Un’app sullo smartphone contro lo stress lavorativo

Un’app sullo smartphone contro lo stress lavorativo

Stress lavorativo

L’aumento della velocità alla quale viviamo ha un notevole impatto su tutti i campi, incluso quello lavorativo: rispetto anche a soli 10 anni fa, abbiamo ritmi incalzanti, più compiti da svolgere contemporaneamente e una costante necessità di aggiornamento per rimanere competitivi. Tutta questa pressione si può tradurre in effetti negativi sulla salute. Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, circa il 23% dei lavoratori lamenta di avere poco tempo e troppo lavoro e le conseguenze sono soprattutto stress percepito, depressione o ansia.

Secondo Cox (1993) tra i fattori associati ai rischi psicosociali sul posto di lavoro vanno elencati:
lavoro precario
carico e ritmo di lavoro eccessivi
mancanza di flessibilità
orari di lavoro incompatibili con la vita sociale
ridotte relazioni interpersonali
mancanza di partecipazione
ruoli poco chiari
prospettive di sviluppo professionale scarse

I datori di lavoro si sono accorti di queste difficoltà e il 79% mostra preoccupazione ma meno del 30% sta effettivamente facendo qualcosa per risolvere la situazione, forse perché molti di loro percepiscono il rischio psicosociale come particolarmente difficile da gestire (40%). Tuttavia i dirigenti hanno delle responsabilità legali (e, aggiungiamo, anche etiche) di offrire un ambiente lavorativo in cui i rischi per la salute e la sicurezza (inclusi quelli psicosociali) siano ridotti.

Gli interventi basati sulla Mindfulness si sono dimostrati efficaci per ridurre lo stress ma spesso diventa difficoltoso trovare gli spazi, gli orari e gli insegnanti qualificati per offrire ai dipendenti alcune sessioni, senza contare l’effettiva disponibilità dei lavoratori a parteciparvi.

Per questo motivo, Bostock e colleghi (2018) hanno voluto verificare se interventi alternativi possano avere un’efficacia soddisfacente. In particolare, l’utilizzo del proprio smartphone per sessioni private di Mindfulness.

La ricerca ha visto la partecipazione di 238 dipendenti di due aziende inglesi molto grandi a cui sono stati somministrati strumenti per misurare alcune variabili psicologiche, stress lavorativo, supporto sociale percepito sul luogo di lavoro e pressione sanguigna. I partecipanti sono stati poi divisi in modo casuale in due gruppi: il gruppo di controllo e quello di Mindfulness, in cui i lavoratori hanno ricevuto l’accesso all’app Headspace. Headspace contiene alcuni brevi video di presentazione della Mindfulness e 45 sessioni guidate della durata di 10-20 minuti. La consegna del gruppo Mindfulness era quella di fare pratica di una sessione al giorno per 45 giorni.

A quanto pare, seguire un programma di Mindfulness a casa non è semplice: la media delle sessioni seguite è stata di 17 su 45, con il 13% che non ha completato alcuna sessione e solo il 2% che, al contrario, ha praticato costantemente per tutto il periodo. Comunque i risultati parlano chiaro: il gruppo Mindfulness ha evidenziato pressione sanguigna più bassa e significativi miglioramenti in benessere, umore, depressione, ansia, stress lavorativo e supporto percepito, anche a fronte dello stesso carico di lavoro. In particolare, i miglioramenti più significativi si sono osservati nei partecipanti che avevano completato almeno 10 sessioni.

Il follow-up dopo 2 mesi, che in ricerche successive potrebbe essere esteso, ha rivelato che i miglioramenti in benessere, stress lavorativo e depressione si sono mantenuti, aprendo quindi la strada a nuovi studi che possano dare indicazioni sia ai dirigenti che ai dipendenti su come mantenere un atteggiamento più positivo verso il proprio lavoro.

Riferimenti:

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