Unire Ipnosi e TCC: l’Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale

Unire Ipnosi e TCC: l’Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale

Unire Ipnosi e TCC: l'Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale

Photo by MK Hamilton on Unsplash

TCC e Ipnosi: un’analisi preliminare

Negli ultimi decenni, lo sviluppo più significativo nel campo della psicoterapia è stata la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC o CBT). In termini di standard e criteri in base ai quali ogni sistema di psicoterapia è oggigiorno valutato, la TCC soddisfa tutte le esigenze: un chiaro fondamento con una solida base nella psicologia tradizionale e nelle discipline correlate; una comprensione razionale e informata dei problemi e dei disturbi che rientrano nel suo ambito; un approccio coerente e strutturato al trattamento che è basato su una valutazione, una formulazione e obiettivi chiari e rigorosi; un impegno alla ricerca continua su teoria, processo e risultati; e molto altro ancora.
Questo non vuol dire che la CBT sia incontrovertibile e senza critiche, ma negli anni si è dimostrata flessibile e in grado di incorporare nuove idee e variazioni, estendendo così l’ambito legittimo della sua applicazione a una gamma sorprendentemente ampia di campi. Questo progresso continua senza sosta.

E riguardo all’ipnosi, o meglio, alla sua applicazione in ambito clinico, cioè l’ipnoterapia?
Si può affermare senza paura di essere smentiti che l’ipnoterapia così come viene praticata oggi sia stata con noi per molto più tempo della TCC. Eppure ha lottato per affermarsi con qualcosa come lo stesso successo della CBT.

È naturale quindi che gli psicoterapeuti guardino a modi di integrare l’ipnosi con la TCC che aumentino la portata e l’efficacia di quest’ultima, e quindi stabiliscano quella che può essere giustamente chiamata “Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale” (Robertson, 2013).

Che cos’è l’H-CBT?

L’Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale, Ipno-TCC o Hypno-CBT (H-CBT) è un nuovo approccio terapeutico che si basa su di una stretta integrazione della psicologia cognitiva e comportamentale con l’ipnotismo tradizionale.

L’H-CBT si appoggia su vari modelli consolidati di teoria e pratica ipnoterapeutica che pre-datano lo sviluppo della moderna terapia cognitivo-comportamentale. Tuttavia, l’H-CBT abbraccia il principio dell’“ecletticismo tecnico” evidence-based di Lazarus, che incoraggia i clinici a cercare metodi comprovati da diverse modalità di terapia psicologica e tenta di incorporarli all’interno di un modello teorico coerente.

La moderna ricerca sull’ipnoterapia è sempre più focalizzata sull’integrazione dell’ipnoterapia e della terapia cognitivo comportamentale, da quando è stata pubblicata su un’importante rivista peer-reviewed di psicologia un’influente meta-analisi condotta nel 1995 da Irvine Kirsch e colleghi.

Ricerca sull’Ipnoterapia Cognitivo-Comportamentale

Il team di ricerca di Kirsch ha raccolto i dati di 18 diversi studi controllati, includendo così 577 partecipanti, confrontando l’efficacia dell’ipnoterapia cognitivo-comportamentale con la sola TCC. I risultati hanno dimostrato che per il 70-90% dei clienti, le terapie cognitive e comportamentali erano più efficaci se integrate con l’ipnosi, cioè che per la stragrande maggioranza dei clienti l’ipnoterapia cognitivo-comportamentale è superiore alla sola TCC:

“È stata eseguita una meta-analisi su 18 studi in cui una terapia cognitivo-comportamentale è stata confrontata con la stessa terapia integrata dall’ipnosi. I risultati hanno indicato che l’aggiunta dell’ipnosi ha migliorato sostanzialmente il risultato del trattamento, così che il cliente medio che riceveva un’ipnoterapia cognitivo-comportamentale mostrava un miglioramento maggiore rispetto ad almeno il 70% dei pazienti che ricevevano un trattamento non ipnotico. […] Questi risultati sono stati particolarmente sorprendenti a causa delle poche differenze procedurali tra i trattamenti ipnotici e non ipnotici” (Kirsch et al., 1995).

Questa scoperta ha portato all’inclusione dell’ipnoterapia cognitivo-comportamentale nell’elenco dei trattamenti supportati empiricamente (EST). Le uniche altre terapie che hanno dimostrato la loro efficacia in maniera tale da soddisfare questi rigorosi criteri di ricerca sono quasi esclusivamente cognitivo-comportamentali.

Inoltre, nel corso della storia della TCC, a partire dagli anni ’60, i rapporti di clinici esperti e numerosi studi hanno convenuto su una conclusione simile: “Sulla base della nostra esperienza clinica, crediamo che quando la terapia comportamentale e l’ipnosi vengono utilizzate insieme, si ottenga un effetto sinergico.” (Kroger & Fezler, 1976: 74).

Vi è da lungo tempo un consenso tra i più importanti clinici mondiali sul fatto che l’ipnosi migliori gli interventi cognitivi e comportamentali, in particolare, aumentando l'”aspettativa di risposta”, facilitando il rilassamento autonomo e migliorando il grado di “assorbimento immaginale” del cliente, tra le varie cose.

Risvolti per gli psicoterapeuti

I lettori che sono già professionisti della terapia cognitivo-comportamentale possono trarre vantaggio da queste scoperte, che dimostrano come le procedure ipnotiche possano essere facilmente integrate con la TCC, aumentando l’impatto dei propri interventi professionali sulla salute dei pazienti.
In particolare, queste evidenze scientifiche possono essere utili per i lettori che sono già terapeuti TCC, i quali potrebbero decidere di iniziare a includere l’ipnosi nel proprio repertorio di abilità. Ciò potrebbe ripagare loro stessi e i loro clienti in maniera significativa. Allo stesso modo, gli ipnoterapeuti che desiderano incorporare la TCC nella loro pratica saranno altrettanto ampiamente ricompensati da strabilianti miglioramenti nella salute dei propri pazienti.

 

Bibliografia

  • Robertson, D. (2013). The practice of cognitive-behavioural hypnotherapy: A manual for evidence-based clinical hypnosis. Karnac Books.
  • Kirsch I, Montgomery G, Sapirstein. Hypnosis as an adjunct to cognitive behavioural psychotherapy: A meta-analysis. J Consult Clin Psychol 1995; 63: 214-220.4.
  • Kroger, W. S., & Fezler, W. D. (1976). Hypnosis and behavior modification: Imagery conditioning. J. B. Lippincott.

Autore/i dell’articolo

Dott. Alberto Infante
  • Dottore in Psicologia
  • Redattore Volontario per la ONLUS Il Vaso di Pandora - La Speranza dopo il Trauma
  • Content Creator per l'Istituto Beck

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