Mancanza del desiderio

Mancanza del desiderio

Nei media compaiono spesso molte “coppie felici” che vivono, però, con un segreto scomodo: poco se non nessun desiderio sessuale.

Nei film o nell’immaginario collettivo di tutti noi, il desiderio sessuale è spontaneo e naturale; la coppia lo avverte, nello stesso modo in cui sente la fame o la sete, e questo lascia pensare che sia, quindi, qualcosa di innato e inevitabile. Lo si considera un flusso magico sempre presente e accessibile.

In realtà, come vedremo, il desiderio sessuale è un fenomeno complesso, legato alla propria storia personale, alla propria educazione e con molte variabili al suo interno.

La mancanza di desiderio sessuale si verifica quando una persona, eterosessuale, gay o lesbica, sperimenta una diminuzione significativa di interesse nel sesso; ha esigui, se non assenti, pensieri o fantasie erotici, una ridotta o assente iniziativa all’attività sessuale ed è riluttante ai tentativi di intraprendere attività sessuale da parte del/la partner. Questo ha un effetto sulla sua vita, è causa di disagio e deve verificarsi per almeno 6 mesi (APA, 2013).

Vediamo adesso alcuni dei fattori che possono contribuire alla diminuzione del desiderio sessuale.

È doveroso, innanzitutto, fare una riflessione sul mondo in cui viviamo.

Tutti noi conduciamo vite piene di stress che ci fanno sentire sopraffatti, dobbiamo bilanciare molte richieste ogni giorno. Ognuno, come dice Jon Kabat-Zinn (2013), ha la propria “personale catastrofe”: un lavoro stressante, competitivo o non soddisfacente, o la sua perdita, un capo richiedente, ore passate nel traffico per muoversi da una parte all’altra, lutti, malattie, problemi economici… Tutto questo è accompagnato da uno stile di vita poco sano, fatto di cibi pronti e grassi, uso di caffè, alcool o tabacco.

Per le donne, più specificatamente, oltre al lavoro, ci sono le incombenze relative ai figli, alla gestione della casa e, molto spesso, anche alla presa in carico dei genitori anziani. Le donne sono spesso così focalizzate sul prendersi cura degli altri che non hanno tempo per prendersi cura di loro stesse. Non a caso, le donne che riferiscono di avere minor desiderio sono quelle lavoratrici e con prole.

Nell’opuscolo che potrete scaricare gratuitamente su questo sito, troverete la spiegazione dettagliata dei fattori che possono concorrere a una diminuzione del desiderio sessuale e del suo trattamento.

Qui elencati alcuni di questi fattori:

  • avere informazioni insufficienti o sbagliate sul sesso e sulla sessualità
  • lo stress
  • aspetti legati al partner, alla coppia e alla famiglia di origine
  • cause mediche
  • aspetti psicologici
  • uso eccessivo di internet, social media, tv e pornografia
  • variazioni ormonali dovute all’età, come nel caso della menopausa per le donne
  • farmaci
  • uso di alcool e sostanze
  • ecc…

Cosa fare?

La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è un approccio altamente efficace, evidence-based, anche per il disturbo del desiderio sessuale.

La TCC aiuta, attraverso tutta una serie di tecniche, ad affrontare le variabili che concorrono alla mancanza del desiderio, costruendo e adattando la terapia sulla persona e sulla coppia.

Anche nel caso del desiderio sessuale si integreranno tecniche di Terapia Cognitivo Comportamentale con tecniche focalizzate sul corpo, quali approcci Mindfulness-based e Yoga.

Scarica l’opuscolo per saperne di più

Riferimenti bibliografici

  • American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali –Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015
  • Kabat-Zinn, J. (2013). Full Catastrophe Living. Using the Wisdom of Your Body and Mind to Face Stress, Pain, and Illness. Bantam Edition

Se hai bisogno di aiuto o semplicemente vuoi contattare l’Istituto A.T. Beck per qualsiasi informazione,
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