Social network e social drinking nei giovani: i rischi dei post di facebook e instagram sui consumi di alcol
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Il consumo e l’abuso di alcol tra gli adolescenti e i giovani adulti è un fenomeno preoccupante. Nella popolazione giovanile, infatti, è diffusa la consuetudine di bere alcolici al di fuori dai pasti e spesso con comportamenti di binge drinking durante il weekend, con una serie di conseguenze a livello fisico e psicologico. Il consumo eccessivo di alcol è, inoltre, legato a una maggiore probabilità di essere coinvolti in situazioni a rischio come incidenti, risse, molestie, abusi sessuali.
Nei giovani l’alcol assume un significato molto importante a livello sociale, infatti i consumi alcolici avvengono prevalentemente nei contesti sociali e sono legati ad attività di gruppo, come per esempio cene, happy hour e feste, un fenomeni talmente diffuso da aver una specifica definizione: il social drinking.
L’obiettivo dei giovani che consumano alcolici è sicuramente quello di divertirsi ma soprattutto di creare un’atmosfera di apertura, facilitando la comunicazione e la condivisione di esperienze e di sensazioni con il gruppo dei pari. L’adolescenza è un periodo noto per la necessità dell’identificazione con il gruppo dei pari, se osserviamo i ragazzi all’uscita da scuola li vediamo tutti con le stesse scarpe, lo stesso zaino, lo stesso taglio di capelli, perché? Perché l’adolescenza è una fase molto importante e molto “delicata” in cui il ragazzo è impegnato a costruire la propria identità e a diventare un adulto autonomo. Questo processo passa anche attraverso il coinvolgimento sociale, la sperimentazione e la condivisione con i pari di esperienze ed emozioni nuove, ma soprattutto attraverso l’approvazione da parte dei coetanei e il sentirsi parte del gruppo. In questa cornice il consumo eccessivo di alcol consente di ottenere una visibilità agli occhi del gruppo e di mantenere il legame sociale con i coetanei.
Negli ultimi anni i social network stanno integrando la nostra vita sociale permettendo di coltivare le relazioni interpersonali e di ampliare le reti sociali coinvolgendo anche persone mai conosciute prima. Il problema sorge quando si presenta un nuovo “banco di prova”, quello dell’approvazione sociale, legata al successo del proprio profilo e degli elementi postati e ai “like” ricevuti. Tutto questo assume ovviamente un’importanza elevatissima nei giovani.
E quindi, se l’alcol è una delle strategie usate dai giovani per sentirsi parte del gruppo nella vita reale perché non dovrebbe assumere lo stesso ruolo anche nella vita virtuale?
Se lo sono chiesto un gruppo di ricercatori olandesi, i quali si sono posti l’obiettivo di valutare i contenuti dei post legati all’alcol pubblicati su Facebook e Instagram, in un gruppo di 192 giovani, con età media di 20 anni, e di osservare quali sono le reazioni della comunità dei social network.
I ricercatori hanno creato appositamente per questa ricerca un profilo Facebook e Instagram, hanno chiesto l’amicizia ai giovani che avevano dato il consenso a partecipare e li hanno “seguiti” per un anno intero.
I risultati hanno dimostrano che la metà dei giovani hanno inserito almeno un post legato all’alcol, e praticamente tutti i post (il 97%) ritraevano situazioni positive e di convivialità, molto spesso infatti i post mostravano situazioni in cui erano coinvolte più persone in atmosfera festaiola. Le reazioni a questi post sono state prevalentemente positive, con una media di 29 Like a post. Solo una piccola parte dei post (1,7%) ha ricevuto commenti negativi come “Sei patetico!”.
I ricercatori hanno osservato, inoltre, che quando la persona veniva taggata all’interno del post, riceveva molti più like di quando caricava il post autonomamente.
Gli autori della ricerca definiscono questi dati allarmanti in quanto precedenti ricerche hanno dimostrato che i ragazzi che pubblicano più post legati all’alcol sono anche quelli che riferiscono di bere maggiormente. E i dati ottenuti, non solo ci mostrano che sono moltissimi i post legati al consumo di alcol sui social, ma anche che riportano regolarmente situazioni molto positive e riscuotono una grande approvazione dalla comunità social, soprattutto quando più persone appaiono nel post in situazione di festa e mostrando momenti di gioia e divertimento.
Per gli autori è molto importante considerare che questi post possono elicitare, nelle persone che li osservano, comportamenti simili e quindi condurre a consumi di alcol eccessivi. Infatti, è necessario sottolineare che questa normalità nel pubblicare post legati ai consumi di alcol potrebbe far passare il messaggio che bere alcolici sia un comportamento normale e che fa parte della vita di tutti i giorni, aumentando il rischio di assumere quantità di alcol dannose per la propria salute al fine di emulare e raggiungere lo stesso stato emotivo di coloro che riscuotono gran successo e approvazione sui social.
Questi dati ci indicano la necessità di educare i giovani ai rischi e alle conseguenze dell’abuso di alcol, soprattutto in adolescenza, in quanto la pressione sociale a livello social, mediatico e pubblicitario è diventata sempre più insistente negli ultimi anni.
Nonostante alcuni comportamenti possono assolvere importanti funzioni di crescita e quindi vanno contestualizzati al periodo evolutivo in cui si verificano, è importante spostare l’attenzione sul fatto che nel lungo termine questi comportamenti possono rappresentare l’anticamera per l’instaurazione di abitudini non salutari e pericolose per lo sviluppo fisico, psichico e sociale ed aumentare la probabilità di sviluppare in età adulta un rapporto di dipendenza dall’alcol.
RIFERIMENTI:
- Hendriks, H., Van den Putte, B., Gebhardt, W. A., & Moreno, M. A. (2018). Social Drinking on Social Media: Content Analysis of the Social Aspects of Alcohol-Related Posts on Facebook and Instagram. Journal of Medical Internet Research, 20(6), e226. https://doi.org/10.2196/jmir.9355