Online dating: definizione ed evoluzione nel tempo
Con il termine online dating si vuole indicare una modalità di darsi appuntamento attraverso l’utilizzo di applicazioni su smartphone e siti internet. Attraverso l’online dating, dunque, le persone possono trovare la possibilità di conoscersi in un primo momento nel mondo virtuale e, in un secondo momento, qualora lo si volesse, nel mondo reale.
A partire dal 2009, le app maggiormente utilizzate per l’online dating, si avvalgono di tecnologie di geolocalizzazione e sono definite come “Geosocial Networking Apps”, GSNAs (Seufert; 2016). Tali applicazioni permettono agli utenti di selezionare partner non solo in base a un profilo descrittivo riguardante i reciproci gusti, preferenze sessuali e caratteristiche fisiche ma anche in base alla geolocalizzazione.
L’Online Dating però non è sempre stato così; vediamo perciò di ripercorrere brevemente le tappe attraverso cui si è evoluto.
Nel 1965, due studenti di Harvard idearono Operation Match, l’antenato delle app di Online Dating (Lien; 2015). Rivolgendosi a un target di giovani studenti in cerca di un appuntamento, crearono un questionario di 75 domande da compilare e inviare al costo di 3 dollari. Successivamente, dopo circa una o due settimane, il mittente del questionario avrebbe ricevuto una lista di potenziali partner scelti sulla base delle risposte fornite al questionario. Solo un anno dopo, nel 1966, Operation Match vedeva 90.000 utenti iscritti.
La grande svolta ci fu a partire dal 1993, ossia quando il World Wide Web (WWW) venne reso pubblico e ognuno ebbe la possibilità di creare un proprio sito web. Ciò portò, nel 1995, alla creazione del primo vero e proprio sito di incontri online: Match.com.
Da qui in poi si aprirono le porte a tutta una serie di siti, Tinder su tutti, che si rivolgono a diversi bacini di utenza, sempre più specifici, sulla base delle loro preferenze, gusti e orientamento sessuale.
Le app di dating on line nel mondo LGBT
La comunità LGBT, nel corso degli anni, si è sempre mossa all’interno di un contesto repressivo, giudicante e carico di pregiudizi e, proprio per questo motivo, ha dovuto cercare modalità e luoghi all’interno dei quali vivere la propria sessualità liberamente. Se prima questi luoghi erano luoghi fisici, concreti, come ad esempio spiagge, bar, saune, cinema, librerie, parchi ed eventi specifici, oggi affianco a questi luoghi fisici, troviamo la rete, ossia uno spazio all’interno del quale la popolazione LGBT ha la possibilità, in base ai gusti e alle preferenze, di stabilire un contatto con persone che abbiano qualcosa in comune.
Così come esistono numerosissime app di online dating, anche la popolazione LGBT ha le proprie. Oltre ad app rivolte a uomini e donne di ogni orientamento sessuale, come ad esempio Tinder, Happn e Once, esistono app specificatamente rivolte a uomini gay o a donne lesbiche. Nello specifico le app più conosciute per uomini gay, bisessuali e queer sono (Grov et al.; 2014):
- Grindr, la più utilizzata;
- Jack’d;
- Hornet;
- Scruff, per chi ama i peli sul corpo;
- GROWl, per appartenenti alla comunità bear, composta da uomini di grossa corporatura, villosi e dall’aspetto mascolino;
- Recon, rivolta a membri della comunità leather, dove gli uomini prediligono l’utilizzo di abiti in pelle nera e pratiche BDSM.
Per quanto riguarda le app rivolte a donne lesbiche troviamo (Montano et al.; 2021):
- Her, rivolta non solo a lesbiche ma anche pansessuali, bisessuali e genderqueer;
- Wapa;
- Bumble;
- Hinge, finalizzato alla ricerca di partner stabili.
Statistiche
Nel corso degli anni un numero sempre maggiore di persone si è rivolto ad app e siti di online dating che hanno così visto crescere notevolmente la propria popolarità.
Ciò è stato possibile soprattutto grazie a 3 fattori:
- il fenomeno, con il tempo, è diventato sempre più socialmente accettato: si stima che l’87% degli uomini single e l’83% delle donne single reputi l’Online Dating come un buon modo per conoscere persone (Statistic e Facts; 2015);
- l’enorme diffusione di smartphone e dispositivi elettronici: ciò ha dato la possibilità agli utenti di utilizzare le app in qualsiasi momento e in qualsiasi posto (Johnson et al.; 2017);
- la crescente differenziazione all’interno dell’offerta delle app di online dating: siti e app sono andati sempre più specificandosi per orientamenti, gusti, pratiche e preferenze sessuali (Wells; 2015).
Per quanto riguarda il mondo LGBT, diverse ricerche mostrano come persone appartenenti a questa realtà utilizzino app e siti di online dating in maniera maggiore rispetto alla popolazione eterosessuale, rispettivamente con una percentuale del 56% e del 20%, e che il 70% delle coppie dello stesso sesso si sarebbe conosciute online (Johnson et al.; 2017).
Discriminazioni nell’online dating
Nonostante la scena LGBT sia comunemente considerata di mentalità aperta, tollerante e inclusiva, anche al suo interno si possono trovare elementi riconducibili al sessismo, misoginia, razzismo, omofobia e altre forme di discriminazione (Robinson; 2016)
Innanzitutto, va considerato il fatto che gran parte degli studi e della letteratura presente sul tema dell’online dating nella popolazione non eterosessuale si è concentrata sugli uomini mentre il mercato dell’online dating nel mondo lesbico è ancora visto come un problema sia a livello di utenza, di sviluppatori e di investitori (Murray et al.; 2016). Infatti, seppur le donne lesbiche abbiano condiviso negli anni una causa comune con gli uomini gay, le importanti differenze tra uomini e donne non eterosessuali, fino ad ora, sono state scarsamente considerate (Miller; 2019).
Bisogna, inoltre, tenere presente che su app di sessualità mista, come Tinder, le donne non eterosessuali riportano una difficoltà nel riuscire ad instaurare una relazione con altre donne (Duguay; 2019).
Sempre per quanto riguarda l’online dating sono state riscontrate una serie di differenze per quanto riguarda la dichiarazione del proprio orientamento e gli aspetti valutati nel considerare potenziali partner e relazioni (Lemke et al.; 2017):
- uomini non eterosessuali sono significativamente più propensi a dichiarare preferenze razziali rispetto a donne non eterosessuali;
- uomini di minoranze etniche sono maggiormente discriminati rispetto alle donne, anch’esse appartenenti a minoranze;
- uomini neri non eterosessuali sono comunemente soggetti a oggettivazione sessuale sui siti di incontri online.
Vantaggi dell’online dating
L’enorme e crescente diffusione di app e siti di incontri online ha portato con sé una serie di vantaggi: uno su tutti è quello di aver reso possibile a persone appartenenti a minoranze sessuali e di identità di genere di usufruire di uno spazio virtuale all’interno del quale entrare in contatto, per poi incontrarsi realmente. Tale modalità è stata dunque fondamentale per far sì che le persone potessero facilmente superare le barriere imposte dal contesto di appartenenza alla loro vita intima e relazionale. Ciò è valido soprattutto all’interno di realtà nelle quali la comunità LGBT è meno presente e radicata: in questi casi, app e siti di incontro rappresentano, talvolta, l’unica modalità per persone LGBT di entrare in contatto tra loro.
È importante inoltre sottolineare quanto l’Online Dating possa essere stato:
- una modalità alternativa, e sotto certi aspetti più semplice, per l’accesso alla comunità LGBT;
- un elemento che ha portato a una maggiore apertura nei confronti dei propri gusti, preferenze e orientamento sessuale;
- un elemento facilitatore nel processo di coming-out tra giovani LGBT;
- una modalità attraverso cui persone che non si riconoscono né gay né bisessuali possano mettere in atto comportamenti sessuali con persone dello stesso sesso, come ad esempio la categoria dei MSM, “Men who have Sex with Men”, ossia quegli uomini che, pur avendo rapporti con donne e senza definirsi gay, si trovano a far sesso con altri uomini;
- un modo di entrare in contatto in maniera diretta con persone dagli stessi gusti e preferenze dal punto di vista sessuale.
Quando l’online dating diventa un comportamento problematico
L’online dating, però, non può essere considerato del tutto un facilitatore sociale. Se, infatti, è vero che esistono una serie di vantaggi, è altresì importante considerare che stabilire un primo contatto in questo modo rischia di eliminare tutte quelle situazioni sociali che costituivano il potenziale terreno fertile da cui poteva nascere una relazione più o meno intima.
Conoscere in maniera così veloce e diretta, spesso senza far riferimento a uno specifico contesto o luogo di aggregazione, come quartieri, bar, ristoranti ed eventi frequentati da persone LGBT, potrebbe portare, paradossalmente, a un indebolimento della rete sociale all’interno del mondo LGBT stesso.
Numerosi studi e ricerche hanno cercato di identificare quali potrebbero essere le possibili conseguenze negative dell’online dating.
Per prima cosa bisogna tenere presente che l’online dating può rappresentare un fattore di rischio e di mantenimento nei confronti della Dipendenza Sessuale e può diventare esso stesso un comportamento compulsivo (Zorita et al.; 2020).
A tal proposito è importante citare il Modello delle Componenti della Dipendenza di Griffith che individua le 6 componenti principali di tutti i comportamenti di dipendenza, le quali possono essere ricondotte facilmente all’online dating:
- salienza l’utilizzo di app e siti di incontri diventa un aspetto sempre più centrale nella vita della persona, sia da un punto di vista cognitivo che comportamentale;
- alterazioni del tono dell’umore l’utilizzo di app e siti di incontri, o solo il pensare di utilizzarle, porta a uno stato di eccitazione nel soggetto;
- aumento della soglia di tolleranza nel tempo si assiste a un aumento dell’utilizzo di app e siti d’incontri da parte del soggetto;
- astinenza si verificano stati di malessere psico-fisico nel momento il cui la persona interrompe o riduce improvvisamente l’utilizzo di app e siti;
- conflitto l’online dating può portare a una compromissione della vita sociale dell’utente portando da una parte a conflitti personali e dall’altra a conflitti intrapsichici;
- ricaduta dopo l’interruzione dell’attività vi è una tendenza a ripetere i precedenti modelli comportamentali.
Altri aspetti problematici relativi all’online dating sono:
- correlazione tra utilizzo di app e siti d’incontro online e dipendenza da smartphone e disturbi correlati a Internet (Haug et al.; 2015);
- correlazione tra l’Online Dating e la messa in atto di comportamenti sessuali impulsivi e a rischio, soprattutto per quanto riguarda la popolazione maschile non eterosessuale (Chow et al.; 2018);
- frequente utilizzo di alcool e sostanze in persone che si incontrano in rete (Choi et al.; 2017);
- correlazione tra utilizzo di app e siti d’incontro online e sintomi depressivi o bipolari (Donnelly et al.; 2016);
- correlazione tra uso di app e siti di online dating e ansia sociale (Zlot et al.; 2018).
Cosa fare quando l’online dating diventa un problema
Come è stato detto in precedenza, il ricorso all’online dating può rappresentare un problema fino ad arrivare a configurarsi in una vera e propria dipendenza comportamentale (Carroll et al.; 2017).
Così come per altre forme di dipendenza, la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) rappresenta uno degli strumenti più efficaci nel trattamento del comportamento problematico.
Il focus della terapia è rivolto a tutte quelle situazioni, pensieri ed emozioni che portano l’individuo a ricorrere continuamente all’utilizzo di app e siti d’incontro online.
A questo punto è possibile utilizzare tecniche di tipo:
- cognitivo: finalizzate al riconoscimento, alla presa di coscienza e all’eventuale modifica di tutti quei processi cognitivi che rappresentano una spinta all’azione della persona;
- comportamentale: con l’obiettivo di far apprendere pattern comportamentali alternativi e più funzionali.
Nel momento in cui il ricorso all’online dating si manifesta sotto forma di dipendenza comportamentale, però, è necessario identificare e trattare le eventuali patologie in comorbidità e che possono fungere da fattori di rischio e/o di mantenimento per il comportamento problematico (disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbo da uso di sostanze).
È inoltre di fondamentale importanza sottolineare come, indipendentemente dal tipo di trattamento che si voglia intraprendere con il pz, un’efficace terapia non può prescindere da una fase di accurata psicoeducazione all’interno della quale il paziente possa comprendere due concetti fondamentali:
- omofobia sociale: intesa come tutti quegli atteggiamenti, credenze, giudizi, opinioni e comportamenti con connotazione negativa che la società ha nei confronti dell’omosessualità;
- omofobia interiorizzata: intesa come l’interiorizzazione da parte dell’individuo omosessuale di tutti gli elementi caratterizzanti l’omofobia sociale (Montano et al.; 2019).
Riferimenti bibliografici
- Seufert; “Evaluation of Geo-Social Networking Application Use Among Young Adults”; 2016
- Montano; R. Borzì; “Manuale di Intervento sul Trauma”; 2019.
- Carroll, B. Kiluk; “Cognitive behavioral interventions for alcohol and drug use disorders: Through the stage model and back again”; 2017.
- Zlot, M. Goldstein, K. Cohen, A. Weinstein; “Online dating is associated with sex addiction and social anxiety”; 2018
- Donnelly; D. Kuss “Depression among users of social networking sites (SNSs): The role of SNS addiction and increased usage”; 2016
- Choi: J. Wong, H. Lo; W. Wong., J. Chio; D. Fong; “Association between using smartphone dating applications and alcohol and recreational drug use in conjunction with sexual activities in college students”; 2017.
- Chow; V. Cornelisse; T. Read; M. Chen; C. Bradshaw; C. Fairley; “Saliva use in sex: Associations with use of smartphone dating applications in men who have sex with men”; 2018.
- Haug; R. Paz Castro; M. Kwon; A. Filler; T. Kowatsch; M. Schaub; “Smartphone use and smartphone addiction among young people in Switzerland. Journal of Behavioral Addictions”; 2015
- Bonilla-Zorita; M. Griffith; J. Kuss; “Online Dating and Problematic Use: A Systematic Review”;
- Lemke; M. Weber; “That man behind the curtain: investigating the sexual online dating behavior of men who have sex with men but hide their same-sex sexual attraction in offline surroundings”; 2017
- Dougay; “There’s no one new around you”: Queer women’s experiences of scarcity in geospatial partner-seeking on Tinder,”; 2019
- Miller; “Mind, Body and Boundaries: Self-Presentation on the Nordic LGBTQ Online Dating Scene”; 2019
- Murray S., Ankerson M. S. (2016). Lez takes time: designing lesbian contact in geosocial networking apps
- Robinson; “The quantifiable-body discourse: “Height-weight proportionality” and gay men’s bodies in cyberspace”; 2016
- Johnson; M. Vilceanu; M. Pontes; “Use of Online Dating Websites and Dating Apps: Findings and Implications for LGB Populations”; 2017
- Montano; R. Rubbino; “Manuale di psicoterapia per la popolazione LGBTQIA+”; 2021
- Grov; A. Breslow; M. Newcomb; J. Parson; “Gay and Bisexual Men’s Use of Internet: research from 1993 through 2013”; 2014
- Lien; “New dating apps cut to the chase, set up dates quickly”; 2015