Lo yoga come terapia complementare nel dolore cronico
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Nella rivista scientifica italiana Recenti Progressi in Medicina, uno studio nel 2012 riportava una stima della prevalenza del dolore cronico pari al 21,7% nell’intera popolazione italiana, che corrisponde a circa 13 milioni di persone. Di questi il 41% dichiarava di non avere ricevuto un adeguato controllo del dolore (Fanelli et al., 2012).
Il dolore non è un’esperienza unicamente fisica, infatti oggi il dolore viene visto attraverso un modello bio-psico-sociale. Si tratta di un’interazione dinamica tra fattori fisiologici, psicologici e sociali che si influenzano reciprocamente. Il dolore non è il solo prodotto di un danno fisico, ma è piuttosto un’esperienza che si manifesta in seguito all’elaborazione congiunta di ciò che accade all’interno del corpo, della mente, e del contesto sociale (Guzmán et al., 2012).
Il modo in cui il nostro sistema nervoso gestisce il dolore è unico per ogni individuo, e cambia nel tempo: impara ad auto-gestirsi attraverso l’elaborazione e l’integrazione di tutte le esperienze, i pensieri e le emozioni che sperimentiamo nel tempo. Il dolore esiste per la nostra sopravvivenza, ed è quindi uno dei meccanismi che il sistema nervoso utilizza per mantenerci in sicurezza. Nelle persone affette da dolore cronico, il problema spesso si cela proprio in un sistema nervoso che è inavvertitamente posto in uno stato di iper-sensibilità (Turner & Arendt-Nielsen, 2020). In questo stato, produce continuamente risposte dolorifiche a stimoli che sono invece da considerarsi nella norma.
In parte questo è positivo, perché possiamo in un certo senso “riprogrammare” il nostro sistema nervoso attraverso le giuste terapie, in quanto si tratta di un sistema che rimane plastico durante tutta la nostra vita. Iniziando dalla comprensione che il dolore è un meccanismo che ci protegge, possiamo gradualmente migliorare la sua funzionalità.
Negli ultimi anni, lo yoga e la meditazione sono stati alcuni degli strumenti che si sono utilizzati come terapie complementari nei percorsi di cura del dolore, con risultati positivi e duraturi.
Yoga e dolore cronico: alcuni studi
Uno studio molto recente, pubblicato a gennaio 2021 nel British Journal of Occupational Therapy ha esplorato l’efficacia dello yoga nel migliorare gli outcome occupazionali nei pazienti affetti da dolore cronico. I ricercatori hanno seguito i pazienti nel corso di due anni di pratica di yoga svolta in una clinica specializzata nel dolore, e hanno riscontrato degli effetti positivi in tutti gli outcomes occupazionali, con i pazienti che riferivano di poter svolgere più attività giornaliere, con meno dolore e una migliore qualità della vita (Rose et al., 2021).
Dalla ricerca appare anche che lo yoga abbia un effetto fisico, andando a influenzare l’anatomia del sistema nervoso. Infatti, uno studio pubblicato nella rivista scientifica Cerebral Cortex ha esplorato le basi neuroanatomiche degli effetti benefici dello yoga sul dolore. I ricercatori hanno riscontrato che la quantità di materia grigia nel lobo dell’insula è correlata a una maggiore tolleranza del dolore, e a sua volta la quantità di materia grigia nel lobo dell’insula è correlata a una maggiore esperienza di yoga. I ricercatori hanno concluso che i loro studi indicano una relazione di tipo causale fra la pratica di yoga e le dimensioni dell’insula cerebrale. Inoltre, i praticanti di yoga nello studio hanno presentato l’utilizzo di strategie cognitive che attivano il sistema nervoso parasimpatico e la consapevolezza interocettiva per tollerare meglio il dolore (Villemure et al., 2014).
Uno studio più recente, pubblicato nel 2020 in Journal of Pain and Symptom Management ha riportato gli effetti benefici dello yoga e della meditazione per le donne affette da cancro al seno. I ricercatori hanno riscontrato una relazione significativa fra il tempo speso nella pratica di yoga e il dolore giornaliero. Quando le pazienti avevano passato più tempo a praticare yoga per due giorni consecutivi, era più probabile che avrebbero percepito meno dolore il giorno dopo. Nello studio viene concluso che lo yoga, e in particolare la meditazione, sono associati a miglioramenti acuti nel dolore da cancro (Carson et al., 2020).
È stato riscontrato un beneficio per il dolore cronico anche nell’applicazione di tecniche di rilassamento e di meditazione mindfulness. Il rilassamento, come lo yoga e le pratiche respiratorie, “spegne” la risposta di stress e indirizza il sistema nervoso verso uno stato in cui il corpo può auto-guarire e ripararsi. Una pratica di rilassamento regolare insegna al sistema nervoso e al corpo come rimanere in un contesto di sicurezza piuttosto che in uno stato di emergenza cronica. Uno studio pubblicato nel 2020 nel Journal of Nursing Scholarship ha esplorato gli effetti della meditazione mindfulness e delle tecniche di rilassamento sul dolore neuropatico periferale. La conclusione è stata che il rilassamento e la meditazione mindfulness hanno entrambi avuto un effetto positivo nell’alleviare il dolore nei pazienti. Nello specifico, il rilassamento ha avuto anche un effetto benefico sul senso di affaticamento (Izgu et al., 2020).
Si possono trovare infine anche revisioni sistematiche della ricerca degli ultimi anni, una delle quali è stata pubblicata nel 2019 e riporta gli effetti dello yoga sulle cefalee croniche. Nei pazienti affetti da mal di testa tensivi, i ricercatori hanno riscontrato evidenza a favore dello yoga nel migliorare la frequenza e durata del mal di testa, e nel diminuire l’intensità del dolore (Anheyer et al., 2019).
Conclusioni
Dagli sviluppi recenti nella ricerca sul dolore si evidenzia quindi l’importanza di un approccio multidisciplinare che possa integrarsi con il modello bio-psico-sociale. La ricerca recente ha riportato risultati molto promettenti nel campo dello yoga, delle tecniche di rilassamento e della meditazione come terapie complementari nel trattamento del dolore in pazienti anche con patologie complesse. Integrare un percorso di cura con delle pratiche di yoga e meditazione può quindi essere un’opzione valida da prendere in considerazione insieme ai propri terapisti.
Riferimenti
- Anheyer, D., Klose, P., Lauche, R., Saha, F. J. & Cramer, H. (2019). Yoga for Treating Headaches: a Systematic Review and Meta-analysis. Journal of General Internal Medicine 35(3), 846–54.
- Carson, J. W., Carson, K. M., Olsen, M., Sanders, L., Westbrook, K., Keefe, F. J. & Porter, L. S. (2020). Yoga Practice Predicts Improvements in Day-to-Day Pain in Women With Metastatic Breast Cancer. Journal of Pain and Symptom Management.
- Fanelli, G., Gensini, G., Canonico, P. L., Delle Fave, G., Lora Aprile, P., Mandelli, A. & Nicolosi, G. (2012). Dolore in Italia. Analisi della situazione. Proposte operative. Recenti Progressi in Medicina 103(4): 133-141.
- Guzman J, Esmail R, Karjalainen K, Malmivaara A, Irvin E & Bombardier, C. (2002). Multidisciplinary bio-psycho-social rehabilitation for chronic low back pain. Cochrane Database Systematic Review.
- Izgu, N., Metin, Z. G., Karadas, C., Ozdemir, L., Metinarikan, N. & Corapcioglu, D. (2020). Progressive muscle relaxation and mindfulness meditation on neuropathic pain, fatigue and quality of life in patients with Type 2 Diabetes: a randomized clinical trial. Journal of Nursing Scholarship52(5), 476-487.
- Rose, C. M., Atler, K. E., Dickman Portz, J., Andrews, A. P., & Schmid, A. A. (2021). Participant-perceived occupational outcomes after two years of yoga for chronic pain. British Journal of Occupational Therapy
- Turner & Arendt-Nielsen, L. (2020). Four decades later: what’s new, what’s not in our understanding of pain. The Journal of the International Association for the Study of Pain161(9), 1943-1944.
- Villemure, C., Ceko, M., Cotton, V. & Bushnell, M. C. (2014). Insular Cortex Mediates Increased Pain Tolerance in Yoga Practitioners.