Minority Stress: omosessualità e Mindfulness

Minority Stress: omosessualità e Mindfulness

Minority Stress omosessualità e Mindfulnes

Minority Stress: omosessualità e Mindfulness

Quali sono gli aspetti specifici che le persone gay e lesbiche devono affrontare nella vita di tutti i giorni?

La letteratura internazionale ha dimostrato che le persone gay e lesbiche riferiscono minori livelli di benessere e una peggiore qualità della vita rispetto alle persone eterosessuali. Secondo la teoria del “minority stress” (Meyer, 2003) queste disparità possono essere spiegate, in gran parte, da quei fattori stressanti che uomini e donne gay, lesbiche e bisessuali sperimentano quotidianamente e che sono veicolati da una cultura eterosessista e omofobica. Questo spesso si traduce in discriminazioni, aggressioni verbali e/o fisiche di varia entità, vittimizzazioni fino a molestie e veri e propri maltrattamenti. Le persone omosessuali, alle prese con l’omofobia sociale (i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti di gay e lesbiche diffusi nella società e trasmessi attraverso le principali istituzioni) e l’omofobia interiorizzata (gli atteggiamenti e i pregiudizi omofobi dei gay e delle lesbiche verso se stessi), sono a rischio di sviluppare disagi psichici e fisici, sperimentare sentimenti negativi, quali ansia, depressione, vergogna, senso di inadeguatezza e inferiorità, oltre ad aspettative di rifiuto sociale e di non accettazione. Questo può portarli a isolarsi e a incorrere in svariate conseguenze negative nei percorsi e processi evolutivi.

Quali sono le conseguenze per la salute mentale e il benessere delle persone gay e lesbiche?

Uomini e donne gay, lesbiche e bisessuali possono essere sottoposti quotidianamente a una condizione di stress cronico che può portarli a vivere con difficoltà il proprio orientamento sessuale, non favorendo quindi il coming out. Inoltre, sono più vulnerabili a sviluppare disturbi d’ansia, depressione, abuso di sostanze e alcool, sintomi post-traumatici, disturbi alimentari, maggiori preoccupazioni per cibo e peso e maggiore insoddisfazione dell’immagine corporea; riportano, inoltre, comportamenti autolesivi e hanno un maggior rischio suicidario (Moleiro e Pinto, 2015; Meyer, 2003; American Psychological Association, 2009). Tendono a sperimentare bassa autostima, mancanza di sostegno familiare e sociale, distress emozionale, relazioni compromesse e comportamenti a rischio per la propria salute (Newcomb & Mustanski, 2010). Quali sono le linee guida per la pratica psicologica con le persone gay e lesbiche?L’American Psychological Association (2012) ha pubblicato le linee guida per la pratica psicologica con lesbiche, gay e bisessuali al fine di promuovere la salute mentale di questa popolazione. I principi di cui tenere conto devono essere: – la normalizzazione dell’impatto negativo dello stress dovuto al proprio orientamento sessuale- la promozione della consapevolezza personale- la regolazione e l’accettazione delle emozioni- la riduzione dell’evitamento sociale- il potenziamento della comunicazione assertiva- la valorizzazione dei punti di forza degli individui appartenenti a minoranze sessuali- la costruzione di relazioni sociali supportive.

Perché la Mindfulness e il protocollo MBSR sono utili per le persone gay e lesbiche?

La pratica Mindfulness risulta utile ed efficace nel ridurre ed eliminare i disagi fisici e psichici correlati allo stress sperimentato quotidianamente dalle persone gay e lesbiche, a causa dell’omofobia sociale e interiorizzata.La Mindfulness, e più specificatamente il protocollo MBSR, è stata suggerita come un intervento capace di alleviare lo stress e l’ansia, di ridurre i sintomi di disturbi fisici e disagi psicologici e migliorare le capacità di affrontare gli eventi stressanti che quotidianamente occupano la vita delle persone omosessuali. Il protocollo MBSR, inoltre, consente ai gay e alle lesbiche di imparare a concentrarsi sul presente e lasciare andare i pensieri, le credenze e le emozioni negative derivanti dal minority stress, coltivando la curiosità, l’apertura e l’accettazione di quello che accade quotidianamente, imparando a distanziarsi da tutto questo per poter vivere pienamente la propria vita e il proprio orientamento sessuale.La pratica della meditazione e l’acquisizione della piena consapevolezza rendono le persone gay e lesbiche in grado di attivare le proprie risorse interne, accrescere l’accettazione di sé e del proprio orientamento sessuale, riconoscendo e isolando stereotipi, pregiudizi e sentimenti negativi.

Quali sono gli altri benefici della Mindfulness per le persone gay e lesbiche?

La Mindfulness non stigmatizza, ma contribuisce a rafforzare la capacità di gay e lesbiche a padroneggiare le situazioni difficili incontrate nella vita di tutti i giorni, imparando a rispondere piuttosto che a reagire e aumentando il potere di gestione dei conflitti intra e interpersonali.

La Mindfulness è anche un intervento di promozione della resilienza perché mira a ridurre la vulnerabilità complessiva a fattori di stress psicosociale, aiutando a gestire situazioni di disagio con maggiore flessibilità e a fare scelte migliori guidati da una visione interna di sé più equilibrata.

Gli interventi Mindfulness-Based appaiono quindi largamente appropriati per i gay e lesbiche, anche per chi di loro non presenta sintomatologie conclamate come la depressione o l’ansia, in quanto risulta utile per lavorare sul disagio, derivante da fattori quali lo stigma sociale e la discriminazione relativa all’orientamento sessuale.

Uno studio di efficacia del protocollo MBSR con partecipanti gay e lesbiche

In un recente studio, condotto dall’Istituto Beck, sono stati reclutati 173 soggetti, di cui 71 hanno riferito un orientamento omosessuale (54 gay, 17 lesbiche) e 102 hanno riferito un orientamento eterosessuale (30 maschi, 72 femmine). I partecipanti hanno preso parte a un protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction). I risultati dello studio hanno mostrato che i gay e le lesbiche, a seguito dell’intervento di MBSR, hanno sperimentato una riduzione dei sintomi di ansia, depressione, pensiero ruminativo, somatizzazione, sintomatologia ossessivo-compulsiva, ostilità e problemi del sonno. Inoltre, hanno riferito una maggiore capacità di osservare, descrivere, agire con consapevolezza, ma senza giudicare e reagire all’esperienza interiore; si sono anche descritti come più distaccati, accettanti e compassionevoli e con una maggiore padronanza dell’ambiente.

I risultati di questo studio suggeriscono, quindi, che la MBSR dovrebbe essere integrata nel consueto trattamento del disagio causato dal fatto di avere un orientamento sessuale minoritario in una cultura eterosessista e omofobica (Montano et al., 2018. Effectiveness Of A Mindfulness Based Stress Reduction Intervention On Psychological Distress In Gay Men And Lesbians. Mindfulness, in corso di stampa).

Quali sono gli altri protocolli Mindfulness-based utili per le persone gay e lesbiche

Anche altri protocolli basati sulla Mindfulness sono stati valutati efficaci nel trattamento dei pazienti gay e lesbiche con problemi di omofobia interiorizzata e con altri disturbi psicologici, come ad esempio la Compassion Focused Therapy (CFT), l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), e la Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT).

La Compassion Focus Therapy (CFT) con le persone gay e lesbiche

Se pensiamo, ad esempio, all’intensa emozione della vergogna provata da molte persone gay e lesbiche che non accettano il proprio orientamento sessuale, è stato osservato che essa è correlata a una minore salute mentale, soprattutto nelle persone gay e lesbiche (Bybee et al., 2009). Precoci esperienze di profonda vergogna, possono anche essere assimilate a memorie traumatiche, che elicitano pensieri intrusivi, sintomi da iperarousal ed evitamento e diventano centrali per la propria identità e storia di vita (Matos et al., 2015). La Compassion Focused Therapy ha mostrato una solida efficacia nel ridurre l’emozione di vergogna e i pensieri di forte autocritica che le persone gay e lesbiche spesso provano (Matos et al., 2015), a causa dell’omofobia interiorizzata, la quale può portare a differenti livelli di auto-invalidazione. La CFT, con il suo forte focus sulla diminuzione degli atteggiamenti autocritici e sull’aumento delle abilità di prendersi cura di sè con un atteggiamento compassionevole, potrebbe offrire una valida alternativa al protocollo standard della CBT.

L’Acceptance and Committment Therapy (ACT) con le persone gay e lesbiche

Anche l’Acceptance and Committment Therapy (ACT, Hayes et al., 2006) può costituire un valido intervento psicologico per le persone gay e lesbiche che riscontrano difficoltà inerenti il proprio orientamento sessuale. L’approccio ACT ai pensieri stigmatizzanti enfatizza il ruolo dell’accettazione consapevole di tali pensieri, distanziandosi da essi attraverso la defusione cognitiva. Il suo scopo è la modificazione profonda della relazione che si ha con i pensieri disfunzionali e con le emozioni negative. L’accettazione del proprio orientamento sessuale e l’accoglimento non giudicante di tutto il proprio mondo interno fanno dell’ACT una delle terapie Mindfulness-based d’elezione per i pazienti gay e lesbiche che ancora non hanno intrapreso o che stanno intraprendendo quel processo che li porterà a vivere serenamente e a pieno il proprio orientamento sessuale (Yadavaia & Hayes, 2012).

La Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) con le persone gay e lesbiche

La Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) si è dimostrata un protocollo molto valido anche nel trattamento dei vissuti depressivi e dolorosi cronici degli uomini gay con HIV (Gonzalez-Garcia et al., 2014). Il protocollo MBCT è stato pensato proprio per le persone che soffrono di periodi di depressione e infelicità cronica, per cui offre un ulteriore strumento con cui lavorare con pazienti gay e lesbiche che sperimentano ciclicamente periodi depressivi dovuti al proprio orientamento sessuale. Questo protocollo aiuterebbe le persone a essere maggiormente consapevoli dei momenti in cui il loro umore inizia ad abbassarsi, aumentando le loro competenze metacognitive e incoraggiandole ad adottare un nuovo modo di essere e di vivere.

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