Cos’è la CT-R?
La Recovery-Oriented Cognitive Therapy (CT-R) è un approccio terapeutico elaborato da Aaron T. Beck, fondatore della Terapia-Cognitivo-Comportamentale standard (TCC), che si rifà al modello cognitivo, focalizzandosi in particolare sul potenziamento delle risorse dell’individuo, il recupero delle abilità e la promozione della resilienza in presenza di condizioni psicopatologiche gravi. La CT-R, infatti, deriva dalla Cognitive Behavioral Therapy for Psychosis (CBTp), un approccio sempre concepito per l’intervento su pazienti con disturbi gravi, ma incentrato prevalentemente sulla riduzione e il contenimento dei sintomi. La CT-R, invece, ha come scopo l’identificazione e il raggiungimento degli obiettivi di vita del soggetto, attraverso il recupero delle sue abilità e il rafforzamento delle risorse.
A chi è rivolta?
Il principio fondante della CT-R è che il recupero è possibile per tutti, a prescindere dalla gravità delle condizioni e da quanto tempo il soggetto ne soffre. L’obiettivo è quello di concentrare l’intervento sullo scopo di vita che il paziente vede per sé, e aiutarlo a muoversi in quella direzione. I pazienti a cui è rivolto questo approccio presentano condizioni psicopatologiche gravi, che comportano importanti difficoltà all’interno di un trattamento standard. Queste possono riguardare, in particolare, la mancanza di motivazione alla terapia e di consapevolezza circa la propria condizione, e difficoltà nella comunicazione con gli altri, amplificata dall’eventuale presenza di deliri, allucinazioni o idee non comprensibili dall’esterno; inoltre, possono essere presenti aggressività e autolesionismo, oltre alla sofferenza derivante da eventi traumatici. Spesso questi pazienti hanno lunghe storie di ospedalizzazioni, che possono portarli a non fidarsi del processo terapeutico; questo può essere anche ostacolato dalla gravità dei sintomi e, in alcuni casi, da una ridotta verbalizzazione, che porta l’intervento standard a risultare poco incisivo. Per tutte queste persone, quindi, la CT-R offre un’alternativa realmente efficace per il miglioramento della qualità della vita e la gestione consapevole della condizione. La CT-R può essere condotta sia in modalità individuale sia in gruppo, e si è mostrata efficace in setting di comunità, ospedalieri e residenziali, così come nell’ambiente ambulatoriale.
Quali sono gli obiettivi del trattamento?
La CT-R prevede, prima di tutto, la costruzione di un rapporto di fiducia tra il paziente e il professionista, attraverso lo svolgimento di attività condivise (es., ascoltare musica o fare una passeggiata). Ciò consente di accedere a quello che viene chiamato “mode adattivo” della persona, che include i pensieri, le emozioni e i comportamenti positivi che emergono quando l’individuo è nella sua forma migliore. Una volta che si è avuto accesso al mode adattivo, si lavora per favorire ed energizzare questo modo di essere, attraverso attività che implementino le risorse della persona e ne aumentino il senso di efficacia. In seguito, ci si focalizza su quelle che sono le aspirazioni e gli obiettivi di vita del soggetto, impostando l’intervento con lo scopo di renderli realizzabili attraverso l’azione positiva: questa consente di tradurre le grandi aspirazioni in obiettivi quotidiani concreti, che permettano alla persona di alimentare la fiducia nelle proprie abilità e nella possibilità di raggiungere ciò che la fa sentire davvero realizzata. Allo stesso tempo, si forniscono all’individuo gli strumenti necessari per gestire le situazioni in cui si presentano delle difficoltà, o qualcosa non va come programmato: ciò è reso possibile grazie alla focalizzazione sui valori personali e all’utilizzo del modello cognitivo, che consente di identificare le credenze disfunzionali e al contempo concentrarsi sui pensieri adattivi per trarne forza e motivazione.