Problem solving: come ridurre il sovraccarico cognitivo

Problem solving: come ridurre il sovraccarico cognitivo

Problem solving

Photo by Olav Ahrens Røtne on Unsplash

Quando ci troviamo di fronte ai problemi di vita quotidiana la nostra capacità di risolverli e/o di decidere applicando strategie efficaci di problem solving può essere compromessa dai limiti della memoria di lavoro. La Emotion Centered Problem Solving Therapy (EC- PST) di Nezu e Nezu descrive un insieme di abilità utili a ridurre il sovraccarico cognitivo e a facilitare quindi la ricerca di una soluzione. Potremmo paragonare queste abilità a quelle che aiutano uno sportivo a gareggiare al meglio, quali lo stretching, l’uso corretto della respirazione, una dieta equilibrata, etc. Nel caso del problem solving le abilità che possono aiutarci a individuare, recuperare e manipolare le informazioni a livello mentale sono le seguenti:

ESTERNALIZZARE

Rendere le informazioni visibili, “portarle all’esterno” attraverso tecniche come prendere appunti, scrivere note, disegnare grafici, fare elenchi, audioregistrare i propri commenti e idee. In questo modo, la memoria di lavoro viene eccessivamente appesantita di informazioni da gestire e ci si può concentrare maggiormente su altre attività, come quella di ricerca creativa di una soluzione;

VISUALIZZARE

Si tratta di usare tecniche di immaginazione visiva per: chiarire meglio la natura di un problema, esercitarsi nel mettere in pratica una soluzione (prova immaginaria) e ridurre i livelli eccessivi di attivazione fisiologica (es: immaginare di essere in un posto tranquillo e sereno);

SEMPLIFICARE

Scomporre i problemi complessi in altri più semplici e più facilmente gestibili, definire una serie di obiettivi specifici invece che un unico obiettivo generale e tradurre concetti complessi, vaghi e astratti in un linguaggio più semplice, specifico e concreto.

In conclusione, le parole di un antico racconto buddista possono aiutarci a comprendere ancora meglio l’utilità delle abilità appena esposte:

«Uno studente di arti marziali chiese al suo maestro: «Desidero migliorare le mie abilità. Oltre a studiare con te, credo che dovrei allenarmi anche con un altro maestro, così da imparare un’altra tecnica. Credi che sia una buona idea?» Il maestro rispose: «Un cacciatore che prova a catturare due conigli nello stesso momento, non ne cattura nemmeno uno» – Racconto buddista.

 

Riferimenti

  • Nezu A., Nezu C.M., D’Zurilla T., (2013), «Problem Solving Therapy. A treatment manual», Springer Publishing Company
  • Nezu A., Nezu C.M., (2018), “Emotion-Centered Problem-Solving Therapy: Treatment Guidelines”, Springer Publishing Company

Autore/i dell’articolo

Marco Stefanelli
Psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Docente presso l’Istituto di Psicoterapia cognitivo- comportamentale A.T.Beck di Roma e di Caserta. Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva) e Terapeuta EMDR I livello. Vanta esperienza clinica in ambito adulto e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e omofobia interiorizzata.  

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