La Dialectical Behavior Therapy per il trattamento del Trauma

La Dialectical Behavior Therapy per il trattamento del Trauma

La Dialectical Behavior Therapy per il trattamento del TraumaLa Dialectical Behavior Therapy (DBT), ideata da Marsha Linehan negli anni Novanta, era nata inizialmente come un trattamento rivolto soprattutto alle persone con il Disturbo Borderline di Personalità (DBP). Nel corso degli anni, tuttavia, ha mostrato la sua efficacia su un’ampia gamma di problemi che si manifestano in tutte quelle persone che hanno molta difficoltà nel regolare le proprie emozioni e l’impulsività, e che presentano:

Per questo motivo è un intervento valido ed efficace (da affiancare alle tecniche specifiche rivolte al trauma) nel trattamento rivolto ai sopravvissuti a esperienze traumatiche e a traumi complessi.

Nella DBT vengono integrati alcuni interventi tipici della Terapia Cognitivo Comportamentale standard e degli approcci basati sulla Mindfulness. La Mindfulness è la caratteristica nucleare della DBT e viene utilizzata in tutte le strategie di intervento di questo approccio dialettico.

Le abilità di Mindfulness, per esempio, rivestono un ruolo di primo piano nello skills training della DBT, perché consentono, fra l’altro, di tollerare e accettare le emozioni intense (tristezza, rabbia, angoscia, ecc.) e la sofferenza della vita quotidiana; questo favorisce l’apprendimento e l’utilizzo delle altre abilità insegnate durante il training che permettono di rispondere più che di reagire agli eventi e alle relazioni interpersonali, contrastando così la tendenza all’impulsività tipica del disturbo borderline di personalità.

La pratica della Mindfulness nella DBT facilita l’osservazione e l’auto-monitoraggio di pensieri, emozioni, sensazioni fisiche e comportamenti (come fanno tutti gli interventi basati sulla Mindfulness utilizzati nella TCC), ma con un’enfasi particolare (Follette et al., 2014) posta sulla necessità di:

1. raggiungere una prospettiva consapevole delle proprie esperienze interne e azioni;

2. includere la Mindfulness in tutti i comportamenti (pubblici e/o privati) affinché possa essere davvero integrata e applicata nella vita di tutti i giorni .

Nei sopravvissuti a un trauma la Mindfulness (Follette et al., 2014) viene utilizzata nello specifico per:

  • facilitare gli interventi orientati all’esposizione;
  • aiutare a bloccare o allontanare l’evitamento;
  • aumentare l’accettazione (degli eventi e di sè);
  • costruire la qualità di vita che si desidera.

Chi ha una storia traumatica, invece, cerca di allontanarsi il più possibile dai pensieri, dalle emozioni intense, dalle sensazioni fisiche dolorose causate dalla memoria traumatica, ma questo meccanismo non fa altro che alimentare e mantenere la sofferenza. Al contrario, prestare attenzione consapevole sia al momento presente che agli eventi passati (quando emergono) aiuta a ridurre i comportamenti problematici e impulsivi, la sofferenza, la preoccupazione e l’ipervigilanza.

Inoltre, la Mindfulness che viene insegnata con la DBT consente ai sopravvissuti a un trauma di:

  • aumentare la consapevolezza degli stimoli che scatenano i ricordi traumatici;
  • prestare attenzione ai comportamenti problematici che vengono messi in atto per fuggire/evitare le memorie traumatiche o le emozioni intense (come la paura) a esse associate;
  • trarre dei benefici (come il più facile accesso anche alle emozioni positive) dalla maggiore attenzione sul momento presente, piuttosto che sul passato.

La persona viene aiutata a stare nel momento presente in maniera più consapevole e autentica, e a rimanere nella “mente saggia” anche quando emerge la sofferenza legata ai ricordi del trauma.

La Mindfulness risulta particolarmente importante per far sì che la persona smetta di giudicare e inizi ad accettare se stessa, la situazione intorno a lei, ma anche il passato e l’abuso stesso.

La DBT, quindi, è particolarmente utile per chi ha vissuto esperienze traumatiche, perché consente di sviluppare una maggiore tolleranza alla sofferenza, di regolare le emozioni intense e di impegnarsi, in un modo più efficace e ricco di significato, nella propria vita (Follette et al., 2014).


Riferimenti

Follette, V.M., Briere, J., Rozelle, D., Hopper, J.W. & Rome, D.I. (2014). Mindfulness-Oriented Interventions for Trauma Integrating Contemplative Practices. New York: Guilford Press.

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