Ritrova la tua forza interiore!

Ritrova la tua forza interiore!

forza interiore

Photo by Sean Quillen on Unsplash

Cos’è che aiuta alcune persone a superare le circostanze avverse con successo? Perché alcuni individui, invece, rimangono immobilizzati? Potrebbe esistere uno specifico tratto della personalità che caratterizza coloro che ce la fanno?

Nuovi studi mostrano che una personalità proattiva del tipo “ si può fare” e/o “ ci provo” può migliorare il benessere della persona per far fronte agli eventi difficili.

Sulla base di una nuova ricerca di Nancy Yi-Feng Chen e dei colleghi della Lingnan University, questo fattore potrebbe effettivamente esistere sotto forma di “personalità proattiva”.

Introduzione

Che si tratti della pandemia causata dal virus COVID-19 e degli effetti dello stress sulla vita di tutti i giorni, di aver subìto un grave incidente…le situazioni difficili mettono in discussione ogni grammo della nostre energie.

Pensando alle persone che sembrano possedere questa desiderabile qualità, cosa caratterizza il loro comportamento quando tutto sembra andare storto? Cercano solamente di stare calmi o provano anche a sfruttare a loro vantaggio le incertezze del momento per fare passi in avanti in senso positivo?

Forse, almeno uno nostri amici, potrebbe essere uno dei “proattivi”. Quando il lockdown è incominciato nei primi mesi del 2020, questa persona ha subito iniziato a pianificare un successivo riadattamento a quelle che sarebbero state in futuro carenze e  perdite finanziarie. Piuttosto che rimanere bloccato nella negazione, augurandosi che tutto questo sarebbe prima o poi sparito. Sempre questo nostro amico, ha cominciato ad organizzare un piano di azione, iniziando con la ricerca di un modo per rifornire gli scaffali della dispensa con i cibi che tendono a finire rapidamente, sviluppando così nuove routine per svolgere ugualmente le attività quotidiane.

Guardando poi all’anno velocemente trascorso, questo nostro amico, magari è riuscito davvero a sentirsi piuttosto bene con la sua vita ed è ottimista verso un futuro in cui la pandemia verrà considerata passato.

Ecco, secondo l’autore, non è solamente la presenza di una personalità proattiva a permettere alle persone di rimanere imperterriti di fronte a un disastro, ma anche la capacità di guardare a sé stessi come perfettamente consapevoli di avere la capacità di tener testa, di anticipare possibilità future, creare opportunità, mostrare spirito d’iniziativa e perseveranza nonostante gli ostacoli. Questa qualità di “utilizzo dei punti di forza percepiti” identificata da precedenti ricercatori di psicologia positiva, fa riferimento a “caratteristiche uniche della persona ed abilità che, una volta attivate, sono fonte di energia e permettono un’ottima performance al massimo del proprio potenziale”. In altre parole, non si ha effettivamente bisogno di essere forte nell’ottica di forza oggettiva masi ha bisogno di essere in grado di attingere a qualsiasi altra qualità in nostro possesso che pensiamo possa condurci fuori dall’attuale situazione di stress.

La ricerca

Chen e colleghi (2021) hanno testato il costrutto secondo il quale i “proattivi” possono superare le avversità studiando i lavoratori ospedalieri in quello che ora è noto come il ground zero per COVID-19, l’area di lockdown a Wuhan, in Cina. Avvalendosi della loro partecipazione osservando le tre ondate durante il periodo da aprile a giugno 2020, il campione finale di 315 medici e infermieri, con una media di 35 anni, è stato spinto esattamente nel territorio sconosciuto della cura di pazienti molto malati con una condizione medica completamente nuova. Oltre a chiedere ai partecipanti di completare tre serie di sondaggi, gli autori sono stati in grado di ottenere dati sulle prestazioni lavorative dai supervisori che hanno fornito loro una misura ragionevolmente oggettiva del successo di coping.

Il modello statistico testato dagli autori prevedeva dunque prestazioni più elevate attraverso delle notevoli influenze in una sequenza di interruzioni nelle routine di lavoro e del grado di esposizione fisica al virus. Oltre ai risultati in termini di prestazioni, i ricercatori hanno ottenuto misurazioni del benessere dei partecipanti nell’ultima ondata di test che hanno sfruttato la resilienza e il benessere. Gli autori hanno anche esaminato il ruolo del sostegno percepito dall’amministrazione ospedaliera come un’altra influenza sulle prestazioni lavorative e sui risvolti psicologici dei risultati.

Nei termini del modello studiato, poi, una personalità proattiva è stata considerata come una personalità del tipo “si può fare”, la quale teoricamente interagirebbe con ciò che gli autori chiamano il “motivo per cui lo si fa“, oppure l’interruzione nella routine che pone le basi per “lo stimolo ad agire”, sotto forma di supporto organizzativo.

In questo modello, che rappresenta quella che gli autori considerano una caratteristica unica nel fronteggiare psicologicamente una pandemia COVID-19, l’esposizione al problema è un “fattore contestuale che segnala la necessità di capitalizzare le risorse accumulate attraverso l’uso dei punti di forza”.

Se sei curioso di sapere esattamente di cosa è composta una personalità “proattiva”, valuta questi 10 elementi esprimendo un punteggio da 1 (fortemente in disaccordo) a 7 (fortemente d’accordo):

  1. Sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare la mia vita;
  2. Ovunque io sia stato, sono stato una forza potente per un cambiamento costruttivo;
  3. Niente è più eccitante che vedere le mie idee trasformarsi in realtà;
  4. Se vedo qualcosa che non mi piace, la aggiusto;
  5. Non importa quali siano le probabilità, se credo in qualcosa, la farò accadere;
  6. Amo essere il campione delle mie idee, anche contro l’opposizione degli altri;
  7. Primeggio nell’identificare le opportunità;
  8. Cerco sempre un modo migliore di fare le cose;
  9. Se credo in un’idea, nessun ostacolo mi impedirà di realizzarla;
  10. Riesco a individuare una buona opportunità molto prima che lo possano fare gli altri.

I risultati

Il punteggio medio tra gli operatori sanitari cinesi in questo studio è stato di 5,5, con la maggior parte degli intervistati che ha ottenuto un punteggio compreso tra 4,6 e 6,4. Il punteggio che indica il possesso del tratto proattivo della personalità, viene a sua volta, combinato con l’interruzione di routine percepita, il supporto organizzativo e l’esposizione al virus, al fine di prevedere come si aspettavano gli autori, sia le prestazioni che le misure soggettive di resilienza e benessere.

I risultati mostrano, quindi, che una personalità proattiva non ti porterà completamente a questi risultati positivi nella tua vita, ma in base ai punteggi ottenuti dai lavoratori dell’ospedale di Wuhan, potrebbe aiutare enormemente.

E se non abbiamo una personalità proattiva? Siamo condannati per sempre a non essere in grado di sopravvivere a tempi difficili? Sebbene concettualizzata come un tratto, questa qualità è quella a cui possiamo arrivare, attraverso il percorso di quei punti di forza percepiti, ciò è possibile perfezionando il tratto proattivo della nostra personalità, interrogandoci internamente sui punti di forza nascosti che non sapevamo di avere.

Ripensiamo alle volte in cui siamo riusciti ad ottenere un successo in un difficile periodo di transizione: ciò che ci ha fatto superare quei tempi difficili in precedenza, potrà servirci da bussola per superare quelli in cui viviamo adesso.

Conclusioni

Alcune persone sembrano avere naturalmente uno spirito “si può fare” che consente loro di farcela mentre tutti gli altri stanno ancora lottando. Per quanto noi possiamo desiderare di avere quell’ abilità interiore, possiamo comunque lavorare alla nostra, concentrandoci sul “motivo per cui lo si fa” e sulle parti “di stimolo a” dell’ equazione di coping. Per alcune persone, l’appagamento viene più naturale di altri durante i momenti difficili, ma, anche se non siamo tra i fortunati proattivi, possiamo,  comunque, provare e incamminarci verso il sentiero della prospettiva proattiva.

 

Riferimenti

Autore/i dell’articolo

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