Roma Pride 2021 – l’innegabile verità del Pride

Roma Pride 2021 – l’innegabile verità del Pride

Roma Pride 2021

“Non sopporto che, per difendere i loro diritti, gli omosessuali vadano in piazza conciati da checche.” Roberto Calderoli.

“L’1 giugno la città di Modena sarà imbrattata da un pubblico e manifesto peccato contro-natura” Comitato San Geminiano 2019

“Il gay pride è una carnevalata inutile, se avessi un figlio omosessuale lo prenderei a calci nel culo con gli anfibi e gli spiegherei cosa significa essere omosessuali con dignità” Nino Spirlí (Presidente Regione Calabria)

“Promuovere (…) un etero-pride (meglio denominato gnocca-pride) che veda sfilare, come a carnevale (e Venezia ne ha avuti di memorabili), uomini e donne orgogliosamente eterosessuali, a tutela di un comportamento libertario e libertino senza limitazioni” Vittorio Sgarbi

Queste alcune fra le innumerevoli colorite descrizioni che personaggi pubblici e politici hanno sentito di dover regalare alla popolazione della penisola.
Oggi, giorno del Roma Pride 2021, la Capitale si veste di colori arcobaleno, ancora ferita dalla tragica pandemia.

Come ogni anno, numerose le voci che si levano ad attacco e difesa della celebre manifestazione, tanto desiderata, tanto temuta, eppure mai arginata.

Un grande bug, una credenza irrazionale, un errore di pensiero, aleggia nelle menti di coloro che si posizionano fra i detrattori dell’onda colorata. Un errore che fa perdere di vista il vero significato del Pride.

Visivamente, centinaia di persone affluenti in un solo punto, colorate, multiformi, fluidamente espressive, accomunate da un movimento di massa descritto come “parata”. Da qui, i più sprovveduti, cadono facilmente nel tranello semplificatore che legge nella “sfilata” la pura volontà di mettersi in mostra, di farsi vedere, quasi fosse solo per infastidire il prossimo con l’evidenza del proprio esistere e manifestarsi.

Minoranza sessuale e di genere, la popolazione LGBTQIA+ sembra allora battersi nella guerra contro l’anonimato, impugnando le armi della divergenza e del colore.
Innegabile. Reale. Una lotta per il diritto.
Ma non solo.
Il vero significato del Pride si svela solo se ci si sofferma a pensare, se si domano gli scalpitanti destrieri del pregiudizio e dell’economia di pensiero, che tanto pensa di capire quanto meno ha intenzione di riflettere.

Ogni cervello, ogni simbolo, ogni bandiera e ogni carro è solo indirettamente una manifestazione dedicata all’occhio degli altri.

Il Pride, nel suo delicato nucleo, è festa.

È il momento dedicato a festeggiare sè stessi e gli altri.

È il giorno in cui molti si trovano e ritrovano.

È l’occasione di alimentarsi del supporto e del calore così necessari e vitali per costruire una vita significativa, soddisfacente e ricca.

È il posto e il tempo in cui poter vivere il gruppo, la comunità che dona nuova forza, che dona protezione, che integra, che unisce, e che alimenta e rinsalda la rete.

Il Pride è l’abbraccio fra amici nuovi e vecchi, che riconoscono nell’altro la propria storia, e che scelgono di condividere un momento di gioia e mutuo riconoscimento.

E come ogni anno, per molti altri anni a venire, l’orgoglio, ancor più che il colore, scorrerà fra le strade a rinsaldare e nutrire.

Approfondimenti

  • omosessualità
  • omofobia
  • omofobia interiorizzata

Autore/i dell’articolo

Dott. Jonathan Righi
Psicologo iscritto all’Ordine degli Psicologi del Lazio. Specializzando in Psicoterapia cognitivo-comportamentale presso l’Istituto A.T. Beck. Collaboratore e content creator per l’Istituto A.T. Beck. È responsabile coordinatore dei volontari per la Onlus Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, dedicata ai sopravvissuti e alle sopravvissute a trauma. Svolge attività clinica e di ricerca specialmente nell’ambito delle minoranze sessuali e di genere e nella valutazione psicodiagnostica. Consegue un’alta formazione nella diagnosi e nel trattamento del trauma in età evolutiva. Certificato per la conduzione di gruppi secondo il modello Coping Power Program. È membro fondatore di Peter Boom – Associazione Arcigay Viterbo È Socio Aderente della Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT-Italia).

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