memoria di lavoro, fondamentale per ricordare meglio le nuove sensazioni e i suoni appresi durante le lezioni. Livelli più elevati di consapevolezza, concentrazione e attenzione possono aiutare i musicisti a sviluppare una buona pratica strumentale e migliori capacità di esecuzione. Il tipo di attenzione che si apprende durante la pratica mindfulness sarebbe utile agli studenti di musica perché è connesso a miglioramenti nella concentrazione e nell’efficienza. Tutti questi aspetti potrebbero essere di grande utilità per i musicisti e i cantanti (Czajkowski & Greasley, 2015).
Un nuovo studio è stato condotto da Czajkowski e colleghi (2020) per indagare gli effetti di un programma mindfulness sugli studenti di musica in tutti gli aspetti del loro percorso educativo musicale.
La consapevolezza è stata misurata utilizzando il Five Facet Mindfulness Questionnaire (FFMQ) e un apposito questionario il Mindfulness for Musicians costruito su misura per questo intervento. L’FFMQ misura cinque sfaccettature della consapevolezza: osserva, descrivi, agisci con consapevolezza, non giudicare e non reagire.
I partecipanti hanno seguito il corso Mindfulness for Performing Arts Students (MfPAS). Si tratta di programma che integra il protocollo mindfulness di riduzione dello stress (MBSR) con quello MBCT di 8 settimane in cui la tecnica è adattata in maniera specifica agli studenti di musica e alle loro esperienze. E’ un programma della durata biennale in cui i partecipanti svolgono sessioni mindfulness di gruppo con cadenza settimanale (della durata di 2–2,5 ore) e si impegnano a praticare la mindfulness per 40–45 minuti al giorno. Dopo la sessione finale, ai partecipanti è stato chiesto di completare il questionario post-intervento.
I risultati hanno mostrato che tutte le aree indagate dal questionario FFMQ riportavano punteggi significativamente più alti rispetto alla condizione pre-intervento. In particolare, vi era una maggiore consapevolezza del corpo nelle lezioni, nelle pratiche e nelle esibizioni. I partecipanti hanno riportato diversi effetti dell’essere più consapevoli durante le lezioni strumentali, come cambiamenti nella mentalità e miglioramenti nelle relazioni con gli insegnanti. Sono stati rilevati miglioramenti nei livelli di concentrazione, meno distrazioni, autocritica, preoccupazione e stress. Alcuni partecipanti hanno scoperto che attraverso la mindfulness si sentivano più creativi nella loro pratica musicale.
In conclusione, i risultati di questo studio, seppure ad uno stato preliminare, consentono di riscontrare una serie di benefici della pratica mindfulness per i musicisti. Questo aspetto andrebbe ulteriormente approfondito in studi successivi.
Riferimenti:
- Antonini Philippe, R., and Güsewell, A. (2016). La simulation de concours d’orchestre: analyse qualitative et située de l’activité des musiciens. Cah. Soc. Québécoise Rech. Musique
- Antonini Philippe, R., Kosirnik, C., Vuichoud, N., Williamon, A., & von Roten, F. C. (2019). Understanding wellbeing among college music students and amateur musicians in Western Switzerland. Frontiers in psychology.
- Czajkowski, A. M., & Greasley, A. E. (2015). Mindfulness for singers: The effects of a targeted mindfulness course on learning vocal technique. British Journal of Music Education.
- Czajkowski, A. M. L., Greasley, A. E., & Allis, M. (2020). Mindfulness for musicians: A mixed methods study investigating the effects of 8-week mindfulness courses on music students at a leading conservatoire. Musicae Scientiae.
- Croom, A. M. (2012). Music, neuroscience, and the psychology of wellbeing: a précis. Front. Psychol. ù
- Leaver, R., Harris, E. C., and Palmer, K. T. (2011). Musculoskeletal pain in elite professional musicians from British symphony orchestras. Occup. Med.