La TCC-I per ridurre i problemi del sonno nelle persone con IBD

La TCC-I per ridurre i problemi del sonno nelle persone con IBD

Ridurre i problemi del sonno nelle persone con IBD

Photo by Pawel Czerwinski on Unsplas

Cosa si intende per IBD?

La Malattia Infiammatoria Intestinale (Inflammatory Bowel Disease, IBD) comprende la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa. I sintomi presentati sono cronici e invalidanti, tanto da determinare assenteismo sul lavoro, visite mediche di emergenza, lunghe ospedalizzazioni.

I problemi del sonno nelle persone con IBD

Circa il 75% delle persone con IBD riferisce disturbi del sonno, e questi sembrano predire la maggior parte delle ondate di sintomi. Il disturbo del sonno maggiormente riferito è l’insonnia, inoltre è stato evidenziato che i pazienti che presentano sintomi d’insonnia abbiano più alto rischio per successive ricadute e infiammazioni.

La TCC-I per trattare l’Insonnia

La Terapia Cognitivo-Comportamentale per l’Insonnia (TCC-I) è il trattamento non farmacologico più raccomandato per l’insonnia. Il protocollo di trattamento include interventi come la psicoeducazione, il controllo dello stimolo, le tecniche di rilassamento e la ristrutturazione cognitiva. Sebbene non sia stata ancora studiata la sua efficacia su persone con IBD, è noto che la TCC-I riduca significativamente dolore cronico, depressione e infiammazione sistemica, che spesso si riscontrano nelle persone con IBD.

Dati sperimentali riferiti a misure oggettive (rilevate tramite l’actigrafia) indicano che le persone affette da Malattia di Crohn di grado moderato o severo presentano maggiori problemi nella continuità del sonno, più veglia intra-sonno e minore efficienza del sonno rispetto a chi presenta una forma lieve (Qazi et al., 2019).

Per quanto riguarda le misure soggettive, le persone con IBD riferiscono che i disturbi del sonno contribuiscono notevolmente alla bassa qualità di vita e che la notte caratterizzata da sonno ridotto e insoddisfacente è associata all’aumento dei sintomi gastrointestinali il giorno successivo. Altri dati hanno anche mostrato che i disturbi del sonno erano associati alla presenza di sintomi depressivi (Salwen-Deremer et al., 2020).

In conclusione, dal momento che l’insonnia e i problemi del sonno sono molto frequenti nelle persone con IBD, la TCC-I sembra rappresentare un protocollo di trattamento molto utile per questa popolazione clinica.

 

 

Riferimenti bibliografici

  • Qazi T., Verma R., Hamilton M.J., et al. (2019). The use of actigraphy differentiates sleep disturbances in active and inactive Crohn’s disease. Inflamm Bowel Dis, 25: 1044-1053.
  • Salwen-Deremer J.K., Siegel, C.A., Smith M.T. (2020). Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia: A Promising Treatment for Insomnia, Pain, and Depression in Patients With IBD Crohn’s & Colitis 360, 2(3): 1-8.

Autore/i dell’articolo

Cristina Marzano
Psicologa, Dottore di Ricerca (PhD) in Psicologia Cognitiva, Psicofisiologia e Personalità, e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. E’ docente interno dell’Istituto A.T. Beck per le sedi di Roma e Caserta. Conduce gruppi di Dialectical Behavior Therapy (DBT). Le principali aree di interesse sono l’insonnia, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi associati al Trauma. E’ iscritta all’Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione (AISTED).

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