Ostracismo e Depressione: l’effetto della Resilienza sugli adolescenti

Ostracismo e Depressione: l’effetto della Resilienza sugli adolescenti

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Ostracismo e Depressione: l’effetto della Resilienza sugli adolescenti
Ostracismo e Depressione: l’effetto della Resilienza sugli adolescenti

Ostracismo e Depressione: l’effetto della Resilienza sugli adolescenti

Prendendo a prestito la definizione di Vanistendael & Lecomte (2000), la resilienza designa non solo la capacità di opporsi alle pressioni dell’ambiente, ma implica una dinamica positiva, una capacità di andare avanti, non si limita a una resistenza, ma permette la ricostruzione di un percorso di vita. La resilienza è un costrutto psicologico che negli ultimi decenni ha destato l’interesse di numerosi studiosi e, infatti, la sua promozione nelle persone è un obiettivo perseguito sempre più spesso, indipendentemente dall’eventuale presenza di disagio psichico.

L’ostracismo, invece, viene definito come l’essere ignorati o esclusi dagli altri in un’esperienza interpersonale, spesso di gruppo, che accade in un’ampissima varietà di contesti e culture (Williams, 2007). Se consideriamo quanto sia fondamentale per gli esseri umani il bisogno di appartenenza e di relazioni sociali, possiamo immaginare quanto sia doloroso e quanto negativi siano gli effetti dell’ostracismo sulle persone, in modo particolare su bambini e adolescenti (Nezlek, 2012). Ad esempio, alcune ricerche hanno mostrato che gli individui ostracizzati riportano un aumento di sentimenti negativi e dolore, così come alti livelli di sintomi depressivi (Dewall et al., 2012; Williams & Nida, 2011)

Tuttavia, non tutti gli individui sono ugualmente colpiti dagli effetti dell’ostracismo. È stato visto, infatti, che ci sono dei fattori, come ad esempio la speranza, l’ottimismo e il perdono, che possono modulare gli effetti negativi dell’ostracismo (McDonald & Donnellan, 2012) e la letteratura scientifica su questi eventuali fattori è in continua crescita.

Un recente studio di Niu et al. (2016) ha indagato su un campione di 1126 adolescenti cinesi, sia maschi che femmine, tra i 12 e i 18 anni, se la resilienza fosse uno di questi fattori moderatori. I risultati di tale studio hanno innanzitutto confermato quanto già indicato dalla letteratura, ovvero che gli adolescenti che riportavano più episodi di ostracismo sviluppavano in media più sintomi depressivi e che gli adolescenti che erano più resilienti riportavano in media una presenza minore di sintomatologia depressiva. Tuttavia, andando ad analizzare in maniera più approfondita i dati, si è osservato che l’effetto dell’essere ostracizzati sulla presenza dei sintomi depressivi cambiava a seconda dei livelli di resilienza degli adolescenti. Nello specifico, erano solo gli adolescenti poco resilienti che sviluppavano maggiori sintomi depressivi se ostracizzati, mentre l’effetto dell’ostracismo sulla depressione si annullava per gli adolescenti con alti livelli di resilienza.

Gli autori spiegano tale influenza affermando che gli adolescenti con alta resilienza sono in possesso di maggiori risorse psicologiche e sociali, come l’ottimismo, il sentimento di autoefficacia nell’affrontare gli stressor, la disponibilità di strategie di coping, un’alta autostima, una buona stabilità emotiva e una maggiore disponibilità di supporto sociale. Tali risorse psicologiche rendono gli individui più flessibili nell’adattare le loro risposte di coping affettivo, cognitivo e comportamentale alle circostanze di vita (Pinquart, 2009; Waugh et al., 2011).

In conclusione, considerando il ruolo positivo della resilienza e che essa può essere promossa e aumentata con interventi adeguati, sarebbe opportuno che programmi di prevenzione della depressione tra gli adolescenti, spesso vittime di ostracismo sociale, siano sempre più implementati nelle scuole, inserendo dei moduli finalizzati proprio alla promozione della resilienza.

Marco Salvati

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Ostracismo e Depressione: Riferimenti

  • Dewall, C. N., Gilman, R., & Sharif, V. (2012). Left out, sluggardly, and blue: Low self- control mediates the relationship between ostracism and depression. Personality and Individual Differences, 53(53), 832–837.
  • Mcdonald, M. M., & Donnellan, M. B. (2012). Is ostracism a strong situation? The influence of personality in reactions to rejection. Journal of Research in Personality, 46(5), 614–618.
  • Nezlek, J. B. (2012). Ostracism in everyday life. Group Dynamics Theory Research & Practice, 16(2), 91–104.
  • Niu, G. F., Sun, X. J., Tian, Y., Fan, C. Y., & Zhou, Z. K. (2016). Resilience moderates the relationship between ostracism and depression among Chinese adolescents. Personality and Individual Differences99, 77-80.
  • Pinquart, M. (2009). Moderating effects of dispositional resilience on associations between hassles and psychological distress. Journal of Applied Developmental Psychology, 30(1), 53–60.
  • Vanistendael, S., & Lecomte, J. (2000). Le bonheur est toujours possible: construire la résilience. Parigi: Bayard.
  • Waugh, C. E., Thompson, R. J., & Gotlib, I. H. (2011). Flexible emotional responsiveness in trait resilience. Emotion, 11(5), 1059–1067.
  • Williams, K. D. (2007). Ostracism. Annual Review of Psychology, 58(2), 425–452.
  • Williams, K. D., & Nida, S. A. (2011). Ostracism: Consequences and coping. Current Directions in Psychological Science, 20(2), 71–75.

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