Nuova ricerca: modelle e attrici sottopeso aumentano l’insoddisfazione corporea
“La bellezza non è che una promessa di felicità”, afferma Stendhal, ma bellezza oggigiorno fa ancora troppo spesso rima con magrezza.
Tuttavia ogni corpo è diverso e non siamo geneticamente programmati per la magrezza, non certo quella esibita in riviste, pubblicità, film e serie tv. Può l’enorme quantità di corpi magri a cui siamo esposti dai media condizionare la soddisfazione verso il nostro corpo? Questa è una domanda a cui ha voluto rispondere un gruppo di ricercatori inglesi (Bould & al., 2018).
La ricerca condotta è consistita in due esperimenti. Nel primo, i partecipanti erano donne con un indice di massa corporea nel range della normalità e sono state divise in tre gruppi: a ogni gruppo è stata mostrata la foto di una donna ma a ogni gruppo è stata assegnata una versione differente dell’immagine (sottopeso, normopeso e sovrappeso) modificata digitalmente. Tutte le partecipanti sono state monitorate quando in seguito è stata offerta loro della cioccolata. Il secondo esperimento ha replicato il primo con una sola variante: ha incluso tra i partecipanti anche donne con un’alta insoddisfazione per il proprio corpo.
I risultati sono prevedibili ma solo con una ricerca correttamente eseguita potevano essere anche generalizzabili: in entrambi i gruppi, le donne hanno riportato minore soddisfazione per il proprio corpo dopo aver visto l’immagine della donna più magra, cosa che non è accaduta alla vista della donna normopeso o più in carne. In questi ultimi casi, inoltre, le partecipanti hanno dichiarato di considerarsi più magre della donna nella foto di almeno il 6% del peso, anche coloro che, all’inizio dell’esperimento, avevano dichiarato un alto livello di insoddisfazione per il proprio corpo. Per quanto riguarda il consumo di cioccolata, non vi sono differenze significative tra i gruppi.
La preoccupazione per il proprio peso e l’insoddisfazione per il proprio corpo sono alcuni dei sintomi principali dei disturbi dell’alimentazione (DA). L’insoddisfazione corporea è la distanza tra il proprio corpo reale e quello ideale e, quando a questo gap si associa la propria autostima e identità, costituisce fattore di rischio di sviluppo di un DA. Soap opera, film e persino video musicali rappresentano quasi esclusivamente persone normopeso o sottopeso e sono associati con insoddisfazione e impulso alla magrezza.
Sembra, dunque, che la sovraesposizione di questa tipologia di modelle e attrici possa giocare un ruolo nella mancanza di soddisfazione che le donne provano per il proprio corpo. Questa ricerca si unisce al coro di voci che chiedono una rappresentazione più realistica del corpo umano nei media per fermare l’idealizzazione della magrezza.
Riferimenti: