Ecco come la musica nei ristoranti influenza quel che scegliamo dal menù
L’anno scorso un ristorante italiano nel North Carolina è salito agli onori della cronaca non per la qualità dei suoi piatti ma per la decisione di vietare l’ingresso ai bambini. Questo a causa di due genitori che si sono rifiutati di abbassare il volume dell’iPad della loro bambina. Molte manifestazioni di segno contrario si sono sollevate a seguito di questa decisione, con numerose critiche negative e altrettanto numerose chiamate per riservare i tavoli di questo ristorante.
Senza entrare nel merito del “In questo locale non sono ammessi cani e bambini”, è doveroso sottolineare come l’ambiente di un ristorante abbia numerosi fattori che possono influenzare non solo il benessere percepito dagli avventori ma anche quello che andranno a ordinare, come illuminazione, odori, arredamento. Un fattore particolarmente importante è il livello di rumore e uno studio di quest’anno (Biswas & al., 2018) ha trovato che più è alto il volume della musica proposta nel locale, più le persone facevano scelte poco salutari dal menù.
La ricerca si è svolta in un bar a Stoccolma, dove gli altoparlanti hanno diffuso differenti generi musicali in diversi momenti della giornata e a due livelli di volume: 55 decibel e 70 decibel. Le scelte contenute nel menù spaziavano da proposte salutari a non salutari a neutre (come caffè o tè).
Ecco i risultati:
Categoria di cibo | 55Db | 70Db |
Cibo sano | 32% | 25% |
Cibo non sano | 42% | 52% |
Cibo neutro | 26% | 23% |
I risultati mostrano quindi che il 20% in più dei clienti ha ordinato cibo non sano se esposti alla musica a volume più alto. Secondo gli autori dello studio, è scientificamente provato che il volume dei suoni intorno a noi ha un impatto diretto su frequenza cardiaca e arousal e, dunque, un’influenza sulle decisioni che prendiamo.
Il livello di volume nei locali pubblici ha, ovviamente, un effetto su chi ci lavora, spesso costretto a passare ore in un ambiente rumoroso con decibel superiori ai 70, con il rischio di danni all’udito. Stiamo parlando di livelli equivalenti a quelli di un’aspirapolvere, una falciatrice o addirittura un tir alla distanza di un metro.
Comunque, il messaggio più importante di questa ricerca è che i ristoratori possono influenzare quello che andremo a ordinare e mangiare. Non dovremmo quindi stupirci se in molte catene di fast-food come McDonald’s e Burger King il volume della musica è così alto: significa una più alta probabilità di vendere patatine fritte.
L’importante è esserne consapevoli.
Riferimenti: