Che cos’è e quanto è diffusa
Inserito nel DSM5, questo disturbo è indipendente dal desiderio sessuale: la persona cioè, nonostante abbia un’adeguata stimolazione sessuale e un desiderio a eiaculare, non è in grado di portare a termine il rapporto sessuale.
Per fare diagnosi di eiaculazione ritardata il disturbo deve essere presente per almeno 6 mesi e si può manifestare in due forme:
- notevole ritardo nell’eiaculazione;
- eiaculazione rara o assente.
Nello specifico l’eiaculazione ritardata può essere:
- Permanente: l’uomo ha, da sempre, presentato la difficoltà;
- Acquisita: le difficoltà sono insorte più tardi rispetto all’inizio dell’attività sessuale;
- Generalizzata: la difficoltà è presente costantemente e al variare dei partner e delle situazioni;
- Situazionale: la difficoltà è presente con un solo partner o solo in determinate circostanze ambientali.
Non è ancora ben chiara la prevalenza di questo disturbo, ma gli studi evidenziano come sia presente soprattutto negli uomini over 50. Altri studi hanno visto poi come uomini che superano gli 80 anni abbiano più del doppio di possibilità di eiaculazione ritardata rispetto a chi ha meno di 59 anni.
Cause dell’eiaculazione ritardata
Sono 5 i fattori da prendere in esame per indagare le cause dell’eiaculazione ritardata e per indirizzare il trattamento. Ogni fattore potrebbe contribuire alla nascita e alla persistenza del disturbo in diversa misura.
PARTNER: indagare se il partner soffre di disturbi sessuali o se abbia problemi di salute;
RELAZIONE: indagare eventuali problemi di coppia come difficoltà comunicative o divergenze rispetto ai desideri inerenti la sfera sessuale;
FATTORI DI VULNERABILITÀ INDIVIDUALI: cattivo rapporto con il proprio corpo, abuso, comorbidità con malattie psichiatriche (ansia o depressione), eventi stressanti (perdita del lavoro, lutto);
FATTORI CULTURALI/RELIGIOSI: inibizione sessuale conseguente al divieto di avere un’ attività sessuale, credenze nei confronti del sesso;
FATTORI CLINICI: corso, prognosi o trattamento di specifiche condizioni cliniche.
Cause genetiche e fisiologiche
Sono presenti soprattutto negli uomini over 50:
- perdita di velocità di conduzione dei nervi sensoriali periferici;
- diminuzione della secrezione degli ormoni sessuali (steroidi).
Conseguenze dell’eiaculazione ritardata
Il termine “ritardata” non ha una precisa definizione di tempo, non c’è un consenso unanime sulla demarcazione di un tempo ragionevole per la ricerca e l’ottenimento dell’orgasmo. Alcuni uomini, infatti, ricercano l’orgasmo durante l’attività sessuale per tempi anche molto prolungati fino ad arrivare a un estenuamento fisico e al dolore nelle parti genitali proprie e del partner. Questa ricerca reiterata, estenuante e dolorosa senza lieto fine porta spesso 3 conseguenze:
- gli uomini cominciano a evitare i rapporti sessuali;
- diminuzione di desiderio sessuale nei partner;
- stress psicologico in entrambi i soggetti.
Trattamento dell’eiaculazione ritardata
Le terapie volte a ovviare l’eiaculazione ritardata sono principalmente:
- Psicoeducazione: conoscenza dell’anatomia sessuale e del ciclo di risposta sessuale (fasi del funzionamento erotico), miglioramento della consapevolezza del proprio corpo (esplorazione visiva e cinestesica), comprensione dei fattori fisiologici e psicologici coinvolti nel rapporto sessuale, esame delle credenze e dei miti comuni inerenti il sesso, ecc.;
- Terapia comportamentale: previo addestramento, l’uomo mette in atto mansioni sessuali specifiche al fine di decondizionare l’eiaculazione ritardata;
- Terapia farmacologica: si basa sulla somministrazione di farmaci di tipo simpatico-mimetici, in grado di stimolare i centri nervosi eccitatori, responsabili dell’orgasmo.