Che cos’è
Solo negli ultimi anni si è assistito ad un incremento delle ricerche sulla depressione infantile che oggi è riconosciuta come un disturbo che può severamente compromettere il funzionamento di bambini e adolescenti in molti ambiti di vita, come la scuola e le relazioni sociali.
Fino al 1970 era opinione comune che i disturbi depressivi fossero più frequenti negli adulti e abbastanza rari nei bambini. Inoltre, oscillazioni nell’umore, umore basso e irritabilità erano considerati come aspetti “naturali” dell’adolescenza, conseguenze dello sviluppo e del cambiamento di ruolo sociale e familiare.
Nella pratica clinica, il termine “depressione” è utilizzato per descrivere un gruppo di sintomi che portano a significativi cambiamenti nel tono dell’umore, nel pensiero e nel comportamento.
Questi sintomi persistono e portano a cambiamenti nelle attività personali e sociali per un periodo di oltre o almeno 2 settimane.
Segni e sintomi
L’umore depresso include tristezza, pianto, irritabilità, con perdita di piacere/interesse per le attività quotidiane.
I bambini depressi appaiono infelici, si sentono sfiduciati, senza valore e impotenti.
Alcuni autori hanno dimostrato che nei bambini con diagnosi di disturbo depressivo prevale la tendenza a manifestare un “locus of control” di tipo esterno. Essi cioè non si ritengono capaci di poter influenzare il verificarsi o meno di certi eventi attraverso il proprio comportamento.
Un diverso sintomo del disturbo dell’umore che può sostituire la tristezza è la rabbia, che molto spesso è presente nei bambini depressi.
Le modificazioni cognitive causate dalla depressione includono scarsa capacità di concentrarsi e ridotte prestazioni nelle attività scolastiche. Sono presenti anche sentimenti di inutilità, colpa, mancanza di fiducia in sè stessi.
Nella depressione grave, il bambino può avere sentimenti profondi di colpa e sentirsi responsabile per eventi occorsi in passato. Possono esserci anche pensieri di morte e suicidio.
La depressione può produrre modificazioni nel sonno, con ipersonnia (sonnolenza diurna) o insonnia, nell’alimentazione, con inappetenza o iperalimentazione; modificazioni nel livello di energia (facile stancabilità) o nella motivazione (difficoltà ad iniziare attività).
In generale i bambini tendono ad avere la depressione assieme ad altri disturbi e, in generale, più sintomi sono presenti, più la depressione è grave.
Per i casi “sotto soglia” è importante comprendere che il bambino, pur non soddisfacendo tutti i criteri per porre diagnosi, è vulnerabile a sviluppare in futuro una depressione in piena regola.
Come nell’adulto, anche nel bambino le cause sono diverse e di tipo biologico, psicologico e sociale. Nella maggioranza degli adolescenti si riscontrano difficoltà di lunga data di natura sociale e familiare e un generale malfunzionamento familiare.
In alcuni casi vi è uno specifico fattore precipitante, un evento o una circostanza che è possibile individuare all’esordio del disturbo. In altri casi vi è un lento deterioramento delle competenze sociali e di coping (il fronteggiamento delle situazioni della vita) senza eventi scatenanti.
La depressione infantile può persistere fino all’età adulta.