Vuoi nascondere le tue emozioni? Scoprire i tuoi veri sentimenti può essere più facile di quello che pensi…
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La ricerca sulla comunicazione non verbale attraverso l’espressione del viso e del corpo tende a concentrarsi sul modo in cui le persone leggono le emozioni degli altri, non sul modo in cui le emozioni delle persone rivelano il proprio stato mentale interiore. Una teoria delle emozioni, l’ipotesi del feedback facciale, propone che le espressioni facciali che fai influenzano le tue emozioni (cioè se sorridi, ti sentirai felice). Una nuova ricerca mostra perché potrebbe essere difficile nascondere i tuoi veri sentimenti.
Ecco ci siamo: il momento fatidico è arrivato! E’ il compleanno del vostro lui e voi avete preparato tutto nei minimi particolari, carta perfetta, scatola perfetta, regalo perfetto. Ed eccolo, lui bello come il sole mentre scarta il vostro regalo. Il cuore sembra quasi fermarsi nell’attesa trepidante, ci siamo è il momento giusto è tutto pronto ma….ecco, c’è un ma. Il viso è contratto, gli zigomi sono tirati, gli occhi sono lucidi, le pupille guardano verso il basso e quella bocca sembra accennare un sorriso. Notate qualcosa di strano? Ovvio che si, l’espressione sul suo viso non assomiglia lontanamente a quella della sorpresa e meno che mai a quella della felicità! Eppure lui si sta sforzando tantissimo di sorridere ma non ci riesce e a voi non sfugge nulla!
Vi è capitato di leggere sul viso di alcuni parenti facce imbarazzate che mal si conciliavano con il linguaggio premuroso nei vostri confronti? Avete mai lasciato che i vostri sentimenti si manifestassero in un modo tale di cui in seguito vi siete pentiti?
Ai Golden Globe del 2020, l’attore Tom Hanks non ha potuto controllare il suo disgusto per le battute fatte dall’ ospite Ricky Gervais durante il monologo di apertura su alcuni argomenti di Hollywood molto delicati. Le sue reazioni facciali sono diventate virali e i guru dei social media hanno rapidamente iniziato a trasformare quelle immagini in meme e gif. In un certo senso, le sue reazioni erano comprensibili dato che alcune di quelle battute potevano essere considerate come elementi meritevoli, specialmente per la folla nella stanza. Tuttavia, è sorprendente che un attore, la cui professione dipende dall’ uso del viso e del corpo per comunicare le emozioni, non sia stato in grado di controllare il suo evidente disgusto. Certo, è anche possibile che le sue reazioni siano state intenzionali, progettate per comunicare a milioni di spettatori in tutto il mondo esattamente come si sentiva. La ricerca Alcuni indizi per imparare a controllare meglio le espressioni facciali provengono da un recente studio condotto da Reed M. Reynolds e colleghi della Michigan State University (2019), che ha esaminato non il ruolo del viso ma quello del corpo nella comunicazione non verbale delle emozioni. In effetti, se osserviamo la reazione di Tom Hanks in uno dei tanti video clip, vedremo che le sue reazioni corporee accentuano ulteriormente il suo apparente disgusto. Lo studio si basava sul presupposto che “le inferenze sulle emozioni altrui sono una parte essenziale dell’interazione sociale … [che] servono come spiegazioni per il comportamento passato e attuale … guidano le nostre aspettative verso azioni future e … modellano le risposte sociali” (p 529). In altre parole, sapere come si sentono gli altri può influenzare il modo in cui interagiamo con loro.
Le reazioni corporee, o movimenti espressivi del corpo (EBM), contribuiscono ulteriormente a questo processo ma, come sottolinea il team di ricerca MSU, il loro ruolo nel riconoscimento delle emozioni è una questione ancora aperta. In parte, questo è perché nella vita di tutti i giorni (fuori dal laboratorio) il nostro viso e il nostro corpo lavorano in concerto per comunicare i sentimenti. Inoltre, come Reynolds et al. sottolinea, c’è una differenza tra misurare il contenuto e l’intensità di come ci percepisce qualcuno. In altre parole, quando reagiamo emotivamente a una situazione, forniamo alcuni spunti sul fatto che la nostra reazione sia piacevole o spiacevole, insieme ad altre persone che registrano il grado in cui stiamo vivendo questi eventi fisiologici.
Per testare il ruolo specifico della comunicazione delle emozioni attraverso il corpo, il team di ricerca guidato dalla MSU ha presentato ai partecipanti animazioni di figure umane senza il volto in cui le animazioni variavano sia in valenza (positiva o negativa) sia in livello di intensità. Il campione di 363 studenti universitari di 20 anni (57% donne, 70% bianco) è stato diviso in gruppi che hanno valutato la forza o la valenza delle emozioni come illustrato in alcuni video. In accordo con altri studi citati dagli autori, i partecipanti sembravano più preparati a rilevare emozioni negative piuttosto che positive. Le espressioni EBM di entrambe le espressioni arrabbiate e felici avevano maggiori probabilità di essere percepite come negative / arrabbiate che positive / felici. RisultatiGli autori hanno concluso da questa constatazione che “le persone sono più sensibili ai segnali negativi quando riconoscono l’emozione attraverso il linguaggio del corpo” (p. 541). La seconda scoperta importante emersa dallo studio è stata che, in linea con la ricerca precedente, più aumenta l’intensità del EBM e più difficile è stato per i partecipanti giudicare la positività o la negatività dell’emozione. Le espressioni di felicità, come mostrato nei videoclip delle figure umane della ricerca, sono diventate ancora più ambigue all’ aumentare del livello di reazione corporea. Più forte è la reazione che si descrive, quindi, più difficile sarà per gli altri capire se siamo felici o tristi (distorsione dell’attivazione). Ritornando ora alla domanda, su come possiamo controllare l’impressione che facciamo sugli altri rispetto al nostro modo di sentirci; i risultati secondo Reynolds et al suggeriscono che è meglio prestare attenzione a tutto il corpo, non solo al nostro viso. Quando ci troviamo in situazioni reali, tutti i canali verbali e non sono prontamente disponibili per le persone che possono cosi avanzare delle inferenze sul nostro stato interiore. Conclusioni Comunicare ciò che sentiamo e ciò che proviamo agli altri è una vera e propria arte e nel far questo impieghiamo il nostro corpo, non solo il viso e le parole. Se non vogliamo che dal nostro viso trapeli più del dovuto assicuriamoci che anche il corpo faccia anche la sua parte!L’interazioni con gli altri è un’interazione di emozioni e di parole. Per evitare di inviare agli altri segnali confusi è meglio essere consapevoli del nostro corpo e usare emozioni e parole a nostro vantaggio. Assicuriamoci quindi che agiscano insieme come parti di un’orchestra!
Fonti
- Your Emotions May Be Easier to Read Than You Realize. New research shows why it may be hard for you to hide your true feelings.Susan Krauss Whitbourne Ph.D. Jan 07, 2020